La pace sia con te

domenica 11 agosto 2013

I PRIMI NOVE VENERDI’ DEL MESE

                    

La Grande Promessa del Sacro Cuore di Gesù:


 A tutti quelli che, per nove mesi consecutivi, si comunicheranno al
primo venerdì d'ogni mese, Io prometto la grazia della perseveranza finale:
essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i Santi Sacramenti (se
necessari) ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo.

Questa è la dodicesima promessa fatta a santa Margherita Maria Alacoque: 
 è detta "grande", perché rivela la divina
misericordia del Sacro Cuore verso l'umanità.
Queste promesse fatte da Gesù sono state autenticate dall'autorità della
Chiesa, in modo che ogni cristiano può credere con sicurezza alla fedeltà
del Signore che vuole tutti salvi, anche i peccatori.

CONDIZIONI
Per rendersi degni della Grande Promessa è necessario:
1. Accostarsi alla Comunione. La Comunione va fatta bene, cioè in grazia di
Dio; quindi, se si è in peccato mortale, bisogna premettere la confessione.
2. Per nove mesi consecutivi. Quindi chi avesse incominciato le Comunioni e
poi per dimenticanza, malattia,ecc. ne avesse tralasciata anche una sola,
deve incominciare da capo.
3. Ogni primo venerdì del mese. La pia pratica si può iniziare in qualsiasi
mese dell'anno.











giovedì 8 agosto 2013

INDULGENZA PLENARIA QUOTIDIANA applicabile anche ai defunti

Indulgenza Plenaria Quotidiana


Una indulgenza plenaria al giorno, non giubilare ma ordinaria, applicabile anche ai defunti, può essere acquisita sempre da tutti i fedeli, in tutti i giorni dell’anno alle solite tre condizioni:

1- Confessione; 2- Comunione; 3- Preghiera secondo le intenzioni del Papa.

Aggiungendo, a scelta, una delle seguenti opere di carità: 

1. Preghiera del  Rosario in chiesa o pubblico  oratorio, oppure in famiglia, in una Comunità religiosa, in una pia Associazione; si concede invece l'indulgenza parziale nelle altre circostanze.
2. Il pio esercizio della Via Crucis davanti alle quattordici stazioni, in chiesa.
3. Visita al Santissimo Sacramento e Adorazione per almeno mezz’ora, in chiesa.
4. Lettura della Sacra Scrittura a modo di lettura spirituale, per almeno mezz’ora, in casa.

* L’acquisizione della indulgenza plenaria ordinaria, può essere anche offerta per un’anima del Purgatorio. Oppure offerta a Gesù o alla Madonna per indulgenziare un’anima del Purgatorio a Loro scelta.




     Ecco cosa dice esattamente il “ Manuale delle indulgenze ” ENCHIRIDION INDULGENTIARUM  DECRETUM  della PAENITENTIARIA APOSTOLICA [Enchiridion indulgentiarum quarto editur Copyright by Libreria Editrice Vaticana, 1999] : 

1. Indulgentiae plenariae cotidie lucrabiles 
- Akathistos vel Paraclisis (conc. 23 § 1)
- Eucharistica adoratio, per dimidiam saltem horam (conc.
7 § 1, 1°)
- Pium exercitium Viae Crucis (conc.
13, 2°)
- Rosarium mariale (conc. 17 § 1) [ a) sufficit recitatio tertiae tantum eius partis; sed quinque decades continuo recitari debent; ]
- Sacrae Scripturae lectio vel auditio, per dimidiam saltem horam (conc. 30)
- Visitatio in forma peregrinationis ad Patriarchales Basilicas in Urbe (conc. 33 § 1, 1°)

17
Preces ad Beatissimam Virginem Mariam 
§ 1. Plenaria indulgentia conceditur christifideli qui 
29Rosarium mariale pie recitaverit in ecclesia aut oratorio, vel in familia, in religiosa Communitate, in christifidelium consociatione et generatim cum plures ad aliquem honestum finem conveniunt; 
2° eiusdem precis recitationi, dum a Summo Pontifice peragitur, et ope instrumenti televisifici vel radiophonici propagatur, sese pie univerit. 
In aliis rerum adiunctis vero indulgentia erit partialis. 
Est Rosarium certa precandi formula, qua quindecim angelicarum salutationum decades, oratione dominica interiecta, distinguimus et ad earum singulas totidem nostrae reparationis mysteria pia meditatione recolimus. 
Quoad indulgentiam plenariam pro recitatione Rosarii marialis haec statuuntur: 
a) sufficit recitatio tertiae tantum eius partis; sed quinque decades continuo recitari debent; 
b) orationi vocali addenda est pia mysteriorum meditatio; 

c) in publica recitatione, mysteria enuntiari debent iuxta probatam loci consuetudinem; in privata vero recitatione, sufficit ut christifidelis orationi vocali adiungat meditationem mysteriorum. 

giovedì 1 agosto 2013

Messa Tridentina vietata





Messa Tridentina vietata a Francescani dell’Immacolata ?

CONGREGATIO  PRO INSTITUTIS VITAE CONSECRATAE  ET SOCIETATIBUS VIATE APOSTOLICAE
PROT. N. 52741/2012
DECRETO

La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e la Società di vita apostolica, attese le considerazioni formulate nella relazione presentata dal Rev.do Mons. Vito Angelo Todisco a conclusione della Visita Apostolica disposta con decreto del 5 luglio 2012, al fine di tutelare e promuovere l'unità interna degli Istituti religiosi e la comunione fraterna, l'adeguata formazione alla vita religiosa e consacrata, l'organizzazione delle attività apostoliche, la corretta gestione dei beni temporali, ha ritenuto necessario nominare un Commissario Apostolico per la Congregazione dei Frati Francescani dell'Immacolata con le conseguente attribuite dal diritto particolare ed universale al Governo Generale del citato Istituto religioso.      Atteso che la suddetta decisione il 3 luglio 2013 è stata oggetto di approvazione in forma specifica a norma dell'art. 18 della cost. ap. Pastor Bonus dal Santo Padre Francesco, con il presente decreto si nomina 

il Reverendo P. Fidenzio Volpi O.F.M. Cap.  Commissario Apostolico  ad nutum Sanctae Sedis,  per tutte le Comunità e i sodali  della Congregazione dei Frati Francescani dell'Immacolata 
Nell'espletamento delle sue mansioni, il Rev.do P. Volpi assumerà tutte le competenze che la normativa particolare dell'Istituto e quella universale della Chiesa attribuiscono al Governo Generale.  Sarà inoltre sua facoltà avvalersi, se lo riterrà opportuno, di collaboratori scelti a sua discrezione e da lui nominati previo assenso di questo Dicastero, a cui potrà chiedere il parere quando lo riterrà necessario.  Il Rev.do P. Volpi ogni sei mesi, dovrà informare questo Dicastero del suo operato, inviando una dettagliata relazione scritta circa le dicisioni adottate, i risultati conseguiti e le iniziative che riterrà utili realizzare per il bene dell'Istituto.  Infine, spetterà all'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata sia il rimborso delle spese sostenute da detto Commissario e dai collaboratori da lui eventualmente nominati, sia l'onorario per il loro servizio.  In aggiunta a quanto sopra, sempre il 3 luglio u.s. il Santo Padre Francesco ha disposto che ongi religioso della Congregazione dei Frati Francescani dell'Immacolata è tenuto a celebrare la liturgia secondo il rito ordinario e che, eventualmente, l'uso della forma straordinaria (Vetus Ordo) dovrà essere esplicitamente autorizzata dalle competenti autorità per ogni religioso e/o comunità che ne farà richiesta. 
Nonostante qualunque disposizione contraria 

Dato dal Vaticano,  l'11 luglio 2013 
f.to Joao Braz Card. de. Aviz  prefetto
+ José Rodrìguez Carballo, O.F.M.  Arcivescovo Segretario  



Druidico Commento: Questo vuol dire che tutti devono dire il Novus Ordo e per pregare secondo  il rito tradizionale (Vetus Ordo) occorre  ricevere esplicita autorizzazione dell'autorità competente, nonostante quanto previsto in  contrario (Motu Proprio Summorum Pontificum). Cioè, per i Francescani dell'Immacolata, il Motu Proprio di Papa Benedetto XVI  è stata abolito. Chi è il prossimo?


Lo stupore deriva dal fatto che ciò che qui viene decretato contraddice le disposizioni date da Benedetto XVI, che per la celebrazione della messa in rito antico “sine populo” non esigono alcuna previa richiesta di autorizzazione:
“Ad talem celebrationem secundum unum alterumve Missale, sacerdos nulla eget licentia, nec Sedis Apostolicae nec Ordinarii sui”.
Mentre per le messe “cum populo” pongono alcune condizioni, ma sempre assicurando la libertà di celebrare.
 Summorum Pontificum”
Art. 3. Le comunità degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, di diritto sia pontificio sia diocesano, che nella celebrazione conventuale o “comunitaria” nei propri oratori desiderano celebrare la Santa Messa secondo l’edizione del Messale Romano promulgato nel 1962 [promulgato da San Pio V e nuovamente edito dal B. Giovanni XXIII] , possono farlo. Se una singola comunità o un intero Istituto o Società vuole compiere tali celebrazioni spesso o abitualmente o permanentemente, la cosa deve essere decisa dai Superiori maggiori a norma del diritto e secondo le leggi e gli statuti particolari.

http://panoramacatolico.info/articulo/decreto-de-restricci-n-de-la-misa-tridentina


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NOTA SEMI-UFFICIALE DEI FRANCESCANI DELL'IMMACOLATA
Accettiamo e obbediamo alle disposizioni S. Sede: chi userà questa vicenda per andare contro il Papa o la Gerarchia Cattolica, andrà contro lo spirito del nostro istituto
di P. Rosario M. Sammarco
Poiché da qualche ora è rimbalzata su diverse testate la notizia dell'ordine impartitoci dalla S. Sede di non celebrare la Messa Tridentina ritengo utile fare alcune precisazioni, che non hanno carattere "ufficiale" in quanto, pur potendo operare di mia responsabilità a causa dell'incarico che ho, non ho ancora sentito i Superiori. Agisco, tuttavia, potendo dire cosa sta succedendo e cosa i Superiori pensano, per cui non temo smentite. Mi rendo conto che forse queste precisazioni non soddisferanno tanti, ma è opportuno farle e a chi non dovesse essere contento chiedo la carità di un pudico rispetto verso il nostro Istituto Religioso. La notizia in questione si trova sul Blog Messa in Latino e sul Blog "Settimo Cielo" di Sandro Magister, ed è autentica per quanto non sia stata riportata in modo corretto. Non è stata ancora pubblicata sul sito dell'Istituto in quanto si attendono istruzioni nel merito, anche perché è una faccenda che riguarda l'Istituto Religioso come tale. Messa in Latino della notizia ha pubblicato solo la parte che più interessava e che ha delle conseguenze esterne immediate: la sospensione della Messa Tridentina. Magister arriva a citare il decreto (non si sa come avuto) e fa delle sue considerazioni, peraltro senza avere una conoscenza esatta della questione.
Il dato di fatto è questo: il 12 luglio la Congregazione per i Religiosi e gli Istituti di Vita Consacrata ha emanato un decreto nel quale, tra le altre cose stabilisce la rimozione del Consiglio Generale dei Frati Francescani dell'Immacolata (a partire dal Ministro Generale, P. Stefano M. Manelli) e ordina a tutti i sacerdoti Francescani dell'Immacolata la sospensione della celebrazione della Messa Tridentina e del Breviario Tridentino, lasciando tuttavia ai singoli sacerdoti e alle singole comunità la facoltà di chiedere al nuovo Commissario di poter nuovamente tornare a celebrare tanto l'una che l'altro e al medesimo Commissario quella di approvare o negare tale permesso caso per caso. Per evitare spiacevoli situazioni dovute ad impegni già presi, oralmente il Commissario incaricato, il Padre Fidenzio Volpi, OFM Cap, ha concesso a voce la facoltà di fare queste celebrazioni, dove necessario, fino al 12 agosto.
L'intervento del S. Padre e della Congregazione si è reso necessario dopo aver ricevuto notizie di problemi suscitati nell'Istituto in materia liturgica.
Alla luce di questo, mi sembra pertanto poco fondata la preoccupazione espressa da Sandro Magister che tale divieto possa essere esteso prima o poi anche a tutti i sacerdoti, in contrasto con il Motu Proprio Summorum Pontificum, e che lo stesso S. Padre abbia agito, di fatto, contro quello che sarebbe stato l'atteggiamento di Benedetto XVI.
Il dato di fatto è che il S. Padre si è trovato con un rapporto davanti, e dopo averlo studiato ha messo in atto quelle misure che a suo prudente giudizio erano atte a tutelare tanto l'Istituto, quanto il suo ruolo nella Chiesa.
Circa i contenuti di quel rapporto, il numero dei frati coinvolti, e tante altre faccende a riguardo non è possibile né al sottoscritto, né ad alcun altro, fare valutazioni.
Le indagini e il tempo diranno la loro sulla responsabilità di ciascuno.
L'Istituto come tale accetta le disposizioni della S. Sede e obbedisce.
E proprio perché obbedisce, rifiuta con forza qualunque tentativo, da qualsivoglia parte provenga, di strumentalizzare questa vicenda a danno della persona e dell'autorità del Romano Pontefice felicemente regnante.
Chi volesse utilizzare questa situazione interna nostra per andare contro il Papa o giustificare sue prese di posizione contro il Papa e la Gerarchia Cattolica, qualunque cosa possa dire, va contro lo spirito dei Fondatori dell'Istituto e contro l'Istituto stesso.

Nota di BastaBugie: questa nota è stata pubblicata con il titolo "Piccola nota semi-ufficiale a proposito del divieto fattoci di celebrare la Messa Tridentina" dall'amministratore del Profilo Facebook dei Francescani dell'Immacolata e responsabile del portale www.immacolata.com
Fonte: Profilo Facebook FI, 29 luglio 2013



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