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sabato 3 gennaio 2015

ANEK LINES che gestisce la Norman Atlantic è greca, non italiana


Basta fare una semplice ricerca in rete e  in Wikipedia, l'enciclopedia libera, e si scoprono cose che voi umani non vi aspettereste. Tra l'altro  "l'incidente" è avvenuto in acque greche o molto vicine alla Grecia  e all'Albania.

Norman Atlantic, ecco la scheda: da Genova alla Grecia

da: ilsecoloxix.it  28 dicembre 2014

Genova ­ Il Norman Atlantic è un traghetto ro­ro/passeggeri battente bandiera italiana,
costruito nel 2009 nei cantieri navali Visentini di Porto Viro con il nome di Akenam Street.
 Si tratta, dunque, di un’unità di recente costruzione.
Inizialmente fu noleggiato alla società T­Link, che collegava il porto di Genova Pra’ a
Termini Imerese. In seguito alla liquidazione di T­Link, la nave fu noleggiata dalla Regione
Sardegna attraverso Saremar e ribattezzata Scintu per essere utilizzata prima tra i porti di
Golfo Aranci e Civitavecchia, poi fra Olbia e Civitavecchia.
Terminato il contratto, gli armatori Visentini la noleggiarono prima a GNV sulla rotta Genova­
Palermo, poi a Moby che la utilizzò sulla linea Olbia­Livorno.

 Da qualche settimana la nave è passata, sempre a noleggio, alla flotta Anek Lines. Considerato uno dei migliori traghetti in  navigazione, il Norman Atlantic può ospitare 850 passeggeri ed ha una capacità di carico di 2.000 metri lineari.

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Le ANEK Lines è un'azienda di trasporto marittimo. Fu fondata con l'aiuto di azionisti cretesi e voluta fortemente dagli abitanti dell'isola per avere una propria compagnia di bandiera che li potesse unire con la Grecia continentale.
Oggi la compagnia è tra le più importanti della Grecia e collega il continente ellenico con Creta e con l'Italia, con l'ausilio di dieci navi traghetto.
 [da Wikipedia, consultata il 3 gennaio 2015] 
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venerdì 27 gennaio 2012

COSTA CONCORDIA: ABBANDONO NAVE E SPESE PER I SOCCORSI



   Dare l’allarme in ritardo  e chiamare i soccorsi solo dopo l’abbandono della nave può  far  risparmiare all’armatore decine  se non  centinaia milioni di euro;  infatti  i soccorsi  sono gratuiti se c’è una situazione di grave emergenza con abbandono della nave da parte del capitano, mentre sono a pagamento se giungono quando il capitano è ancora a bordo e la  situazione è ancora gestibile .
   Infatti sia la Guardia Costiera che i centri di assistenza privati possono, prima di portare assistenza ai beni, annunciare il prezzo che ne sarà richiesto.   Il principio di retribuzione è in gran parte previsto dalla legge, con riserva nel caso del salvataggio delle vite umane, la cui gratuità è la norma.
   In sostanza, Schettino non sarebbe un pauroso ma  potrebbe aver abbandonato la nave prima del tempo per far risparmiare milioni all’armatore. In effetti, ascoltando la registrazione della telefonata famosa con la Capitaneria di Porto di Livorno, il comandante Schettino dimostra di essere perfettamente calmo e compos sui.




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mercoledì 18 gennaio 2012

Naufragio Concordia della Costa Crociere e terza guerra mondiale.





E se il naufragio della Concordia della Costa Crociere fosse un'operazione  premeditata da inserire nell'attacco all'Italia, che è ormai sotto gli occhi di tutti? e da inserire nel quadro della terza guerra mondiale che l'Italia ha perso e che deve perdere fino in fondo, fino ad arrendersi senza condizioni?  in modo che i vincitori possano spartirsi tutto il bottino e qualcosa in più?!

Vedi, per una conoscenza   più completa del complesso degli elementi  della guerra mondiale in atto, l'altro post

III GUERRA MONDIALE. GOVERNO MONTI=GOVERNO BADOGLIO o QUISLING ?  ! Ovvero l'Italia è bottino di guerra.

http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6679651864579901595#editor/target=post;postID=3934215351241586478



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lunedì 16 gennaio 2012

COSTA CROCIERE NON E' ITALIANA. IL PROPRIETARIO E' ISRAELIANO NATURALIZZATO USA.





Basta fare una semplice ricerca in Wikipedia, l'enciclopedia libera, e si scoprono cose che voi umani non vi aspettereste.


Costa Crociere
http://it.wikipedia.org/wiki/Costa_Crociere

Nel 1997, la famiglia Costa e altri investitori hanno ceduto per 455 miliardi di lire il pacchetto di maggioranza della società, che da allora è parte di Carnival Corporation & Plc[8], gruppo statunitense che riunisce le maggiori compagnie nel campo delle crociere del mondo e si definisce come World's Leading Cruise Lines.



Carnival Corporation & plc
http://it.wikipedia.org/wiki/Carnival_Corporation_%26_Plc

La sua struttura societaria è particolarmente insolita e complessa: infatti è una dual-listed company, ovvero un'azienda formata da due società (Carnival Corporation e Carnival plc) quotate in borsa separatamente e con management e struttura azionaria separata ma che operano sul mercato come un'unica società.

Le due società hanno sede a Miami (Florida) e a Londra (Regno Unito), la Carnival plc è quotata sia al LSE che al NYSE (in entrambi i mercati con la sigla CCL), mentre la Carnival Corporation è quotata solo al NYSE (con la sigla CUK)

La Carnival Corporation è la più grande delle due società capogruppo. L’amministratore delegato Micky Arison e la sua famiglia detengono il 47% della Carnival Corporation.



http://it.wikipedia.org/wiki/Micky_Arison

Micky Arison (29 giugno 1949) è un armatore israeliano naturalizzato statunitense, amministratore delegato e maggiore azionista della Carnival Corporation nonché proprietario della squadra di pallacanestro NBA Miami Heat.

Figlio di Ted Arison, armatore statunitense di origine israeliana, Micky nasce in Israele e si sposta nei primi anni negli USA seguendo il padre stabilendosi a Miami.

Frequenta la University of Miami ma non consegue la laurea. Entra nell'azienda di famiglia nel 1979 con la carica di amministratore delegato di Carnival Cruise Lines, in seguito ricopre la carica di presidente della Carnival a partire dall'ottobre del 1990.

Alla morte del padre nel 1999 eredita le proprietà del padre (insieme alla sorella Shari Arison) diventando quindi proprietario oltre che manager delle attività di famiglia. Eredita e mantiene inoltre anche il possesso dei Miami Heat che tuttavia affida in gestione al general manager Pat Riley.

Nel 2003 in seguito ad un processo di fusione ricopre la carica di presidente e amministratore delegato della neocostituita Carnival Corporation & Plc, incarichi che ricopre tuttora.