La pace sia con te

lunedì 6 agosto 2012

Luisa Piccarreta. Per entrare nella beatitudine eterna bisogna staccarsi da tutto.



Il principio della beatitudine eterna è il perdere ogni gusto proprio.

(1) Continuando a stentare, quando appena è venuto il benedetto Gesù, ed io mi
vedevo nuda, spogliata di tutto; forse anima più misera non se ne trova simile, tanto è
estrema la mia miseria. Che cambiamento funesto! Se il Signore non fa un nuovo
miracolo della sua onnipotenza per farmi risorgere da questo stato, io certo mi morrò di
miseria. Onde, il benedetto Gesù mi ha detto:
(2) “Figlia mia, coraggio, il principio della beatitudine eterna è il perdere ogni gusto
proprio, perché a seconda che l’anima va sperdendo i propri gusti, così i gusti divini vi
prendono possesso, e l’anima avendo disfatto e perduto sé stessa, non riconosce più sé
stessa, non trova più niente di suo, neppure le cose spirituali; Dio vedendo l’anima che
non ha più niente di suo, la riempie di tutto Sé stesso e la ricolma di tutte le felicità
divine, ed allora l’anima può dirsi veramente beata, perché finché aveva qualche cosa di
proprio, non poteva andare esente d’amarezze e timori, né Dio potrebbe comunicarle la
propria felicità. Ogni anima che entra nel porto della beatitudine eterna, non può andare
esente da questo punto, doloroso, sì, ma necessario, né può farsene a meno.
Generalmente lo fanno in punto di morte, ed il purgatorio vi mette l’ultima mano, perciò
se si domanda alle creature che cosa è gusto di Dio, che significa beatitudine divina,
sono cose allora sconosciute, e non sanno articolare parola. Ma alle anime mie dilette,
non voglio, essendosi dato tutte a Me, che la loro beatitudine tenga il principio lassù nel
Cielo, ma che tenga principio quaggiù in terra; e non solo voglio riempirle della felicità,
della gloria del Cielo, ma voglio riempirle dei beni, dei patimenti, delle virtù che si ebbe la
mia Umanità in terra, perciò le spoglio non solo da gusti materiali, che l’anima tiene in
conto di sterco, ma dei gusti spirituali ancora, per riempirle tutte dei miei beni, e darle il
principio della vera beatitudine”.


Libro di Cielo
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.

6-87
Dicembre 6, 1904

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