La pace sia con te

giovedì 23 luglio 2009

PENSIERI CONFORTANTI SULLA MORTE: i nostri cari ci sono sempre vicino.

Perché ogni lutto cessa quando
si vive il giorno del Signore. La morte cessa la sua asprezza perché la
perdita di un figlio, di uno sposo, di un padre, madre o fratello, diviene
momentanea e limitata separazione. Momentanea, perché con la nostra
morte cessa. Limitata, perché si limita al corpo, al senso. L'anima nulla
perde con la morte del parente estinto. Ma anzi non ne è limitata la libertà
che a una delle parti: la nostra di superstiti con l'anima ancora serrata nella
carne, mentre l'altra parte, quella già passata alla seconda vita, gode della
libertà e della potenza di vegliarci e di ottenerci più, molto più di quando ci
amava dalla carcere del corpo.

da L’EVANGELO COME MI E’ STATO RIVELATO
Maria Valtorta
Volume IV. Cap. 295. Il discorso e i miracoli ad Arbela, già evangelizzata da Filippo di Giacobbe. 4 ottobre 1945.


Tua mamma come si chiamava?».
«Eucheria... ed era tanto buona», e due lacrimoni cadono dagli occhi di
Maria di Magdala. «Piangi perché è morta?», chiede il bambino e
l'accarezza sulle bellissime mani incrociate sulla veste scura, certo una di
Marta adattata a lei perché mostra l'orlo abbassato. E aggiunge: «Ma non
devi piangere. Non siamo soli, sai? Le nostre mamme ci sono sempre
vicine. Lo dice Gesù. E sono come angeli custodi. Anche questo lo dice
Gesù. E se si è buoni ci vengono incontro quando si muore, e si sale a Dio
in braccio alla mamma. Ma è vero, sai? Lo ha detto Lui!».

da L’EVANGELO COME MI E’ STATO RIVELATO
Maria Valtorta
Volume IV Cap. 240. A Betsaida da Porfirea e Marziam, che insegna alla Maddalena la preghiera di Gesù. 1 agosto 1945.

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