La pace sia con te

giovedì 6 novembre 2008

Proposta di legge Congia.

All'attenzione del Presidente on. Silvio Berlusconi

La Commissione Giustizia della Camera ha posto in discussione una proposta di legge, prima firmataria la deputata del Pd AnnaConcia, per punire con la reclusione da sei mesi a quattro anni, l'autore di un discorso, uno scritto o un atteggiamento a cui venga attribuito un valore "discriminatorio" verso la pratica omosessuale e altri, non meglio precisati, "orientamenti sessuali". Il Presidente della Commissione, l'on. avv. Giulia Bongiorno, hainoltre affidato l'incarico di relatore della proposta di legge allastessa on. Concia. 'Il gesto della collega Bongiorno - ha rilevato la parlamentare del Partito democratico - esprime una fiducia politica che mettero' al lavoro''. (Asca, 24.9.08)
NESSUN COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA ha sollevato critiche alla via preferenziale data a questo pdl, né all'attribuzione di relatore ad un membro dell'opposizione e nemmeno al suo confuso contenuto, con la sola eccezione dei deputati Nicola Molteni e Luca Rodolfo Paolini (Lega Nord).

IL POPOLO ITALIANO PLAUDE TUTTO ALLA PROPOSTA DI LEGGE: la pena proposta mi sembra però troppo lieve. Propongo la pena di morte mediante impiccagione in pubblica piazza o almeno la fucilazione alle spalle. Se proprio non fosse possibile per simili reati efferati la pena di morte, perchè l'Italia è promotrice della moratoria, come minimo dovrebbe essere irrogato l'ERGASTOLO da espiare SENZA SCONTI ai lavori forzati in miniere di carbone a 800 m sotto il suolo.

P.S. Mi permetto di farle osservare, presidente Berlusconi, che se approvata, questa legge di un solo articolo aprirebbe di fatto le porte del carcere per chiunque, laico o religioso, osasse ricordare pubblicamente i principi solenni della morale cattolica o le immutabili condanne della Sacra Scrittura, dell'Apostolo Paolo o di S. Tommaso. Questa proposta di legge avrebbe come principale conseguenza quella di censurare la libertà di espressione, e quindi di critica, dei cattolici. Gli atti di violenza o l'incitamento alla stessa, verso chiunque, sono infatti già opportunamente sanzionati dal nostro Codice.

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