Gesù vuole essere amato
sulla terra, su questa terra,
ove si annienta in ogni tabernacolo
8 DICEMBRE,
ore 2 Immacolata Concezione. Ahimè!
quante vite appaiono piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote...
perché tutte quelle cose buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose,
tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto
Gesù solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto
osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele alla
regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra vita, qui, quale
delusione! Se sapeste quanto poche persone agiscono per Dio solo, quanto poche
compiono tutte le loro azioni per Dio solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si
prepara per il punto di morte, allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si
riflettesse qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel
giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà giorno per
i reprobi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui
che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù
del tabernacolo attende dei cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su
mille che Lo ama come si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di codesta
indifferenza sì colpevole che v'è nel mondo!
Ma, nel Purgatorio, Lo si ama?
R...
Certamente, ma il nostro è un amore di riparazione, e se sulla terra Lo
avessimo amato come avremmo dovuto, non saremmo sì numerose, non vi sarebbero
tante anime nel luogo di espiazione.
In Cielo Gesù è molto amato?
R... In
Cielo Lo si ama molto. Ivi vien risarcito, ma non è ancor questo che Gesù
desidera. Egli vorrebbe essere amato sulla terra, su questa terra,
ove si annienta in ogni tabernacolo, affinché l'avvicinarLo sia più facile,
e non lo si fa. Si passa davanti ad una Chiesa con maggior indifferenza che
davanti ad un monumento pubblico. Se talvolta si entra nel luogo santo, è più
per oltraggiare il divin Prigioniero che vi risiede, con la propria freddezza,
col cattivo contegno, con preghiere fatte in fretta, senza attenzione, che per
dirGli una parola cordiale, una parola amichevole e di riconoscenza per la sua
bontà verso di noi. Dite al Rev. Padre P. che il buon Dio attende da lui
codesto amore ch'Egli incontra sì raramente; da lui, che ogni giorno si
avvicina sì da presso a Gesù, che Lo riceve nel suo cuore. Oh! ditegli che, in
quei momenti benedetti, ripari con le sue tenerezze l'indifferenza di tanti
ingrati, che il suo cuore si strugga d'amore dinanzi a GesùOstia, soprattutto
per i suoi Sacerdoti che, come lui, hanno la stessa felicità e che trattano i
santi misteri con un cuore di ghiaccio, che rimangono freddi come marmo dinanzi
a codesto braciere d'amore, e che non hanno una parola affettuosa da dire a
Gesù. La sua unione col buon Dio sia ogni giorno più intima, affinché si prepari
così alle grandi grazie che Gesù gli riserba. Vi ho detto che vi sono delle
anime che fanno il loro Purgatorio appiè degli altari. Esse non stan lì in
punizione delle colpe che hanno commesso in Chiesa; tali colpe, che offendono
direttamente Gesù presente nel tabernacolo, vengono severissimamente punite nel
Purgatorio. Dunque, le anime che stan lì in adorazione, vi stanno piuttosto in
ricompensa della loro devozione al SS. Sacramento e del loro rispettoso
contegno nel luogo santo. Esse soffrono meno che se fossero nel vero
Purgatorio, e Gesù, che esse contemplano con gli occhi dell'anima e della fede
al tempo stesso, addolcisce loro con la sua presenza invisibile le pene che
subiscono.
Suor Maria della Croce. IL
MANOSCRITTO DEL PURGATORIO
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/il%20manoscritto%20del%20purgatorio.htm
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