La pace sia con te

sabato 16 giugno 2018

Nostra Signora dei Dolori: promesse e grazie


10. Le promesse e le grazie ai devoti di Nostra Signora dei Dolori

Per intendere quanto gradisce la Vergine in noi la memoria de' suoi dolori, basterebbe solamente sapere ch'ella nell'anno 1239 apparve a sette suoi divoti - che poi furono i fondatori della religione dei Servi di Maria - con una veste di color nero in mano, e loro impose che, se volevano gradirle, spesso meditassero i suoi dolori; e perciò volea che per memoria di essi, d'allora innanzi portassero quella lugubre veste (Gian., Cent., Serv., l. 1, c. 14). E Gesù Cristo medesimo rivelò alla B. Veronica da Binasco ch'egli quasi più si compiace in vedere compatita la Madre che se stesso; poiché così le disse: Figlia, mi son care le lagrime sparse per la mia Passione; ma amando io con amore immenso la mia Madre Maria, mi è più cara la meditazione de' dolori ch'ella patì nella mia morte (Ap. Bolland., 13 ian.).61 Perciò son troppo grandi le grazie da Gesù promesse a' divoti de' dolori di Maria. Riferisce il Pelbarto (Stellar., l. 3, p. 3, a. 3) essere stato rivelato a S. Elisabetta che S. Giovanni evangelista, dopo che la B. Vergine fu assunta in cielo, desiderava egli di rivederla; ebbe già la grazia, gli apparve la sua cara Madre, ed insieme con lei anche Gesù Cristo; ed intese poi che Maria domandò al Figlio qualche grazia speciale per li divoti de' suoi dolori, e che Gesù le prometté per essi quattro grazie principali:
 1. Che chi invoca la divina Madre per li suoi dolori, prima della morte meriterà far vera penitenza di tutti i suoi peccati. 2. Ch'egli custodirà questi divoti nelle tribolazioni in cui si trovano, specialmente al tempo della morte. 3. Che imprimerà loro la memoria della sua Passione, e che in cielo poi ne darà loro il premio. 4. Che tali divoti egli li porrà in mano di Maria, acciocch'ella ne disponga a suo piacere, e loro ottenga tutte le grazie che vuole. - In comprova di ciò vediamo nel seguente esempio quanto giovi alla salute eterna la divozione a' dolori di Maria.
Esempio. 
Si ha dalle rivelazioni di S. Brigida (Lib. 6, cap. 97) che vi era un signore quanto nobile di nascita, tanto vile e scellerato di costumi. Egli s'era dato con patto espresso per ischiavo al demonio, e l'avea servito per sessant'anni continui, facendo la vita che ognuno può immaginarsi, lontano sempre da' sacramenti. Or questo principe venne a morte, e Gesù Cristo, per usargli misericordia, comandò a S. Brigida che avesse detto al suo confessore che fosse andato a visitarlo e l'avesse esortato a confessarsi. Vi andò il confessore, e quegli rispose che non avea bisogno di confessione, perché spesso si era confessato. Vi andò la seconda volta, e quel povero schiavo dell'inferno seguiva a stare ostinato in non voler confessarsi. Gesù di nuovo disse alla santa che vi mandasse il confessore. Questi vi ritornò, ed in questa terza volta gli riferì la rivelazione fatta alla santa, e ch'egli perciò era tornato tante volte, perché così l'avea comandato il Signore, che volea usargli misericordia. Al sentire ciò il misero infermo s'intenerì e cominciò a piangere. Ma come, poi esclamò, io posso essere perdonato, se per sessant'anni ho servito il demonio, fatto suo schiavo, ed ho caricata l'anima mia d'innumerabili peccati? Figlio, rispose il Padre animandolo, non dubitare, se tu te ne penti, io ti prometto da parte di Dio il perdono. Allora egli cominciando a prender confidenza, disse al confessore: Padre, io mi stimava dannato, e già disperava della salute, ma ora mi sento un dolore de' miei peccati, che m'anima a confidare; onde, giacché Dio non m'ha abbandonato ancora, voglio confessarmi. Ed in fatti in quel giorno si confessò quattro volte con gran dolore, nel seguente poi si comunicò, e nel sesto giorno, tutto contrito e rassegnato, se ne morì. Dopo la sua morte di nuovo Gesù Cristo parlò a S. Brigida e le disse che quel peccatore era salvo stando già in purgatorio, e che s'era salvato per l'intercessione della Vergine sua Madre; mentre il defunto, benché avesse fatta una vita così perversa, nulladimeno avea sempre conservata la divozione a' suoi dolori; poiché sempre che si ricordava de' suoi dolori, la compativa. [S.Alfonso Maria de’ Liguori. Le Glorie di Maria]

La devozione popolare ha fissato simbolicamente i sette dolori della corredentrice sulla base degli episodi narrati dai Vangeli [si prega con un’Ave Maria dopo la meditazione del dolore]:
  1. la profezia del vecchio Simeone,
  2. la fuga in Egitto,
  3. lo smarrimento di Gesù a Gerusalemme,
  4. Gesù incontra la Madre sul Golgota,
  5. la crocifissione,
  6. Gesù è trafitto dalla lancia e viene deposto dalla croce,
  7. la sepoltura di Gesù.
Sono episodi che ci invitano a meditare sulla partecipazione di Maria alla Passione, Morte e Resurrezione di Cristo e che ci danno la forza di prendere su di noi la nostra croce.
Le promesse e le grazie ai devoti di Nostra Signora dei Dolori
Nelle sue rivelazioni approvate dalla Chiesa, Santa Brigida afferma che la Madonna le ha promesso di concedere sette grazie a coloro che recitano tutti i giorni sette Ave Maria in onore dei suoi principali “sette dolori”, meditando su di essi. Queste le promesse:
  • Porrò la pace nelle loro famiglie.
  • Saranno illuminati sui Misteri Divini.
  • Li consolerò nelle loro sofferenze e li accompagnerò nelle loro fatiche.
  • Darò loro tutto quello che mi chiedono, a condizione che non si opponga alla Volontà adorabile del mio Divin Figlio e alla santificazione delle loro anime.
  • Li difenderò nei combattimenti spirituali contro il nemico infernale e li proteggerò in tutti gli istanti della vita.
  • Li assisterò visibilmente nel momento della morte.
  • Ho ottenuto da Mio Figlio che quelli che propagano questa devozione (alle mie Lacrime e Dolori) siano trasferiti da questa vita terrena alla felicità eterna direttamente, poiché saranno distrutti tutti i loro peccati e mio Figlio e io saremo la loro eterna consolazione e gioia.
Sant’Alfonso Maria de Liguori [Le Glorie di Maria] dice che Gesù ha promesso ai devoti di Nostra Signora dei dolori queste grazie:
  • I devoti che invocheranno la divina Madre per i meriti dei suoi dolori otterranno, prima della morte, di compiere una vera penitenza per tutti i loro peccati.
  • Nostro Signore imprimerà nei loro cuori la memoria della Sua Passione, dando loro il premio del Cielo.
  • Gesù Cristo li custodirà in tutte le tribolazioni, soprattutto nell’ora della morte.
  • Gesù li lascerà nelle mani di sua madre, perché disponga di loro a suo piacimento e ottenga loro tutti i favori.



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