La pace sia con te

Visualizzazione post con etichetta Santo Nome di Gesù. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Santo Nome di Gesù. Mostra tutti i post

martedì 26 marzo 2019

INDIANI D'AMERICA CONFORTANO PAPA PIO IX


Lettera degl’indiani di Coeur d’Alene, nell’Idaho (Usa), a Papa Pio IX - 1871
In  Adsum, bollettino del Mater Dei Seminary di Omaha, in Nebraska (Usa), gennaio 2016, pp. 3-4. Titolo originario: Letter of the Coeur d’Alene Indians to Pope Pius IX.  Sovratitolo, traduzione dall’inglese sono redazionali.
Fonte: www.traditio.it

Fra tutte le tribù indiane, quella di Coeur d’Alene ( nello Stato dell’Idaho, nel Nord-Ovest degli Stati Uniti) si distinse per la sua devozione alla Chiesa. Nel 1871, venuti a sapere della situazione in cui allora si trovava il Papa e che il Governo italiano aveva occupato Roma, gl’indiani di Coeur d’Alene vollero inviare a Pio IX l’assicurazione del loro filiale affetto.   




 Clementissimo Padre, non è temerarietà, ma amore quello che ci spinge a scriverVi.                                               
 Noi siamo, è vero, la più infima di tutte le tribù indiane, mentre Voi siete il più grande fra gli uomini viventi. Ma Voi siete stato il primo ad aver gettato uno sguardo di compassione su di noi.  Sì, Padre [Santo], ancora trenta inverni fa noi eravamo un popolo selvaggio, miserabile sia nell’anima che nel corpo, fino a che Voi non ci mandaste il grande Saio Nero3, Padre De Smet che, grazie al Battesimo, ci fece diventare figli di Dio. Noi eravamo ciechi e Voi lo mandaste ad aprirci gli occhi.  Molti di noi brancolavano ancora nelle tenebre, quando Padre De Smet partì da noi; allora Voi mandaste un altro Saio Nero, il nostro buon Padre Nicholas Point, che venne quaggiù, visse insieme a noi e ci destò, guidandoci sul sentiero che conduce al Paradiso. E quanti altri Padri non ci avete dato per insegnare a noi e ai nostri figli la legge di Dio e per renderci Cristiani migliori?  Perciò, Padre [Santo], avendo sentito che Voi Vi trovate ora nell’afflizione, vogliamo ringraziarvi della Vostra carità ed esprimerVi il nostro grande amore e il nostro intenso dolore nell’apprendere che alcuni vostri malvagi figli seguitano a causarVi sofferenze, dopo avervi privato della Vostra stessa casa.  Sebbene siamo soltanto dei poveri indiani, ignari delle politezze della vita, consideriamo però questo comportamento come un crimine. Solo 50 anni fa eravamo ancora dei selvaggi; ma mai avremmo osato comportarci così, sapendo che la dignità e l’autorità del Papa provengono da Cristo. Per questa ragione non abbiamo mancato di pregare e seguiteremo a pregare per Voi, Padre [Santo] e per l’intera Chiesa, con tutto l’ardore di cui dei poveri indiani sono capaci.  Di più: convenuti dai nostri diversi accampamenti nella chiesa della Missione, per nove giorni abbiamo recitato molte preghiere e praticato atti di virtù che abbiamo offerto per Voi al [Sacro] Cuore di Gesù. Questa mattina abbiamo conteggiato le nostre pratiche e devozioni e trovato ch’esse assommavano al numero di 120.527. Stimandolo insufficiente, abbiamo offerto i nostri stessi cuori per il nostro eccellentissimo Padre, il Papa, nella certa fiducia che questa nostra offerta non sarà rigettata.  Disponiamo anche di un certo numero di soldati, non addestrati per la guerra, ma per mantenere l’ordine nei nostri accampamenti. Se questi uomini possono essere di aiuto al servizio del Papa, noi li offriamo con gioia ed essi si stimeranno fortunati di poter versare il loro sangue e di offrire le proprie vite per il nostro buon Padre, Pio IX.  E ora, possiamo parteciparVi i nostri timori e i nostri dubbi? I venditori di whisky si approssimano ogni giorno. Noi temiamo di tradire il nostro Salvatore e di ritrarre i cuori che Gli avevamo donato. Aiutateci e rafforzate la nostra volontà con le Vostre preghiere.  Ma i nostri cari figli sono ancora più da compatire, perché essi sono maggiormente esposti al pericolo. Non tanto i nostri figli maschi, che hanno autentici padri nei Sai Neri [i religiosi gesuiti], quanto le nostre figlie, che non hanno finora madri gentili [le suore] che si prendano cura di loro. Noi abbiamo chiesto spesso Sai Neri del loro stesso sesso [cioè delle religiose], ma le nostre voci sono troppo flebili per essere udite e siamo troppo poveri per poter fare di più, oltre che chiedere.  Questi sono i sentimenti che scaturiscono dai nostri cuori; ma siccome noi, poveri indiani, siamo soliti attribuire poco valore all’espressione di sentimenti, se questi non sono accompagnati anche da doni materiali, ecco che abbiamo raccolto dollari e piccole monete di cui farVi dono, onde esibirVi, quale misura della nostra sincerità, un frammento della nostra stessa carne. Nonostante la nostra povertà e con grande nostra sorpresa, abbiamo potuto raccogliere 110 dollari4.  E ora, Padre [Santo], permetteteci ancora una volta di aprirVi i nostri cuori. Oh, quanto saremmo felici, malgrado la nostra indegnità, di poter ricevere una parola dalle vostre labbra, una parola che aiuterà noi, le nostre spose e i nostri figli a trovare accesso al [Sacro] Cuore di Gesù!

                                              
  Vincent, della famiglia Stellam                                                               Andrew Seltis, della famiglia di Emote




Se la vecchia Europa ripudiava la Fede, la Chiesa scorgeva ora nuovi figli venire a lei dall’altra sponda dell’Oceano, nelle loro candide anime, prive di menzogna e avverse al vizio e all’errore, testimonianti una fedeltà degna dei primi cristiani.


Coeur d'Alene. Cimitero


La risposta del Santo Padre recita così:

 Diletti figli, a voi salute e l’Apostolica Benedizione!  I devoti sentimenti che Ci avete manifestato nella semplicità dei vostri cuori, sono stati per Noi causa di grande gioia. Il vostro dolore circa gli attacchi portati contro la Chiesa, così come la vostra devozione e il vostro affetto filiale per la Santa Sede, sono una dimostrazione eclatante della fede e della carità che ricolmano i vostri cuori, che vi legano saldamente al centro di unità [al Papato].  Per questa ragione crediamo con certezza che le vostre preghiere e suppliche, innalzate incessantemente a Dio, saranno efficaci per Noi e per la Chiesa e accogliamo con sentimenti di profonda gratitudine l’offerta della vostra generosa carità.

 La mano di Dio protegge coloro che Lo cercano sinceramente e Noi crediamo che le vostre buone parole vi otterranno la grazia di resistere ai pericoli di corruzione che vi minacciano e l’aiuto spirituale che voi desiderate per la vostre figlie.  Noi chiediamo a Dio di completare in voi l’opera della Grazia e di colmarvi delle sue più scelte benedizioni.  In pegno di questo e quale segno della nostra gratitudine e paterna benevolenza, noi impartiamo a voi di cuore l’Apostolica Benedizione.

Dato a Roma, presso San Pietro, il 31 luglio 1871, nel vigesimo sesto anno del nostro Pontificato.


                                                                                                  Pio IX Papa

domenica 22 luglio 2018

Gesù vuole essere amato sulla terra, su questa terra


Gesù vuole essere amato sulla terra, su questa terra,
 ove si annienta in ogni tabernacolo

8 DICEMBRE, ore 2 Immacolata Concezione.  Ahimè! quante vite appaiono piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote... perché tutte quelle cose buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto Gesù solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele alla regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra vita, qui, quale delusione! Se sapeste quanto poche persone agiscono per Dio solo, quanto poche compiono tutte le loro azioni per Dio solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si prepara per il punto di morte, allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si riflettesse qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà giorno per i reprobi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del tabernacolo attende dei cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su mille che Lo ama come si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di codesta indifferenza sì colpevole che v'è nel mondo!

Ma, nel Purgatorio, Lo si ama?
R... Certamente, ma il nostro è un amore di riparazione, e se sulla terra Lo avessimo amato come avremmo dovuto, non saremmo sì numerose, non vi sarebbero tante anime nel luogo di espiazione.

In Cielo Gesù è molto amato?
R... In Cielo Lo si ama molto. Ivi vien risarcito, ma non è ancor questo che Gesù desidera. Egli vorrebbe essere amato sulla terra, su questa terra, ove si annienta in ogni tabernacolo, affinché l'avvicinarLo sia più facile, e non lo si fa. Si passa davanti ad una Chiesa con maggior indifferenza che davanti ad un monumento pubblico. Se talvolta si entra nel luogo santo, è più per oltraggiare il divin Prigioniero che vi risiede, con la propria freddezza, col cattivo contegno, con preghiere fatte in fretta, senza attenzione, che per dirGli una parola cordiale, una parola amichevole e di riconoscenza per la sua bontà verso di noi. Dite al Rev. Padre P. che il buon Dio attende da lui codesto amore ch'Egli incontra sì raramente; da lui, che ogni giorno si avvicina sì da presso a Gesù, che Lo riceve nel suo cuore. Oh! ditegli che, in quei momenti benedetti, ripari con le sue tenerezze l'indifferenza di tanti ingrati, che il suo cuore si strugga d'amore dinanzi a GesùOstia, soprattutto per i suoi Sacerdoti che, come lui, hanno la stessa felicità e che trattano i santi misteri con un cuore di ghiaccio, che rimangono freddi come marmo dinanzi a codesto braciere d'amore, e che non hanno una parola affettuosa da dire a Gesù. La sua unione col buon Dio sia ogni giorno più intima, affinché si prepari così alle grandi grazie che Gesù gli riserba. Vi ho detto che vi sono delle anime che fanno il loro Purgatorio appiè degli altari. Esse non stan lì in punizione delle colpe che hanno commesso in Chiesa; tali colpe, che offendono direttamente Gesù presente nel tabernacolo, vengono severissimamente punite nel Purgatorio. Dunque, le anime che stan lì in adorazione, vi stanno piuttosto in ricompensa della loro devozione al SS. Sacramento e del loro rispettoso contegno nel luogo santo. Esse soffrono meno che se fossero nel vero Purgatorio, e Gesù, che esse contemplano con gli occhi dell'anima e della fede al tempo stesso, addolcisce loro con la sua presenza invisibile le pene che subiscono.

Suor Maria della Croce. IL MANOSCRITTO DEL PURGATORIO
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/il%20manoscritto%20del%20purgatorio.htm 37/61




_______________

lunedì 18 giugno 2018

PROMESSE PER CHI ONORA IL SANGUE DI GESÙ’


20.PROMESSE PER CHI ONORA IL SANGUE DI GESÙ’


CORONCINA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU’
Di santa Maria Maddalena De' Pazzi (1566-1607)  papa  Benedetto XVI disse:  «Per tutti, questa grande Santa ha il dono di essere maestra di 
spiritualità». (Lettera per il IV centenario della morte della Santa fiorentina)
Alessandro de’ Medici, arcivescovo di Firenze, che poi incontra in monastero. "Questa figliola ha veramente parlato in persona dello Spirito Santo", dirà lui
La mistica carmelitana  era solita offrire il Divin Sangue cinquanta volte al giorno.  Apparendole Gesù le disse: Da che tu fai questa offerta, non puoi immaginare quanti peccatori si siano convertiti  e quante anime siano state liberate dal Purgatorio!
[Santa Maria Maddalena de' Pazzi, Tutte le opere [...] dai manoscritti originali. Ed. p. Fulvio Nardoni. Vol. II. Firenze: Centro Internazionale del Libro 1961. Vigesimo Colloquio.  https://sites.google.com/site/vibocarm/s-maria-maddalena-de-pazzi  consultato il 10 giugno 2018]
 PRATICA: Sui grani grossi: “ Eterno Padre, io vi offro  per il Cuore Immacolato di Maria  il Sangue di Gesù Cristo,  per la santificazione dei Sacerdoti  e la conversione dei peccatori,  per i moribondi e le anime del Purgatorio!”
 Sui grani piccoli : “ Scenda, o Gesù, il tuo Sangue  sopra di me per fortificarmi  e sopra il demonio per abbatterlo”. 
 Alla fine:  Pater, Ave, Gloria, Eterno riposo. 

Santa Veronica Giuliani racconta: ”Facendo orazione la notte, (Giorno di Venerdì Santo 1694)  ho avuto una visione partico­lare di nostro Signore, coperto da un sudore di sangue, proprio come nel Giardino del Getsema­ni. Il Signore mi fece comprendere quale grande dolore provò nel Cuore nel vedere la perfida osti­nazione di tanti peccatori induriti e come non si fece neanche caso al suo Preziosissimo Sangue.
Egli mi disse:
”Chiunque si unirà a queste intime pene che io indurrò, riceverà da me qualsiasi grazia mi verrà a chiedere”.
Mi disse ancora:
”Mia benamata, ho sofferto molto portando la Croce sul cammino del Calvario; e ho sofferto di più ancora nell’intimo del mio Cuore quando ho incontrato la mia Santa Madre. Eppure, più grande fra il tormento che mi causò la vista conti­nua di tutti quei miei pargoli che non davano alcun valore a quel dolore così atroce”.
Santa Veronica scrive così nel Diario: “ Mi pare di conoscere che Gesù offriva al suo Eterno Padre i suoi meriti, la sua passione, il sangue suo prezioso per la remissione di quanto avevo commesso nel tempo della mia vita.”

Fonte: I MISTERI DEL DOLORE (secondo gli scritti di S. Veronica Giuliani)
https://www.piccolifiglidellaluce.it/pfdl/rosari/757-i-misteri-del-dolore-secondo-gli-scritti-di-s-veronica-giuliani  (brani tratti dall’opuscolo “La Passione di Gesù alla luce degli scritti di santa Veronica Giuliani” di Don Sabatino Sciorio)

Infine il Signore fece sapere a Madre Costanza Zauli:
“Il Sangue di Cristo presentato dalle mani e dal Cuore di Maria vostra Madre, vi otterrà, dalla bontà del Padre, clemenza e ampia effusione di misericordia, che annienterà vittoriosamente tutti i piani dell’inferno, con questa offerta Egli effonderà continuamente un onda santificatrice; il Sangue preziosissimo di Cristo ecco la leva potente, che ci rimane per risollevare l’umanità dall’abisso, con esso si avranno veri miracoli di misericordia sui peccatori”.
La stessa Madre Costanza incoraggiava tutti a questa devozione diceva spesso:“Offriamo spesso il Sangue di Gesù all’eterno Padre, che forza ha questo Sangue! Sappiamo unire al suo grido potente il nostro grido di fede e amore per ottenere pietà e misericordia a questa povera umanità sofferente!”.
Un giorno la Madonna le disse: “Aiutami, figlia mia, per darmi sempre qualcosa in favore delle anime del Purgatorio, offri spesso il Sangue preziosissimo del mio Gesù, unendoti alle Sante Messe che di continuo si celebrano sugli altari del mondo.”

(Serva di Dio madre Maria Costanza Zauli . L'Offerta del Sangue di Gesù. Conegliano. Ed. Ancilla.   http://www.madremariacostanza.net/offerta.html )




______________________

PROMESSE DI GESU’ AI DEVOTI DEL SUO SANTO NOME


19.DEVOZIONE  AL SANTO NOME DI GESU’
 
Gesù rivelò alla Serva di Dio Suor Marie de Saint-Pierre, carmelitana di Tours (1843), l’Apostola della Riparazione:
 “ Il mio Nome è da tutti bestemmiato: gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orribile peccato ferisce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna. La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore. Io ti darò una freccia d’oro per cicatrizzarmi la ferita dei peccatori, ed è questa:

 LA PREGHIERA DELLA “FRECCIA D’ORO”
dettata da Nostro Signore a suor Marie de Saint-Pierre de la Sainte Famille
Sia sempre lodato, benedetto, amato, adorato, e glorificato, il santissimo, il sacratissimo, l’adorabilissimo, l’incomprensibile ed inesprimibile Nome di Dio in cielo, sulla terra e sotto terra, da tutte le creature di Dio, per il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Amen.
 Ogni volta che ripeterai questa formula ferirai il mio Cuore d’amore.
 Tu non puoi comprendere la malizia e l’orrore della bestemmia. Se la mia Giustizia non fosse trattenuta dalla Misericordia, schiaccerebbe il colpevole verso il quale le stesse creature inanimate si vendicherebbero, ma Io ho l’eternità per punirlo! Oh, se sapessi quale grado di gloria ti darà il Cielo dicendo una sola volta:

              O ammirabile Nome di Dio! 
 In spirito di riparazione per le bestemmie!”
Dopo aver ricevuto questa preghiera, suor Marie de Saint-Pierre ebbe una visione in cui vide il Sacro Cuore di Gesù piacevolmente ferito da questa “Freccia d’oro”, come se fiumi di grazie fluivano da esso per la conversione dei peccatori.

Una giaculatoria da recitare durante il giorno:
Eterno Padre, io ti offro il Sacro Volto di Gesù, coperto di sangue, sudore, polvere e sputi, in riparazione dei crimini commessi dai comunisti, dai blasfemi e per i profanatori del Santo Nome e del Santo Giorno della Domenica.
 (Vie de la Soeur Saint-Pierre carmélite de Tours, écrite par elle-même. Tours, oratoire de la Sainte Face, 1884. Con imprimatur 1884.)
Nel 1885 Papa Leone XIII, con breve pontificio,  «Tam pro Gallia quam ubique» stabilì questa devozione come Arciconfraternita, e  la  stabilì per  TUTTO IL MONDO. Venne praticata fino a pochi anni prima della I Guerra Mondiale.




_________________________