ALTRO CHE RISANATORE DEI CONTI. MONTI HA GIA’ MOLTIPLICATO UNA VOLTA IL DEBITO ITALIANO.
POCHI LO RICORDANO MA MONTI FU DAL 1989 AL 1992 COLLABORATORE AL BILANCIO DEL MINISTRO CIRINO POMICINO
RISULTATI: IN TRE ANNI AUMENTO DELLA SPESA E DEL DEBITO PUBBLICO DEL 45 PER CENTO!
Non compare mai nel curriculum ufficiale di Mario Monti. Né in quello della Università Bocconi, né in quelli da commissario europeo. Non c’è nemmeno sul sito Internet del Senato, dove Monti è stato inserito come senatore a vita con tanto di posta elettronica (monti_m@posta.senato.it) ma senza un rigo di biografia. Si vede che il tecnico che tutta Europa sembra invidiarci, l’unico italiano di cui i mercati dicono di fidarsi, deve avere fatto qualcosa nella vita di cui si vergogna un po’, tanto da averlo nascosto a tutti. A sollevare il velo ci ha pensato Paolo Cirino Pomicino, che in fondo è il vero regista del prossimo sbarco di Monti a palazzo Chigi: «Il professore? È stato il mio principale collaboratore fra il 1989 e il 1992, quando ero ministro del Bilancio del governo di Giulio Andreotti».
BRUTTI RICORDI
Monti ha sbianchettato, e un po’ si capisce. Vero che intorno a Cirino Pomicino insieme a lui c’erano altri professoroni dell’epoca, come Giancarlo Morcaldo, Antonio Pedone e Paolo Savona. Lui però stava in tre commissioni di rilievo, quella sul debito pubblico, quella sulla spesa pubblica e nel comitato scientifico della programmazione economica all’epoca guidato da un andreottiano doc come Luigi Cappugi. Un’esperienza di cui Pomicino ha raccontato poco, ricordando solo la «simpatia di Monti». E in effetti da raccontare non ci sarebbe molto. Grandi produzioni scientifiche quell’esperienza non le ha lasciate. E se si vedono i risultati di quel supporto scientifico al ministero del Bilancio al professore Monti uno non affiderebbe non dico un governo o un ministero economico, ma nemmeno l’amministrazione di un condominio. Il gran lavoro fatto sulla riduzione del debito pubblico e della spesa pubblica è scritto nero su bianco da due ricerche, una della Banca di Italia, l’altra della Ragioneria generale dello Stato.
La prima dice che il debito pubblico al momento dell’insediamento di Cirino Pomicino e del professor Monti al ministero del Bilancio ammontava a 553 miliardi, 140 milioni e 900 mila euro attualizzati ad oggi. Quando entrambi hanno finito il lavoro nel giugno 1992 il debito pubblico italiano era salito alla cifra di 799 miliardi, 500 milioni e 700 mila euro. La differenza assoluta è stata un incremento di 246 miliardi, 359 milioni e 800 mila euro. In termini percentuali la crescita del debito pubblico sotto i saggi consigli di Monti è stata del 44,53% in tre anni, ed è fra i record assoluti della storia della Repubblica italiana. Il professore, certo, potrà dire che lui dava consigli saggi e ricette magiche, e che poi era Cirino Pomicino a non applicarle alla lettera. Ma giustamente un risultato così è difficile da inserire in curriculum da gran risanatore di conti e costumi pubblici. Allora si può pensare che il debito ha un suo percorso inesorabile, e per i governi è più semplice il taglio della spesa corrente. Lì i consigli di Monti possono avere fatto centro.
SOLDI PER TUTTI
Basta prendere il librone storico della Ragioneria generale dello Stato per avere una seconda doccia fredda. Al momento dell’insediamento Pomicino-Monti la spesa pubblica italiana ammontava a 254 miliardi, 418 milioni e 970 mila euro. Al momento del loro doloroso abbandono dell’esecutivo la spesa pubblica era di 371 miliardi, 209 milioni e 895 mila euro. Questo significa che in soli tre anni è cresciuta di 116 miliardi, 790 milioni e 925 mila euro. In termini percentuali significa un’esplosione del 45,90%, superiore perfino a quella del debito pubblico e da annoverare anche essa fra le pagine più nere dei conti economici della Repubblica. L’esperienza non compare nella biografia del professore della Bocconi, e si capisce: avesse letto risultati così, qualsiasi studente avrebbe disertato lezioni e corsi del professore e perfino si sarebbe domandato l’utilità di studiare in quella Università. La biografia però si può sbanchettare, i conti dello Stato no. Sono passati tanti anni, e almeno dieci di questi Monti li ha passati in Europa, dove qualche ricetta un po’ più efficace avrà pure imparato. È riposta in quegli anni la speranza dei contribuenti e dei risparmiatori italiani, cui altrimenti potrebbe venire qualche dubbio e perfino un brivido ghiacciato. Come capita a chi ammalato vede presentarsi invece del medico il responsabile in persona della sua stessa malattia…
di Fosca Bincher
Libero news 13/11/2011
lunedì 28 novembre 2011
MARIO MONTI: CURIOSITA' MASSONICHE E STRANE COINCIDENZE
Bruegel, La torre di Babele
Ecco il video della RAI:
http://affaritaliani.libero.it/politica/anche-la-rai-indaga-sui-legami251111.html
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giovedì 24 novembre 2011
IL TELEFONO CELLULARE PUO' ESSERTI PIU' UTILE: AUMENTA LA RICARICA
4 COSE CHE (FORSE NON LO SAPEVI) IL CELLULARE POTREBBE FARE
Ci sono alcune cose che possono essere fatte in caso di gravi emergenze.
Il cellulare può effettivamente essere un salvavita o un utile strumento per la sopravvivenza.
Controlla le cose che puoi fare.
PRIMO — Emergenza
Il numero di emergenza per il cellulare e il 112 in tutto il mondo. Se ti trovi fuori dalla zona di copertura della rete mobile e c’e un’emergenza, componi il 112 e il cellulare cerchera qualsiasi rete esistente per stabilire il numero di emergenza per te; e interessante sapere che questo numero 112 può essere chiamato anche se la tastiera e bloccata. Provalo.
SECONDO - Hai chiuso le chiavi in macchina?
La tua auto ha l’apertura/chiusura con telecomando? Questa funzionalita può risultare utile un giorno. Una buona ragione per avere un telefono cellulare: se chiudi le chiavi in auto e quelle di ricambio sono a casa, chiama qualcuno a casa sul cellulare dal tuo cellulare. Tenendo il tuo cellulare a circa 30 cm. dalla portiera, di alla persona a casa di premere il pulsante di sblocco, tenendolo vicino al suo cellulare. La tua auto si aprira. Cosi si evita che qualcuno debba portarti le chiavi. La distanza e ininfluente. Potresti essere a centinaia di km. e se e possibile raggiungere qualcuno che ha l’altro telecomandoper la tua auto, e possibile sbloccare le porte (o il baule).
N.d.r.: funziona benissimo! Lo abbiamo provato e abbiamo aperto l’auto con un cellulare!
TERZO — Riserva nascosta della batteria -
Immagina che la batteria del telefono sia molto bassa. Per attivare, premere i tasti *3370#
Il cellulare ripartirà con questa riserva e il display visualizzerà un aumento del 50% in batteria.
Questa riserva sarà ripristinata alla prossima ricarica del tuo cellulare.
QUARTO - Come disattivare un telefono cellulare RUBATO
Per controllare il numero di serie (Imei) del tuo cellulare, digita i caratteri *#O6#
Un codice di 15 cifre apparirà sullo schermo. Questo numero e solo del tuo portatile. Annotalo e conservarlo in un luogo sicuro. Quando il telefono venisse rubato, e possibile telefonare al provider della rete e dare questo codice. Saranno quindi in grado di bloccare il tuo telefono e quindi, anche se il ladro cambia la scheda SIM, il telefono sarà totalmente inutile.
Probabilmente non recupererai il tuo telefono, ma almeno si sa che chi ha rubato non può né usarlo né venderlo. Se tutti lo faranno, non ci sarà motivo di rubare telefoni cellulari.
BANCOMAT - ATM - inversione numero PIN (buono a sapersi!)
Se dovessi mai essere costretto da un rapinatore a ritirare soldi da un bancomat, e possibile avvisare la polizia inserendo il PIN in senso inverso. Per esempio, se il tuo numero di pin è 1234, dovresti digitare 4321.
Il sistema ATM riconosce che il codice PIN e stato invertito rispetto alla carta bancomat inserita nella postazione ATM. La macchina ti darà il denaro richiesto, ma la polizia — all’insaputa del ladro sarà mandata immediatamente alla postazione ATM.
Questa informazione e stata recentemente trasmessa su C1V da Crime Stoppers, tuttavia è raramente usata perché la gente semplicemente non la conosce.
Si prega di divulgare a tutti questo avvertimento.
Ci sono alcune cose che possono essere fatte in caso di gravi emergenze.
Il cellulare può effettivamente essere un salvavita o un utile strumento per la sopravvivenza.
Controlla le cose che puoi fare.
PRIMO — Emergenza
Il numero di emergenza per il cellulare e il 112 in tutto il mondo. Se ti trovi fuori dalla zona di copertura della rete mobile e c’e un’emergenza, componi il 112 e il cellulare cerchera qualsiasi rete esistente per stabilire il numero di emergenza per te; e interessante sapere che questo numero 112 può essere chiamato anche se la tastiera e bloccata. Provalo.
SECONDO - Hai chiuso le chiavi in macchina?
La tua auto ha l’apertura/chiusura con telecomando? Questa funzionalita può risultare utile un giorno. Una buona ragione per avere un telefono cellulare: se chiudi le chiavi in auto e quelle di ricambio sono a casa, chiama qualcuno a casa sul cellulare dal tuo cellulare. Tenendo il tuo cellulare a circa 30 cm. dalla portiera, di alla persona a casa di premere il pulsante di sblocco, tenendolo vicino al suo cellulare. La tua auto si aprira. Cosi si evita che qualcuno debba portarti le chiavi. La distanza e ininfluente. Potresti essere a centinaia di km. e se e possibile raggiungere qualcuno che ha l’altro telecomandoper la tua auto, e possibile sbloccare le porte (o il baule).
N.d.r.: funziona benissimo! Lo abbiamo provato e abbiamo aperto l’auto con un cellulare!
TERZO — Riserva nascosta della batteria -
Immagina che la batteria del telefono sia molto bassa. Per attivare, premere i tasti *3370#
Il cellulare ripartirà con questa riserva e il display visualizzerà un aumento del 50% in batteria.
Questa riserva sarà ripristinata alla prossima ricarica del tuo cellulare.
QUARTO - Come disattivare un telefono cellulare RUBATO
Per controllare il numero di serie (Imei) del tuo cellulare, digita i caratteri *#O6#
Un codice di 15 cifre apparirà sullo schermo. Questo numero e solo del tuo portatile. Annotalo e conservarlo in un luogo sicuro. Quando il telefono venisse rubato, e possibile telefonare al provider della rete e dare questo codice. Saranno quindi in grado di bloccare il tuo telefono e quindi, anche se il ladro cambia la scheda SIM, il telefono sarà totalmente inutile.
Probabilmente non recupererai il tuo telefono, ma almeno si sa che chi ha rubato non può né usarlo né venderlo. Se tutti lo faranno, non ci sarà motivo di rubare telefoni cellulari.
BANCOMAT - ATM - inversione numero PIN (buono a sapersi!)
Se dovessi mai essere costretto da un rapinatore a ritirare soldi da un bancomat, e possibile avvisare la polizia inserendo il PIN in senso inverso. Per esempio, se il tuo numero di pin è 1234, dovresti digitare 4321.
Il sistema ATM riconosce che il codice PIN e stato invertito rispetto alla carta bancomat inserita nella postazione ATM. La macchina ti darà il denaro richiesto, ma la polizia — all’insaputa del ladro sarà mandata immediatamente alla postazione ATM.
Questa informazione e stata recentemente trasmessa su C1V da Crime Stoppers, tuttavia è raramente usata perché la gente semplicemente non la conosce.
Si prega di divulgare a tutti questo avvertimento.
lunedì 21 novembre 2011
ERA POST-DEMOCRATICA: dittatura dei tecnici o della Germania?
Testo integrale dell'intervento di Nigel Farage al Parlamento Europeo del 16 novembre 2011, pubblicato da "The Right Nation" - http://www.rightnation.it (trad. da Dagospia)
"Eccoci qui, sull'orlo del disastro economico e sociale, e in questa stanza oggi abbiamo quattro uomini che dovrebbero essere responsabili. Eppure abbiamo ascoltato i discorsi più insipidi e tecnocratici di sempre: state tutti negando.
L'euro è un fallimento sotto tutti i punti di vista. Di chi è la colpa? Chi è che ha in mano il vostro destino? Ovviamente la risposta è: nessuno di voi. Perché nessuno di voi è stato eletto. Nessuno di voi ha avuto la legittimazione democratica necessaria per arrivare ai ruoli che state attualmente ricoprendo. E in questo vuoto è arrivata Angela Merkel.
Viviamo in un'Europa dominata dalla Germania, qualcosa che il progetto di Europa unita avrebbe dovuto effettivamente impedire. Qualcosa che chi venne prima di noi ha impedito, pagando con il suo sangue. Io non voglio vivere in un'Europa dominata dalla Germania e neanche i cittadini europei lo vogliono. Ma ragazzi, siete voi che lo avete permesso. Perché quando Papandreou decise di chiedere un referendum, lei signor Rehn parlò di 'violazione della fiducia', e i suoi amici si sono riuniti qui come un branco di iene, hanno circondato Papandreou, lo hanno cacciato via e rimpiazzato con un governo fantoccio. Che spettacolo disgustoso.
E non ancora soddisfatti, avete deciso che Berlusconi se ne doveva andare. Quindi fu cacciato e rimpiazzato con il signor Monti, ex commissario europeo, anch'esso architetto di questo euro-disastro. Un uomo che non era neanche membro del Parlamento. Sta diventando come un romanzo di Agatha Crhistie, dove cerchiamo di indovinare chi sarà il prossimo ad essere fatto fuori. La differenza è che sappiamo benissimo chi sono gli assassini: dovreste essere ritenuti responsabili per ciò che avete fatto. Dovreste essere tutti licenziati.
E devo dire, signor Van Rompuy, che 18 mesi fa, quando la incontrai per la prima volta, mi sbagliai sul suo conto. Dissi che avrebbe ucciso silenziosamente la democrazia degli stati-nazione, ma non è più così, lo sta facendo molto rumorosamente.
Lei, un uomo non eletto, è andato in Italia a dire: "non è il momento di votare, è il momento di agire". Cosa, in nome di Dio, le dà il diritto di dire al popolo italiano cosa fare?"
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domenica 13 novembre 2011
L'INCORRUTTIBILE MARIO MONTI, NUOVO ROBESPIERRE
Quinto Fabio Massimo cunctator
NO! QUESTO NO!
Giovedì, 10 novembre
DI IDA MAGLI
italianiliberi.it
No, Signor Napolitano, non sopporteremo una simile nauseante “furbata”. Creare all’improvviso
un senatore a vita per far credere che si tratti di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile. Quale disprezzo per i poveri Italiani! Quale disprezzo per la Repubblica e per la politica! Abbiamo, dunque, così la misura della spaventosa miseria civile e morale dei nostri “rappresentanti”. La Bibbia afferma che “Dio vomita gli ipocriti”. Sono certa che non ha mai vomitato tanto.
Senatore a vita il signor Mario Monti? Un cittadino benemerito della Repubblica e di specchiati costumi? Forse non tutti i cittadini lo sanno o se lo ricordano (e su questa ignoranza ha contato, oltre che sul complice silenzio dei politici e dei giornalisti, Giorgio Napolitano nel nominarlo) che Mario Monti è stato costretto, nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer, a dare le dimissioni “per l’accertata
responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo.
La Relazione fatta da questi Saggi al Parlamento, nonostante la prudenza del linguaggio ufficiale, fa paura. Si parla infatti dell’assoluta mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”, di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di “numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della Commissione con il soprannome di
sottomarini”, che operano con “contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di fame).
Evidentemente Mario Monti è inamovibile, o meglio può perdere un posto soltanto per guadagnarne uno migliore. Nel 1999, al momento di una caduta così ignominiosa, ha provveduto la successiva Commissione, con presidente Romano Prodi, a riconsegnargli il posto di Commissario. Cose che succedono soltanto nell’onestissimo ambito delle nostre istituzioni politiche. I semplici cittadini vanno sotto processo per gli ammanchi, o come minimo perdono l’incarico.
Perché mai, dunque, dunque, dovremmo affidare a questo signore i nostri ultimi beni? In omaggio, forse, al truffaldino sotterfugio inaugurato dalla Presidenza della Repubblica? I politici che lo voteranno come capo del governo sappiano che, visto che non possediamo nessun altro potere, annoteremo ogni loro “Sì” per cancellare per sempre il loro nome da qualsiasi futura elezione.
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giovedì 10 novembre 2011
Dichiarata la jihad (guerra santa) contro gli infedeli del mondo?
Traduzione automatica del testo in originale francese inserito in fondo:
Messaggio di un avvocato (Maître COLLARD):
Ciao,
Come dimostrato dalle seguenti righe, sono stato costretto a prendere coscienza della estrema difficoltà di definire cos'è un infedele. Scegliere tra Dio o Cristo, mentre l'Islam è di gran lunga la religione che progredisce più veloce nel paese.
Il mese scorso, ho frequentato i corsi di formazione annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza nelle carceri. C'è stata una presentazione di quattro intervenuti che rappresentavano i cattolici, protestanti, ebrei e musulmani, spiegando i fondamenti delle loro dottrine rispettive. É con un interesse speciale che mi aspettavo la presentazione della Imam. La presentazione di quest'ultimo era notevole, accompagnata da una proiezione video.
Dopo le presentazioni, è arrivato il momento per le domande / risposte, e quando venne il mio turno, ho chiesto: "Per favore mi corregga se sbaglio, ma ho capito che la maggior parte gli imam e le autorità religiose ha dichiarato la jihad (guerra santa) contro gli infedeli del mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo di tutti i musulmani), sono sicuri di andare in paradiso. In questo caso, potrebbe darmi la definizione di infedele? "
Senza obiezioni alla mia interpretazione, e senza esitazione, l'Imam disse: "un non-musulmano"!
Ho detto, "Lasciatemi perciò essere sicuro di aver capito: tutti i fedeli di Allah deve obbedire al comando di uccidere chiunque non appartenga alla vostra religione, per guadagnare un posto in paradiso, non è vero? "
Il suo volto, che fino ad allora si era mostrato pieno di sicurezza e di autorità, improvvisamente si trasform0 in quello di un monello preso con la mano nella marmellata!
Proprio così, rispose in un sussurro. Ho continuato: "Beh, ho un sacco di problemi cercando di immaginare un Papa Benedetto XVI che invita tutti i cattolici a uccidere i vostri compagni o il Pastore Stanley i protestanti a fare altrettanto per garantirsi un posto in paradiso. L'imam è rimasto senza parole!
Ho continuato, ho anche difficoltà a considerarmi come vostro amico, quando lei ei suoi colleghi incoraggiano i suoi seguaci a tagliarmi la gola! "
Solo un'altra domanda: "Scegliereste di seguire Allah, che vi ordina di uccidermi per ottenere il paradiso, o Cristo, che mi incita ad amarvi perché io vada in paradiso, perché mi vuole in vostra compagnia? "
Si poteva sentir volare una mosca, mentre l'Imam rimase in silenzio.
Inutile dire che gli organizzatori e gli sponsor del seminario di formazione per la diversificazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il sacerdote islamico ed esporre alcune verità circa i principi di quella religione.
Nel corso dei prossimi 30 anni, vi saranno abbastanza elettori musulmani nel nostro paese per installare un governo di loro scelta, con l'applicazione della sharia come legge. Mi sembra che ogni cittadino di questo paese dovrebbe leggere queste righe, ma con il sistema della giustizia e dei media liberali in combinazione con la modalità folle di correttezza politica, non vi è alcuna possibilità che questo testo sia ampiamente pubblicato.
Pertanto vi chiedo di distribuirlo a tutti i vostri contatti in linea.
Gilbert COLLARD
Testo originale:
Message d'un avocat (Maître COLLARD)
Bonjour,
Comme le démontrent les lignes qui suivent, j'ai été contraint de prendre conscience de l'extrême difficulté à définir ce qu'est un infidèle. Choisir entre Allah ou le Christ, alors que l'Islam est de loin la religion qui progresse le plus vite en notre pays.
Le mois dernier, je participais au stage annuel de remise à niveau, nécessaire au renouvellement de mon habilitation de sécurité dans les prisons. Il y avait dans le cursus une présentation par quatre intervenants représentant respectivement les religions Catholique, Protestante, Juive et Musulmane, expliquant les fondements de leurs doctrines respectives. C'est avec un intérêt tout particulier que j'attendais l'exposé de l'Imam. La prestation de ce dernier fut remarquable, assortie d'une projection vidéo.
À l'issue des présentations, vint le temps des questions/réponses, et lorsque ce fut mon tour, je demandai : « Je vous prie de me corriger si je me trompe, mais j'ai cru comprendre que la majorité des Imams et autorités religieuses ont décrété le Jihad (guerre sainte), à l'encontre les infidèles du monde entier, et qu'en tuant un infidèle (ce qui est une obligation faite à tous les musulmans), ceux-ci sont assurés d'aller au paradis. Dans ce cas, pourriez-vous me donner la définition de ce qu'est un infidèle ? »
Sans rien objecter à mon interprétation et sans la moindre hésitation, l'Imam répondit : « un non musulman » !!!
Je rétorquais : « Alors permettez-moi de m'assurer que j'ai bien compris : L'ensemble des adorateurs d'Allah doivent obéir au commandement de tuer quiconque n'appartient pas à votre religion, afin de gagner leur place au paradis, n'est-ce pas ? »
Son visage qui affichait jusqu'alors une expression pleine d'assurance et d'autorité se transforma soudain en celui d'un garnement surpris la main dans le pot de confiture !!!
C'est exact rétorqua-t-il dans un murmure. Je repris : « Eh bien, j'ai beaucoup de mal à essayer de m'imaginer le Pape Benoît XVI exhortant tous les Catholiques à massacrer vos coreligionnaires ou le Pasteur Stanley en faisant autant pour garantir aux Protestants une place au paradis. L’imam se retrouva sans voix !
Je poursuivis : J'ai également des difficultés à me considérer comme votre ami, lorsque vous-même et vos confrères incitez vos fidèles à m'égorger ! »
Juste une autre question : « Choisirez-vous de suivre Allah qui vous ordonne de me tuer afin d'obtenir le paradis, ou le Christ qui m'incite à vous aimer afin que j'accède, moi aussi au paradis, parce qu'il veut que j'y sois en votre compagnie ? » On aurait pu entendre une mouche voler, tandis que l'Imam demeurait silencieux.
Inutile de préciser que les organisateurs et promoteurs du séminaire de formation à la diversification n'ont pas particulièrement apprécié cette façon de traiter le ministre du culte Islamique et d'exposer quelques vérités à propos des dogmes de cette religion.
Au cours des trente années à venir, il y aura suffisamment d'électeurs musulmans en notre pays pour installer un gouvernement de leur choix, avec l'application de la Sharia en guise de loi. Il m'apparait que tous les citoyens de ce pays devraient pouvoir prendre connaissance de ces lignes, mais avec le système de justice et de médias libéraux combinés à la mode démente du politiquement correct, il n'y a aucune chance que ce texte soit largement publié.
C'est pourquoi je vous demande de le diffuser à tous les contacts de votre internet.
Gilbert COLLARD
mercoledì 9 novembre 2011
GESU' E' MISERICORDIOSO: VUOLE ESSERE TUO AMICO SE TU VUOI
Un Sacerdote stava camminando in chiesa verso mezzogiorno e passando dall'altare decise di fermarsi li vicino per vedere chi era venuto a pregare. In quel momento si aprì la porta, il Sacerdote inarcò il sopracciglio vedendo un uomo che si avvicinava; l'uomo aveva la barba lunga di parecchi giorni, indossava una camicia consunta, aveva una giacca vecchia i cui bordi avevano iniziato a disfarsi. L'uomo si inginocchiò, abbassò la testa, quindi si alzò e uscì. Nei giorni seguenti lo stesso uomo, sempre a mezzogiorno, tornava in chiesa con una valigia... si inginocchiava brevemente e quindi usciva.
Il Sacerdote, un po' spaventato, iniziò a sospettare che si trattasse di un ladro, quindi un giorno si mise davanti alla porta della chiesa e quando l'uomo stava per uscire dalla chiesa gli chiese: "Che fai qui?" L'uomo gli rispose che lavorava in zona e aveva mezz'ora libera per il pranzo e approfittava di questo momento per pregare, "Rimango solo un momento, sai, perché la fabbrica e un po' lontana, quindi mi inginocchio e dico: "Signore, sono venuto nuovamente per dirti quanto mi hai reso felice quando mi hai liberato dai miei peccati... non so pregare molto bene, però ti penso tutti i giorni... Beh, Gesù... qui c'e Jim a rapporto"! Il Sacerdote si sentì uno stupido, disse a Jim che andava bene, che era il benvenuto in chiesa quando voleva.
Il Sacerdote si inginocchiò davanti all'altare, si sentì riempire il cuore dal grande calore dell'amore e incontrò Gesù. Mentre le lacrime scendevano sulle sue guance, nel suo cuore ripeteva la preghiera di Jim: "Sono venuto solo per dirti, Signore, quanto sono felice da quando ti ho incontrato attraverso i miei simili e mi hai liberato dai miei peccati... non so molto bene come pregare, però penso a te tutti i giorni... Beh, Gesù... eccomi a rapporto"! Dopo qualche tempo il Sacerdote notò che il vecchio Jim non era venuto. I giorni passavano e Jim non tornava a pregare. Il Sacerdote iniziò a preoccuparsi e un giorno andò alla fabbrica a chiedere di lui; li gli dissero che Jim era malato e che i medici erano molto preoccupati per il suo stato di salute, ma che tuttavia credevano che avrebbe potuto farcela. Nella settimana in cui rimase in ospedale Jim portò molti cambiamenti, egli sorrideva sempre e la sua allegria era contagiosa. La caposala non poteva capire perché Jim fosse tanto felice dato che non aveva mai ricevuto né fiori, né biglietti augurali, né visite. Il Sacerdote andò a trovare Jim in ospedale e, nell'approssimarsi al suo letto, l'infermiera gli disse: "Nessun amico e venuto a trovarlo, non ha nessuno".
Sorpreso il vecchio Jim, che aveva percepito i mormorii dell'infermiera, disse sorridendo: "L'infermiera si sbaglia... però lei non può sapere che tutti i giorni, da quando sono arrivato qui, a mezzogiorno, un mio amato amico viene, si siede sul letto, mi prende le mani, si inclina su di me e mi dice: "Sono venuto solo per dirti, Jim, quanto sono stato felice da quando ho trovato la tua amicizia e ti ho liberato dai tuoi peccati.. Mi è sempre piaciuto ascoltare le tue preghiere, ti penso ogni giorno.... Beh, Jim... qui c'e GESU' a rapporto"! Da oggi, ogni giorno, non possiamo perdere l'opportunità di dire a Gesù: "Sono qui a rapporto"! E' strano come inviamo frasi e barzellette attraverso la posta elettronica..., però quando possiamo inviare messaggi spirituali, ci pensiamo due volte prima di condividerli con altri. E' strano come la lussuria cruda, volgare e oscena passa liberamente attraverso il ciberspazio, mentre il parlare pubblicamente di Gesù sia evitato nelle scuole o nell'ambiente di lavoro. Curioso, vero? Ma ancora più strano e come qualcuno possa essere devoto a Cristo la domenica, ed al tempo stesso essere un cristiano invisibile per il resto della settimana.
Ave Maria!
Pervenutami da un amico carissimo
Con affetto sincero.
10 ottobre 2011 San Daniele Comboni
Fratel Enrico Missionario Comboniano in Messico
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