Dagospia 09-03-2010 Lettera 3
Non si cambiano le regole durante il gioco: la scoperta dell'acqua calda! Peccato che a violarle per primi siano stati proprio quei campioni di fair play che ieri non volevano la vittoria a tavolino ed oggi definiscono golpista il Capo dello Stato. Nel Lazio, infatti, secondo lo Statuto,le elezioni si sarebbero dovute tenere entro 135 giorni dopo le dimissioni di Marrazzo, cioè il 7 marzo: grazie invece al buon senso maggioranza ed opposizione le hanno concordemente spostate di 20 giorni,il 28 marzo.
Quanto alle dimissioni, quelle di Marrazzo sono una patacca: infatti si è fatto cucire un certificato medico ad personam, ineccepibile nella forma, cioè con tutti i timbri a posto, davanti, dietro, in alto, di traverso,ecc, ma nella sostanza...
E tutto questo a prova di TAR, di digiuni boniniani, di culatelli bersaniani, di vangate del Masaniello tutto Trattore e Mercedes! Er sor Marrazzo con questo nobile gesto, generoso com'è - con li bajocchi dell'artri- ha voluto far provare ai suoi corregionali il piacere - mi si scusi la volgarità - di prenderlo anch'essi nel c..Che dire poi di quel quel sindaco dimissionario di Pescara che, per non far commissariare il Comune, si è fatto anche lui confezionare un certificatino, sempre a prova di TAR, fornito dalla premiata sartoria medica pret à porter politically correct?
Dura lex sed lex: sentenziano gli idolatri del formalismo fariseico. Infatti la legge è talmente dura che un giudice di Napoli l'ha ridotta ad un budino e con un colpo di magia ha scarcerato, dopo soli 10 mesi, un criminale napoletano condannato a 24 anni. Il motivo?
Quel criminale è un poeta. Sapevo che litterae non dant panem, ora, grazie a quel giudice, so che litterae dant libertatem. Non capisco, ma mi adeguo. Continuo perè a stare dalla parte dei miei avi per i quali summum ius summa inuria, cioè che l'applicazione pedestre della legge è la peggiore delle ingiustizie. Sto anche dalla parte di quell'Illuso che già due mila anni fa, vedendo il film AvaTAR e dintorni, aveva detto una verità semplice e rivoluzionaria: la legge è fatta per l'uomo non l'uomo per la legge!
Antonio Pochesci
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