La pace sia con te

domenica 18 settembre 2011

GUIDO PODRECCA: "VORREI FORMARMI IL CONCETTO DI DIO"

Visita (nel 1911) all'On. Guido Podrecca
(L'onorevole Guido Podrecca era il fondatore e direttore di un giornale
umoristico-anticlericale l’ « Asino »).

Mi disse: Vorrei formarmi il concetto di Dio
Mi disse proprio così: « Io vorrei formarmi il concetto di Dio; arrivo
solo a farmi il concetto dell'Infinito.
Io (don Dolindo Ruotolo): — Onorevole, l'Infinito è Dio.
Lui: — Ma anche lo spazio è infinito, dunque lo spazio è... Dio?
Io: — No, onorevole! Dio non è l'infinito esteso; ma l’infinito
semplice. Salga nella categoria degli esseri, lei troverà sempre esseri che
hanno minori bisogni esterni e maggiori energie proprie,. Cosi dalla pietra
che è solo materia estesa, passa agli animali che sentono, all'uomo che
intende, all'Angelo che comprende... Giungerà ad un essere, che è ragione a
se stesso: a Dio. E' un assioma, i cui termini di esistenza sono nella sua
natura la cui ragione di essere è la sua essenza, che è quindi immutabile
come l'assioma...
Dio è un assioma sussistente. Occorre amarlo per conoscerlo; occorre
conoscerlo senza immeschinire in noi il concetto di Lui con i nostri concetti.
Dio non si conosce scrutandolo presuntuosamente, quasi che la sua
infinita grandezza avesse bisogno del nostro povero assenso. Dio si ama, ed
amandolo si conosce, e conoscendolo si ama.

Ed egli: A me ripugna veder morire un bambino...
nella culla, un tubercolotico che spasima: questo mi fa escludere Dio.
Io: — Ma Dio ha creato le cose e gli esseri come diffusione di bontà e
questa bontà è mirabile nei suoi stessi misteri. Noi siamo ordinati ad una
perfezione piú alta di quello che crediamo e quindi non possiamo
restringere tutto l'ordine della bontà divina ad una cerchia limitata e
materiale.
Un bambino che muore è un fiore che sboccia prematuramente nel
Cielo, è la cosa piú delicata della vita.
Un tubercolotico che spasima è una creatura che espia o che corre
nello stadio per pigliare faticosamente, ma più gloriosamente la sua corona.
Anche in una macchina ci sono gli attriti, ed essi sono sintomi e spesso sono
mezzi di attività, visti nell'armonia della. macchina: isolatamente son solo
degli urti... —

Mi obbiettò molte cose sulla vita degli animali...
Gli faceva pena che noi li mangiassimo... e che soffrono tanto
anch'essi. Gli risposi che gli animali non avendo coscienza di quanto accade
in loro e fuori di loro, 'anche se avvertono il dolore non soffrono alla
maniera dell'uomo.
Quando poi alimentano l'uomo con le loro carni, nell'uomo che
nutrono essi vengono come nobilitati, passando, per così dire, ad una natura superiore; ed anche questo fa parte dell'armonia provvidenziale del creato in senso biologico vegetativo.

L'uomo è una potenza immensa
L'uomo è una potenza immensa; l'attività dell'anima sua, come lo
dimostrano gli studi psichici, è fortissima. I disordini dell'uomo pare che si raccolgano anche sugli animali i quali ne risentono e possono diventare anch'essi disordinati ed essere come i collettori e il riflesso delle false attività dell'uomo. Forse nel diluvio universale, perirono con gli uomini anche gli animali, per questa ragione.

Ci sono dei misteri sconfinati.
Non occorre, del resto, indagare con occhio superbo i tanti misteri
della nostra vita e del creato. Nulla, è vero, ci vieta di studiarli, ma con umiltà di cuore e di mente. Dinanzi ad un panorama immenso, non tutto si riesce a vedere; ma proprio questo dà alla bellezza di un paesaggio il tono, del sublime.
Così nei panorami della vita: ciò che è mistero è il sublime della
esistenza dell'uomo dinanzi al quale bisogna tacere e adorare nell'umile
riconoscimento della propria piccolezza.
Dissi tante altre cose che non ricordo. L'onorevole rimase commosso e
mi consigliò di scrivere un libro su quanto aveva sentito offrendosi. di...
pubblicarmelo immediatamente a sue spese.
Io declinai l'offerta, naturalmente, e salutandolo gli augurai tanta luce
e tanto... mutamento di vita...
In realtà egli migliorò molto smettendo la sua campagna anticlericale
e ritirandosi dalla direzione di quel giornale - l'Asino fondato da lui, e per lui palestra di tante empie e sacrileghe lotte.
Ora è morto in quest'anno (il Padre scrive nel 1923) ai 30 di aprile,
improvvisamente, a New York. Gli avrà usato misericordia il Signore? Io lo
spero tanto e prego per lui.


da “La storia della mia vita nel piano
della misericordia di Dio”
Scritta di mio pugno col giuramento
solenne di dire la verità, così come
consta a me e come me ne ricordo.
Sac. DOLINDO RUOTOLO

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