La pace sia con te

martedì 14 settembre 2010

LO STATO CONIA GLI SPICCIOLI MA NON STAMPA LE BANCONOTE.



IL DIRITTO DI SIGNORAGGIO CHE SI ACCOMPAGNA AL CONIO.

Contrariamente alle monete, le banconote non hanno un lato nazionale che indica la provenienza. Infatti basta osservare con un po' di attenzione le monetine italiane per rintracciarvi li logo RI (Repubblica Italiana) che sta ad indicare che sono coniate dallo Stato italiano, logo che non troviamo sulle banconote.


Ma come mai lo Stato si limita a coniare gli spiccioli e non stampa pure le banconote?

Vuoi vedere che aveva ragione Duisenberg:
Estratto della conferenza stampa del presidente della BCE, Willem F. Duisenberg, Francoforte 12.9.2002

Domanda: "Mr Tremonti, il ministro italiano dell’Economia, ha proposto l’adozione delle banconte da 1 e 2 euro, insieme con le monete allo scopo di impedire ulteriori aumenti dei prezzi. Il 74% degli italiani è d’accordo con questa proposta e noi vogliamo sapere che cosa pensa lei di questo e se ne avete parlato alla Banca centrale europea. Grazie."

“Non abbiamo progetti di introdurre banconote da 1 o 2 euro, ma ne abbiamo sentito parlare. Naturalmente, ne abbiamo discusso. Stiamo valutando le implicazioni di introdurre tali banconote. In linea di principio non abbiamo niente contro questo progetto, ma stiamo valutando le implicazioni e spero che Mr Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, egli perderebbe il diritto di signoraggio che si accompagna ad essa. Dunque se egli, come ministro dell’Economia, ne sarebbe contento non lo so.”

Art. 1 Costituzione italiana

L’attuale art. 1 della Costituzione dice che: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Tale sovranità comprende per definizione anche quella monetaria, che è parte integrante e inscindibile della Sovranità del Popolo ( che si organizza in Stato ) e il Popolo non può essere trattato come un bambino -vero Bossi?- a cui viene concesso di giocare con gli spiccioli mentre ai tagli grossi ci pensano i grandi (gli interessi bancari privati internazionali).

2 commenti:

accaacikappa ha detto...

I Governi in passato stampavano moneta a tutto vapore o costringevano la banca centrale a monetizzare gran parte del debito pubblico causando inflazione e nei casi peggiori iperinflazione: per questo motivo si è deciso di svincolare la banca centrale dalle logiche clientelari della politica. No truffe, no complotti. La storia dimostra come il governo non sia affidabile nel ruolo di autorità monetaria in quanto, essendo il più grande soggetto debitore del sistema economico, ha l'interesse a finanziare il proprio debito stampando moneta e, causando inoltre inflazione, abbattendo il valore reale del proprio stesso debito. Il motivo per cui alcuni 'partiti' – chiamiamoli così - la menano con la sovranità monetaria è proprio questo: tornare alle svalutazioni della moneta, TASSANDO i cittadini con l'INFLAZIONE scaricando i costi delle clientele, truffe, carrozzoni pubblici, appalti truccati etc e di un debito pubblico frutto di decenni di loro ruberie principalmente sul potere d'acquisto dei redditi fissi (cioè dei poveri).

Da quando si è deciso di rendere indipendente la banca centrale (1981) e dall'euro in poi praticamente non abbiamo più avuto inflazione.

Olivetanus ha detto...

Tutto giusto... permane un piccolo dubbio: perché la Banca d'Italia e la BCE siano proprietà di privati.
Infatti una funzione può essere gestita in maniera indipendente, vedi la Magistratura, e non essere di proprietà privata.