Iddio nel creare l’uomo, col suo alito gli
infondeva la vita, ed in questa vita
gli infondeva un’intelligenza, memoria e
volontà, per metterle in rapporto
con la sua Divina Volontà, e Questa doveva
dominare tutto l’interno
della creatura e dar vita a tutto.
(1) Mi stavo fondendo, secondo il mio solito
nel Santo Voler Divino, ed il mio dolce
Gesù facendosi
sentire nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, vieni nell’immensità del mio
Volere, tutto il Cielo e tutte le cose da Me
create, vivono e
ricevono vita continua dal mio Volere, nel quale trovano la loro completa
gloria, la loro
piena felicità e la loro perfetta bellezza, aspettano con ansia il bacio
dell’anima viatrice
che vive nello stesso Volere in cui essi vivono, per ricambiarle il loro
bacio e mettere in
comune con essa la gloria, la felicità, la bellezza che loro possiedono,
affinché un’altra
creatura si accresca al loro numero, che mi ridoni la gloria completa,
per quanto a creatura
è possibile, e mi faccia guardare la terra con quell’amore con cui
la creai, perché
esiste in terra un’anima che opera e vive nella mia Volontà. Conoscendo
il Cielo che
nessun’altra cosa mi glorifica tanto, quanto un’anima che vive nella mia
Volontà, perciò
anche loro sospirano che il mio Volere viva nelle anime sulla terra,
sicché ogni atto che
fa la creatura nella mia Volontà, è un bacio che dona e riceve da
Colui che l’ha
creato e da tutti i beati. Ma sai tu che cosa è questo bacio? E’ la
trasformazione
dell’anima col suo Creatore, è il possesso di Dio nell’anima e dell’anima
in Dio, è la
crescenza della Vita Divina nell’anima, è l’accordo di tutto il Cielo, ed è il
diritto della
supremazia su tutte le cose create. L’anima purgata dalla mia Volontà,
mercé quel fiato
onnipotente che le venne infuso da Dio, non più dà nausea dalla
volontà umana, e
quindi continua a fiatarla col suo alito onnipotente, affinché cresca con
quella Volontà con
cui la creò; mentre l’anima che non sia stata ancor purgata sente
l’attrattiva della
sua volontà, e quindi agisce contro la Volontà di Dio facendo la sua,
Iddio non può
avvicinarsi a lei per alitarla di nuovo, sintantoché non si dà tutta
all’esercizio e
adempimento della Divina Volontà. Perciò tu devi sapere che Iddio nel
creare l’uomo, col
suo alito gli infondeva la vita, ed in questa vita gli infondeva una
intelligenza,
memoria e volontà, per metterle in rapporto con la sua, e questa Volontà
Divina doveva essere
come re, che doveva dominare tutto l’interno della creatura e dar
vita a tutto, in
modo da formare l’intelligenza e la memoria voluta dalla Volontà Suprema
in essa; formata
questa, era come connaturale che l’occhio della creatura doveva
guardare le cose
create e conoscerne l’ordine e la Volontà di Dio su tutto l’universo;
l’udito doveva
sentire i prodigi di questa Eterna Volontà; la bocca, che doveva sentirsi
alitata
continuamente dal suo Creatore per comunicarle la vita ed i beni che contiene
il
suo Volere, doveva
la sua parola far eco a quel Fiat eterno per narrare che significa
Volontà di Dio; le
mani dovevano essere lo sbocco delle opere di questa Volontà
Suprema; i piedi non
dovevano fare altro che seguire passo passo i passi del suo
Creatore. Sicché,
stabilita la Volontà Divina nella volontà della creatura, essa ha
l’occhio, l’udito,
la bocca, le mani, i piedi della mia Volontà, non si scosta mai dal
principio donde
uscì, quindi sta sempre nelle mie braccia, e riesce facile a lei sentire il
mio fiato, ed Io ad
alitarlo. Ora, è proprio questo che voglio dalla creatura, che faccia
regnare la mia
Volontà nella sua, e che la sua le serva d’abitazione per farla deporre i
beni celesti che
contiene; questo voglio da te, affinché tutti i tuoi atti improntati dalla mia
Volontà formino un
atto solo, che unendosi a quell’atto solo della mia, che non ha
molteplicità di atti
come è nell’uomo, restino in quel principio eterno per copiare il tuo
Creatore e dargli la
gloria ed il contento che il suo Volere sia compiuto in te come si
compie in Cielo”.
Libro di
Cielo
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Serva di Dio Luisa Piccarreta (23 aprile 1925, 17-38)
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Serva di Dio Luisa Piccarreta (23 aprile 1925, 17-38)
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