La pace sia con te

Visualizzazione post con etichetta Don Dolindo Ruotolo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Don Dolindo Ruotolo. Mostra tutti i post

venerdì 22 giugno 2012

DON DOLINDO RUOTOLO. Gesù confido in Te



ATTO DI ABBANDONO CONTRO LE ANSIE E LE AFFLIZIONI

[Gesù al servo di Dio  Don Dolindo Ruotolo (1882-1970)]


"Perché vi confondete agitandovi? Lasciate a Me la cura delle vostre cose e tutto si calmerà. Vi dico in verità che ogni atto di vero, ricco e completo abbandono in Me, produce l’effetto che desiderate e risolve le situazioni spinose.

Abbandonarsi a Me non significa arrovellarsi, sconvolgersi e disperarsi, volgendo poi a Me una preghiera agitata perché Io segua voi, e cambiare così l’agitazione in preghiera. Abbandonarsi significa chiudere placidamente gli occhi dell’anima, stornare il pensiero della tribolazione e rimettersi a Me perché Io solo operi, dicendo: "pensaci Tu" È contro l’abbandono: la preoccupazione, l’agitazione e il voler pensare alle conseguenze di un fatto.

È come la confusione che portano i fanciulli, che pretendono che la mamma pensi alle loro necessità e vogliono pensarci essi, intralciando con le loro idee e le loro fisime infantili il suo lavoro. Chiudete gli occhi e lasciatevi portare dalla corrente della Mia grazia, chiudete gli occhi e lasciateMi lavorare, chiudete gli occhi e pensate al momento presente, stornando il pensiero dal futuro come da una tentazione. Riposate in Me credendo alla Mia bontà e vi giuro per il Mio amore che, dicendoMi, con queste disposizioni, "pensaci Tu", Io ci penso in pieno, vi consolo, vi libero, vi conduco.

E quando debbo portarvi in una via diversa da quella che volete voi, Io vi addestro, vi porto nelle Mie braccia, vi fo trovare, come bimbi addormentati nelle braccia materne, all’altra riva. Quello che vi sconvolge e vi fa un male immenso è il vostro ragionamento, il vostro pensiero, il vostro assillamento ed il volere ad ogni costo provvedere voi a ciò che vi affligge.

Quante cose Io opero quando l’anima, tanto nelle sue necessità spirituali quanto in quelle materiali, si volge a Me, mi guarda e, dicendomi "pensaci Tu", chiude gli occhi e riposa! Avete poche grazie quando vi assillate voi per produrle, ne avete moltissime quando la preghiera è un affidamento pieno a Me. Voi nel dolore pregate non perché Io operi, ma perché Io operi come voi credete…

Non vi rivolgete a Me, ma volete che Io mi adatti alle vostre idee, non siete infermi che domandano al medico la cura, ma che gliela suggeriscono. Non fate così, ma pregate come vi ho insegnato nel Pater: "sia santificato il Tuo nome", cioè sii glorificato in questa mia necessità, "venga il Tuo regno", cioè tutto concorra al Tuo regno in noi e nel mondo, "sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra", cioè disponi Tu in questa necessità come meglio Ti pare per la vita nostra eterna e corporale.

Se mi dite davvero "sia fatta la Tua volontà", che è lo stesso che dire: "pensaci Tu", Io intervengo con tutta la mia onnipotenza e risolvo le situazioni più chiuse. Ecco, tu vedi che il malanno incalza invece di decadere? Non ti agitare, chiudi gli occhi e dimmi con fiducia: "sia fatta la Tua volontà pensaci Tu!". Ti dico che Io ci penso e che intervengo come medico e compio anche un miracolo quando occorre. Vedi che la situazione peggiora? Non ti sconvolgere ma chiudi gli occhi e dì: "pensaci Tu!".

Ti dico che Io ci penso e che non c’è medicina più potente di un Mio intervento d’amore. Ci penso solo quando chiudete gli occhi.

Voi siete insonni, voi volete tutto valutare, tutto scrutare, a tutto pensare e vi abbandonate così alle forze umane, o peggio agli uomini, confidando nel loro intervento. È questo che intralcia le Mie parole e le Mie vedute. Oh, come Io desidero da voi quest’abbandono per beneficiarvi e come Mi addoloro nel vedervi agitati!

satana tende proprio a questo: ad agitarvi per sottrarvi alla Mia azione e gettarvi in preda alle iniziative umane. Confidate perciò in Me solo, riposate in Me, abbandonatevi a Me in tutto. Io fo miracoli in proporzione del pieno abbandono in me e del nessun pensiero di voi: Io spargo tesori di grazie quando voi siete nella piena povertà!

Se avete vostre risorse, anche in poco, o se le cercate, siete nel campo naturale e seguite quindi il percorso naturale delle cose che spesso è intralciato da satana.

Nessun ragionatore o ponderatore ha fatto miracoli, neppure tra i Santi. Opera divinamente chi si abbandona a Dio.

Quando vedi che le cose si complicano, di con gli occhi dell’anima chiusi: "Gesù pensaci Tu!". E distràiti, perchè la tua mente è acuta ... e per te è difficile vedere il male e confidare in Me distraendoti da te. Fa così per tutte le tue necessità. Fate così tutti e vedrete grandi, continui e silenziosi miracoli. Ve lo giuro per il mio amore! Io ci penserò, ve lo assicuro.

Pregate sempre con questa disposizione di abbandono, e ne avrete grande pace e grande frutto, anche quando Io vi fo la grazia dell'immolazione di riparazione e di amore, che impone la sofferenza. Ti sembra impossibile? Chiudi gli occhi e di' con tutta l'anima: "Gesù pensaci Tu!". Non temere, ci penserò e benedirai il mio nome umiliandoti. Mille preghiere non valgono un atto solo di abbandono: ricordatelo bene. Non c'è novena più efficace di questa: "O Gesù m'abbandono in Te, pensaci Tu!

Pregate sempre con questa disposizione di abbandono, e ne avrete grande pace e grande frutto, anche quando Io vi fo la grazia dell'immolazione di riparazione e di amore, che impone la sofferenza. Ti sembra impossibile? Chiudi gli occhi e di' con tutta l'anima: "Gesù pensaci Tu!". Non temere, ci penserò e benedirai il mio nome umiliandoti. Mille preghiere non valgono un atto solo di abbandono: ricordatelo bene. Non c'è novena più efficace di questa: "O Gesù m'abbandono in Te, pensaci Tu!

Voglio che tu creda nella Mia onnipotenza, e non nella tua azione: che tu cerchi di mettere in azione Me, non te negli altri.

Tu cerca la mia intimità, esaudisci il mio desiderio di averti, di arricchirti, di amarti come voglio. Lasciati andare, lasciaMi riposare in te, lasciaMi sfogare su di te continuamente la Mia onnipotenza.

Se tu rimarrai vicino a Me e non ti preoccuperai di fare per conto tuo, di correre per uscire, per dire di avere fatto, Mi dimostrerai che credi nella Mia onnipotenza ed Io lavorerò intensamente con te quando parlerai, andrai, lavorerai, starai in preghiera o dormirai perchè "ai miei diletti dò il necessario anche nel sonno" (Sal 126).

Se starai con Me senza voler correre, nè preoccuparti di cosa alcuna per te, ma la rimetterai con totale fiducia a Me, Io ti darò tutto quello che ti necessita, secondo il mio disegno eterno. Ti darò i sentimenti che voglio da te, ti darò una grande compassione verso il tuo prossimo e ti farò dire e fare quello che Io vorrò.

Allora la tua azione verrà dal mio Amore.

Quello che tu farai per riuscire è tutto fumo in confronto a quello che faccio io nel segreto dei cuori per quelli che amano.

"Rimanete nel Mio Amore... se rimarrete in Me e rimangono in voi le Mie parole, chiedete quello che volete e vi sarà dato". (Gv 15)

Gesù a Don Dolindo Ruotolo (1882-1970)


venerdì 23 settembre 2011

DUE GRANDI DONI DI DIO ALL'UOMO: LA LIBERTA' E LA PREGHIERA

Tu non sei smarrita nella vita…




Gesù all’anima:

Tu non sei smarrita nella vita perché preghi. La preghiera è l’unica forza dell’uomo ed è l’unica debolezza di Dio…
L’Onnipotente è vinto dalla preghiera, cede alla preghiera, dona a chi prega, conforta chi prega. Due grandi doni Dio ha fatto all’uomo nel crearlo: la libertà e la preghiera. Per la libertà l’uomo può meritare, per la preghiera può guadagnare. Per la libertà può possedere Dio, amandolo; per la preghiera può possedere la Potenza, la Misericordia, la Provvidenza e la Carità di Dio.
Il Signore ha voluto che l’uomo pregasse per ottenere grazie, e lo ha voluto per l’infinita bontà, pur conoscendo le necessità della sua creatura, facendola con la preghiera cooperatrice della grazia che riceve. Per accendere la luce, per attivare un motore, per produrre il calore ci vuole la corrente elettrica; ma se non c’è il polo negativo che si unisce al polo positivo, la corrente non agisce. L’anima che prega è come il polo negativo che si accosta al polo positivo, è la negazione di ogni potenza che si accosta all’Infinita Potenza, all’Infinita Sapienza, all’Infinito Amore, ed ottiene grazie. Per ottenerle ci vuole il contatto pieno con Dio, con la fede, l’umiltà, l’amore e la fiducia. Se il polo negativo non si accosta pienamente al positivo, la corrente non opera, e se l’anima non si unisce a Dio pienamente, la grazia non può venire a lei. Se tra i due poli c’è un piccolo coibente, un foglio di carta anche leggera, un risentimento, un atto di avarizia, possono impedire o annullare l’efficacia della preghiera.
L’umiltà, il riconoscimento della propria miseria che include il pentimento, può rendere efficace anche la preghiera di un peccatore, come rese efficace la preghiera del pubblicano che si batteva il petto alla porta del Tempio. La Stessa confessione è una preghiera alla misericordia di Dio, che ottiene per il Sacramento il perdono, la grazia, la gioia. Prega perciò, togli ogni ostacolo alla preghiera, non ti considerare migliore degli altri, riconosci la tua nullità confidando in Dio, e la preghiera diventa onnipotente. Non ti stancare, prega ripetutamente, perché chi picchiò alla porta dell’amico per avere il pane, non fece un colpo solo con la mano, né disse una sola volta quel che voleva (cfr. Luca 11,5-8). L’insistenza della preghiera orienta l’anima a Dio, accresce il senso della umiltà, accende l’amore. Se non ti vedi esaudito non cedere alla tentazione di lasciare la preghiera: insisti con profonda umiltà, con vera fede, con forte amore. Avrai certamente grazie in armonia con la tua eterna salvezza. Dà nella carità e ti sarà dato nella misericordia. Abbi il cuore largo e Dio sarà largo con te.

L’ANIMA A GESU’ :
O Gesù, guarda la mia debolezza; dammi il dono della preghiera e fa’ che io viva amandoti sopra tutte le cose.
Sac. Dolindo Ruotolo

Casa Mariana editrice – Apostolato Stampa
Strettoia santa Teresa degli Scalzi, 4
80135 Napoli
tel/fax 081.5447003
e-mail: apostolatostampa@immacolata.ws
www.dondolido.org
www.dondolido.it













__________________

domenica 18 settembre 2011

GUIDO PODRECCA: "VORREI FORMARMI IL CONCETTO DI DIO"

Visita (nel 1911) all'On. Guido Podrecca
(L'onorevole Guido Podrecca era il fondatore e direttore di un giornale
umoristico-anticlericale l’ « Asino »).

Mi disse: Vorrei formarmi il concetto di Dio
Mi disse proprio così: « Io vorrei formarmi il concetto di Dio; arrivo
solo a farmi il concetto dell'Infinito.
Io (don Dolindo Ruotolo): — Onorevole, l'Infinito è Dio.
Lui: — Ma anche lo spazio è infinito, dunque lo spazio è... Dio?
Io: — No, onorevole! Dio non è l'infinito esteso; ma l’infinito
semplice. Salga nella categoria degli esseri, lei troverà sempre esseri che
hanno minori bisogni esterni e maggiori energie proprie,. Cosi dalla pietra
che è solo materia estesa, passa agli animali che sentono, all'uomo che
intende, all'Angelo che comprende... Giungerà ad un essere, che è ragione a
se stesso: a Dio. E' un assioma, i cui termini di esistenza sono nella sua
natura la cui ragione di essere è la sua essenza, che è quindi immutabile
come l'assioma...
Dio è un assioma sussistente. Occorre amarlo per conoscerlo; occorre
conoscerlo senza immeschinire in noi il concetto di Lui con i nostri concetti.
Dio non si conosce scrutandolo presuntuosamente, quasi che la sua
infinita grandezza avesse bisogno del nostro povero assenso. Dio si ama, ed
amandolo si conosce, e conoscendolo si ama.

Ed egli: A me ripugna veder morire un bambino...
nella culla, un tubercolotico che spasima: questo mi fa escludere Dio.
Io: — Ma Dio ha creato le cose e gli esseri come diffusione di bontà e
questa bontà è mirabile nei suoi stessi misteri. Noi siamo ordinati ad una
perfezione piú alta di quello che crediamo e quindi non possiamo
restringere tutto l'ordine della bontà divina ad una cerchia limitata e
materiale.
Un bambino che muore è un fiore che sboccia prematuramente nel
Cielo, è la cosa piú delicata della vita.
Un tubercolotico che spasima è una creatura che espia o che corre
nello stadio per pigliare faticosamente, ma più gloriosamente la sua corona.
Anche in una macchina ci sono gli attriti, ed essi sono sintomi e spesso sono
mezzi di attività, visti nell'armonia della. macchina: isolatamente son solo
degli urti... —

Mi obbiettò molte cose sulla vita degli animali...
Gli faceva pena che noi li mangiassimo... e che soffrono tanto
anch'essi. Gli risposi che gli animali non avendo coscienza di quanto accade
in loro e fuori di loro, 'anche se avvertono il dolore non soffrono alla
maniera dell'uomo.
Quando poi alimentano l'uomo con le loro carni, nell'uomo che
nutrono essi vengono come nobilitati, passando, per così dire, ad una natura superiore; ed anche questo fa parte dell'armonia provvidenziale del creato in senso biologico vegetativo.

L'uomo è una potenza immensa
L'uomo è una potenza immensa; l'attività dell'anima sua, come lo
dimostrano gli studi psichici, è fortissima. I disordini dell'uomo pare che si raccolgano anche sugli animali i quali ne risentono e possono diventare anch'essi disordinati ed essere come i collettori e il riflesso delle false attività dell'uomo. Forse nel diluvio universale, perirono con gli uomini anche gli animali, per questa ragione.

Ci sono dei misteri sconfinati.
Non occorre, del resto, indagare con occhio superbo i tanti misteri
della nostra vita e del creato. Nulla, è vero, ci vieta di studiarli, ma con umiltà di cuore e di mente. Dinanzi ad un panorama immenso, non tutto si riesce a vedere; ma proprio questo dà alla bellezza di un paesaggio il tono, del sublime.
Così nei panorami della vita: ciò che è mistero è il sublime della
esistenza dell'uomo dinanzi al quale bisogna tacere e adorare nell'umile
riconoscimento della propria piccolezza.
Dissi tante altre cose che non ricordo. L'onorevole rimase commosso e
mi consigliò di scrivere un libro su quanto aveva sentito offrendosi. di...
pubblicarmelo immediatamente a sue spese.
Io declinai l'offerta, naturalmente, e salutandolo gli augurai tanta luce
e tanto... mutamento di vita...
In realtà egli migliorò molto smettendo la sua campagna anticlericale
e ritirandosi dalla direzione di quel giornale - l'Asino fondato da lui, e per lui palestra di tante empie e sacrileghe lotte.
Ora è morto in quest'anno (il Padre scrive nel 1923) ai 30 di aprile,
improvvisamente, a New York. Gli avrà usato misericordia il Signore? Io lo
spero tanto e prego per lui.


da “La storia della mia vita nel piano
della misericordia di Dio”
Scritta di mio pugno col giuramento
solenne di dire la verità, così come
consta a me e come me ne ricordo.
Sac. DOLINDO RUOTOLO

www.dondolindo.org
www.dondolindo.it







_____________________

giovedì 15 settembre 2011

LA RIPARAZIONE: VIVERE LA GIORNATA IN UNIONE CON GESU' PER LA SALVEZZA DI TUTTI

La nostra giornata con Gesù appassionato,
per la salvezza di tutti
1° maggio 1921... – Noi non possiamo far nulla per salvare le anime,
ma possiamo riparare per loro, attrarre sopra di loro la misericordia.
Quale riparazione più bella che quella di subire le miserie altrui, e, come
Gesù, esporsi all'insulto, alla povertà, alla contraddizione, alla Croce?
Ogni giornata della nostra vita deve essere per noi un piccolo Calvario,
una immagine viva della Passione di Gesù.

Dobbiamo pregare la mattina, come se fossimo con Gesù nell'orto.
Dobbiamo cominciare dopo a subire con Lui le contraddizioni, il piccolo
tradimento, il giudizio falso, i falsi testimoni, le percosse, gli scherni.
Se uno ci accusa, se riceviamo un insulto, se abbiamo uno scherno, se
abbiamo un dolore, non possiamo noi accompagnarci con Gesù?
Lo possiamo. Accettando quello che non ci piace a tavola, tacendo,
mostrandoci contenti, possiamo abbeverarci tacitamente di fiele con Gesù.
Poi viene il resto della giornata.
La stanchezza, i dolori, gli acciacchi, i malanni, i dolori di capo, l'esaurimento e così di seguito.
Allora portiamo la croce con Gesù; lo seguiamo nel suo cammino.


da “La storia della mia vita nel piano
della misericordia di Dio”
Scritta di mio pugno col giuramento
solenne di dire la verità, così come
consta a me e come me ne ricordo.
Sac. DOLINDO RUOTOLO

www.dondolindo.org
www.dondolindo.it





___________________-