sabato 30 marzo 2019
Chiesa che rappresenta elefante di Annibale
Fonte: http://www.marcotosatti.com/2019/03/27/bestiario-clericale-questa-volta-tocca-a-lei-santita-ma-non-solo/
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L’ADOZIONE SPIRITUALE DEL BAMBINO CONCEPITO
L’adozione spirituale del bambino concepito in che cosa consiste? • Nella preghiera quotidiana per difendere la vita concepita. • Nell’aiuto alle persone che soffrono dopo il peccato dell’aborto.
Domande e risposte
1. Che cos’è L’A. S.? L’A. S. è la preghiera offerta con l’intenzione per un bambino concepito nel seno della madre e che si trova in pericolo di essere ucciso con l’aborto. Dura nove mesi e consiste nel recitare un mistero del Rosario ogni giorno (1Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria, O Gesù …), una preghiera speciale (LA PREGHIERA GIORNALIERA) per le intenzioni del bambino concepito e dei suoi genitori. Insieme a queste preghiere se ne possono aggiungere altre.
2. Quali? Per esempio: frequenza ai Sacramenti (Confessione, S. Comunione, S. Messa), adorazione del S. Sacramento, lettura della Bibbia, digiuno. Combattere le cattive abitudini, aiutare i bisognosi, altre preghiere e fioretti… Bisogna prendere questi impegni con realismo e serietà pensando se poi si potranno mantenere.
3. Si può prendere L’A. S. senza i precedenti impegni? Sì, questi ultimi impegni non sono obbligatori, ognuno li può fare liberamente.
4. Com’è nata L’A. S.? Inizia dopo le apparizioni di Fatima come risposta alla Madre di Dio che chiama a pregare il Rosario, a fare penitenza e a riparare i peccati che feriscono il Suo Cuore Immacolato. Nell’anno 1987 questa pratica viene portata dalla Francia in Polonia e il primo centro di preghiera per l’A. S. viene stabilito nella Chiesa dei Monaci di san Paolo Primo Eremita (padri Paolini) di Varsavia.
5. Quali sono i frutti del L’A. S.? L’A. S. guarisce con successo le ferite del peccato dell’aborto. Le madri credono di nuovo nella Misericordia di Dio che riversa la pace nei loro cuori fin a far loro decidere di tenere il bimbo e farlo nascere. E’ l’aiuto concreto ai giovani nella formazione del loro carattere, nella lotta contro l’egoismo, nel vedere con allegria e fiducia la responsabilità di essere genitori, nel vedere l’amore e il sesso con gli stessi occhi di Dio. Questa pia pratica insegna la preghiera sistematica e approfondisce il rapporto col Padre rinnovando la vita spirituale. Fa rinascere l’amore familiare, la preghiera dei genitori, fa vivere nell’amore di Cristo e testimoniare la fede.
6. Chi può prendere questo impegno, questo compito di adottare spiritualmente un bambino che si trova in pericolo di essere abortito? TUTTI. Laici, sacerdoti, persone consacrate, uomini, donne. Solo i bambini devono farlo sotto il controllo dei genitori.
7. Quante volte nella vita si può prendere L’A. S.? Si può prendere tante volte, ma bisogna MANTENERE ogni volta la promessa fatta cioè per nove mesi consecutivi.
8. Bisogna fare ogni volta la promessa? Sì.
9. Si può adottare più di un bambino? No, L’A. S. riguarda solo un bambino (se non sono GEMELLI).
10. Possiamo sapere la nazionalità del bambino?
Del bambino non possiamo sapere nulla, solo Dio conosce tutto di lui.
11. Da dove viene la certezza che Dio ascolta la mia preghiera? Può il Nostro Dio Padre non ascoltare suo figlio o sua figlia? La certezza viene dalla fede nella Misericordia e nella Sua Onnipotenza: A DIO nulla è impossibile! Dio è datore della vita e LUI vuole che ogni bimbo concepito veda la luce, possa nascere e sia amato dai suoi genitori.
12. Quando si trascura la preghiera per un lungo periodo, si deve interrompere L’A. S.? L’interruzione di un mese o due mesi INTERROMPE L’A. S. e bisogna cominciare di nuovo questi nove mesi di preghiera e fare di nuovo la promessa. Quando l’interruzione è di pochi giorni, bisogna continuare allungando il periodo con l’aggiunta di quei giorni mancati.
13. Possono prendere L’A. S. persone che vivono un vincolo non sacramentale? Sì, i divorziati che vivino da soli e anche i divorziati risposati possono fare L’A. S.
14. La promessa deve essere fatta in forma solenne davanti al sacerdote in chiesa? Si dovrebbe fare così ma si può fare anche in modo privato.
15. Possono prendere l’adozione, le persone che non hanno frequentato la preparazione? Gli ammalati, anziani, handicappati? Sì, in modo privato.
16. Come si fa in modo privato? Si deve leggere la formula della promessa davanti alla Croce e da quel momento, per nove mesi consecutivi recitare le preghiere dell’A. S. Per memorizzare meglio è bene scrivere la data dell’inizio e del termine (p.es. 25 marzo – 25 dicembre)
17. Come propagare la preghiera?
Occorre parlarne nelle proprie famiglie, nel proprio ambiente, nella propria comunità con i propri amici… .
FORMULA DELLA PROMESSA
O Vergine Santissima Madre di Dio e Madre Nostra, voi tutti Angeli e Arcangeli, tutti i santi di Dio volendo dare aiuto a coloro che devono ancora nascere, oggi io ………………….......……..(proprio nome) DECIDO E PROMETTO CHE DAL GIORNO …….... (oppure dalla festa p. es. 25 Marzo Annunciazione ) prendo in adozione spirituale un bambino, il cui nome solo Dio conosce, di pregare ogni giorno, per nove mesi consecutivi, per la salvezza della sua vita: - una preghiera speciale (LA PREGHIERA GIORNALIERA) - un mistero del Rosario - un’offerta dei miei sacrifici volontari.
LA PREGHIERA GIORNALIERA
Signore Gesù, per intercessione di Maria, Tua Madre, la quale Ti ha dato alla luce con amore e per intercessione di San Giuseppe, l'uomo dell'affidamento, il quale si prendeva cura di Te dopo la Tua nascita, Ti prego per l'intenzione di quel bambino non-ancora-nato, che ho spiritualmente adottato, e che si trova in pericolo di morte. Ti prego, concedi ai suoi genitori l'amore e il coraggio, per lasciar vivere il loro bambino, per la vita che Tu stesso gli hai donato. Amen. Recitare una decina del S. Rosario
………………………………… …………….. ............………… (Nome e cognome)
Luogo e data Firma
Fonte: http://www.duchowaadopcja.info/
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L’adozione spirituale del bambino concepito in che cosa consiste? • Nella preghiera quotidiana per difendere la vita concepita. • Nell’aiuto alle persone che soffrono dopo il peccato dell’aborto.
Domande e risposte
1. Che cos’è L’A. S.? L’A. S. è la preghiera offerta con l’intenzione per un bambino concepito nel seno della madre e che si trova in pericolo di essere ucciso con l’aborto. Dura nove mesi e consiste nel recitare un mistero del Rosario ogni giorno (1Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria, O Gesù …), una preghiera speciale (LA PREGHIERA GIORNALIERA) per le intenzioni del bambino concepito e dei suoi genitori. Insieme a queste preghiere se ne possono aggiungere altre.
2. Quali? Per esempio: frequenza ai Sacramenti (Confessione, S. Comunione, S. Messa), adorazione del S. Sacramento, lettura della Bibbia, digiuno. Combattere le cattive abitudini, aiutare i bisognosi, altre preghiere e fioretti… Bisogna prendere questi impegni con realismo e serietà pensando se poi si potranno mantenere.
3. Si può prendere L’A. S. senza i precedenti impegni? Sì, questi ultimi impegni non sono obbligatori, ognuno li può fare liberamente.
4. Com’è nata L’A. S.? Inizia dopo le apparizioni di Fatima come risposta alla Madre di Dio che chiama a pregare il Rosario, a fare penitenza e a riparare i peccati che feriscono il Suo Cuore Immacolato. Nell’anno 1987 questa pratica viene portata dalla Francia in Polonia e il primo centro di preghiera per l’A. S. viene stabilito nella Chiesa dei Monaci di san Paolo Primo Eremita (padri Paolini) di Varsavia.
5. Quali sono i frutti del L’A. S.? L’A. S. guarisce con successo le ferite del peccato dell’aborto. Le madri credono di nuovo nella Misericordia di Dio che riversa la pace nei loro cuori fin a far loro decidere di tenere il bimbo e farlo nascere. E’ l’aiuto concreto ai giovani nella formazione del loro carattere, nella lotta contro l’egoismo, nel vedere con allegria e fiducia la responsabilità di essere genitori, nel vedere l’amore e il sesso con gli stessi occhi di Dio. Questa pia pratica insegna la preghiera sistematica e approfondisce il rapporto col Padre rinnovando la vita spirituale. Fa rinascere l’amore familiare, la preghiera dei genitori, fa vivere nell’amore di Cristo e testimoniare la fede.
6. Chi può prendere questo impegno, questo compito di adottare spiritualmente un bambino che si trova in pericolo di essere abortito? TUTTI. Laici, sacerdoti, persone consacrate, uomini, donne. Solo i bambini devono farlo sotto il controllo dei genitori.
7. Quante volte nella vita si può prendere L’A. S.? Si può prendere tante volte, ma bisogna MANTENERE ogni volta la promessa fatta cioè per nove mesi consecutivi.
8. Bisogna fare ogni volta la promessa? Sì.
9. Si può adottare più di un bambino? No, L’A. S. riguarda solo un bambino (se non sono GEMELLI).
10. Possiamo sapere la nazionalità del bambino?
Del bambino non possiamo sapere nulla, solo Dio conosce tutto di lui.
11. Da dove viene la certezza che Dio ascolta la mia preghiera? Può il Nostro Dio Padre non ascoltare suo figlio o sua figlia? La certezza viene dalla fede nella Misericordia e nella Sua Onnipotenza: A DIO nulla è impossibile! Dio è datore della vita e LUI vuole che ogni bimbo concepito veda la luce, possa nascere e sia amato dai suoi genitori.
12. Quando si trascura la preghiera per un lungo periodo, si deve interrompere L’A. S.? L’interruzione di un mese o due mesi INTERROMPE L’A. S. e bisogna cominciare di nuovo questi nove mesi di preghiera e fare di nuovo la promessa. Quando l’interruzione è di pochi giorni, bisogna continuare allungando il periodo con l’aggiunta di quei giorni mancati.
13. Possono prendere L’A. S. persone che vivono un vincolo non sacramentale? Sì, i divorziati che vivino da soli e anche i divorziati risposati possono fare L’A. S.
14. La promessa deve essere fatta in forma solenne davanti al sacerdote in chiesa? Si dovrebbe fare così ma si può fare anche in modo privato.
15. Possono prendere l’adozione, le persone che non hanno frequentato la preparazione? Gli ammalati, anziani, handicappati? Sì, in modo privato.
16. Come si fa in modo privato? Si deve leggere la formula della promessa davanti alla Croce e da quel momento, per nove mesi consecutivi recitare le preghiere dell’A. S. Per memorizzare meglio è bene scrivere la data dell’inizio e del termine (p.es. 25 marzo – 25 dicembre)
17. Come propagare la preghiera?
Occorre parlarne nelle proprie famiglie, nel proprio ambiente, nella propria comunità con i propri amici… .
FORMULA DELLA PROMESSA
O Vergine Santissima Madre di Dio e Madre Nostra, voi tutti Angeli e Arcangeli, tutti i santi di Dio volendo dare aiuto a coloro che devono ancora nascere, oggi io ………………….......……..(proprio nome) DECIDO E PROMETTO CHE DAL GIORNO …….... (oppure dalla festa p. es. 25 Marzo Annunciazione ) prendo in adozione spirituale un bambino, il cui nome solo Dio conosce, di pregare ogni giorno, per nove mesi consecutivi, per la salvezza della sua vita: - una preghiera speciale (LA PREGHIERA GIORNALIERA) - un mistero del Rosario - un’offerta dei miei sacrifici volontari.
LA PREGHIERA GIORNALIERA
Signore Gesù, per intercessione di Maria, Tua Madre, la quale Ti ha dato alla luce con amore e per intercessione di San Giuseppe, l'uomo dell'affidamento, il quale si prendeva cura di Te dopo la Tua nascita, Ti prego per l'intenzione di quel bambino non-ancora-nato, che ho spiritualmente adottato, e che si trova in pericolo di morte. Ti prego, concedi ai suoi genitori l'amore e il coraggio, per lasciar vivere il loro bambino, per la vita che Tu stesso gli hai donato. Amen. Recitare una decina del S. Rosario
………………………………… …………….. ............………… (Nome e cognome)
Luogo e data Firma
Fonte: http://www.duchowaadopcja.info/
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martedì 26 marzo 2019
INDIANI D'AMERICA CONFORTANO PAPA PIO IX
Lettera degl’indiani di Coeur
d’Alene, nell’Idaho (Usa), a Papa Pio IX - 1871
In Adsum, bollettino del Mater Dei Seminary di
Omaha, in Nebraska (Usa), gennaio 2016, pp. 3-4. Titolo originario: Letter of
the Coeur d’Alene Indians to Pope Pius IX. Sovratitolo, traduzione dall’inglese sono
redazionali.
Fonte: www.traditio.it
Fra tutte le tribù indiane,
quella di Coeur d’Alene ( nello Stato dell’Idaho, nel Nord-Ovest degli Stati
Uniti) si distinse per la sua devozione alla Chiesa. Nel 1871, venuti a sapere
della situazione in cui allora si trovava il Papa e che il Governo italiano
aveva occupato Roma, gl’indiani di Coeur d’Alene vollero inviare a Pio IX
l’assicurazione del loro filiale affetto.
Clementissimo Padre,
non è temerarietà, ma amore quello che ci spinge a scriverVi.
Noi siamo, è vero, la
più infima di tutte le tribù indiane, mentre Voi siete il più grande fra gli
uomini viventi. Ma Voi siete stato il primo ad aver gettato uno sguardo di
compassione su di noi. Sì, Padre
[Santo], ancora trenta inverni fa noi eravamo un popolo selvaggio, miserabile
sia nell’anima che nel corpo, fino a che Voi non ci mandaste il grande Saio
Nero3, Padre De Smet che, grazie al Battesimo, ci fece diventare figli di Dio.
Noi eravamo ciechi e Voi lo mandaste ad aprirci gli occhi. Molti di noi brancolavano ancora nelle
tenebre, quando Padre De Smet partì da noi; allora Voi mandaste un altro Saio
Nero, il nostro buon Padre Nicholas Point, che venne quaggiù, visse insieme a
noi e ci destò, guidandoci sul sentiero che conduce al Paradiso. E quanti altri
Padri non ci avete dato per insegnare a noi e ai nostri figli la legge di Dio e
per renderci Cristiani migliori? Perciò,
Padre [Santo], avendo sentito che Voi Vi trovate ora nell’afflizione, vogliamo
ringraziarvi della Vostra carità ed esprimerVi il nostro grande amore e il
nostro intenso dolore nell’apprendere che alcuni vostri malvagi figli seguitano
a causarVi sofferenze, dopo avervi privato della Vostra stessa casa. Sebbene siamo soltanto dei poveri indiani,
ignari delle politezze della vita, consideriamo però questo comportamento come
un crimine. Solo 50 anni fa eravamo ancora dei selvaggi; ma mai avremmo osato
comportarci così, sapendo che la dignità e l’autorità del Papa provengono da
Cristo. Per questa ragione non abbiamo mancato di pregare e seguiteremo a
pregare per Voi, Padre [Santo] e per l’intera Chiesa, con tutto l’ardore di cui
dei poveri indiani sono capaci. Di più:
convenuti dai nostri diversi accampamenti nella chiesa della Missione, per nove
giorni abbiamo recitato molte preghiere e praticato atti di virtù che abbiamo
offerto per Voi al [Sacro] Cuore di Gesù. Questa mattina abbiamo conteggiato le
nostre pratiche e devozioni e trovato ch’esse assommavano al numero di 120.527.
Stimandolo insufficiente, abbiamo offerto i nostri stessi cuori per il nostro
eccellentissimo Padre, il Papa, nella certa fiducia che questa nostra offerta
non sarà rigettata. Disponiamo anche di un
certo numero di soldati, non addestrati per la guerra, ma per mantenere
l’ordine nei nostri accampamenti. Se questi uomini possono essere di aiuto al
servizio del Papa, noi li offriamo con gioia ed essi si stimeranno fortunati di
poter versare il loro sangue e di offrire le proprie vite per il nostro buon
Padre, Pio IX. E ora, possiamo
parteciparVi i nostri timori e i nostri dubbi? I venditori di whisky si
approssimano ogni giorno. Noi temiamo di tradire il nostro Salvatore e di
ritrarre i cuori che Gli avevamo donato. Aiutateci e rafforzate la nostra
volontà con le Vostre preghiere. Ma i nostri
cari figli sono ancora più da compatire, perché essi sono maggiormente esposti
al pericolo. Non tanto i nostri figli maschi, che hanno autentici padri nei Sai
Neri [i religiosi gesuiti], quanto le nostre figlie, che non hanno finora madri
gentili [le suore] che si prendano cura di loro. Noi abbiamo chiesto spesso Sai
Neri del loro stesso sesso [cioè delle religiose], ma le nostre voci sono
troppo flebili per essere udite e siamo troppo poveri per poter fare di più,
oltre che chiedere. Questi sono i sentimenti
che scaturiscono dai nostri cuori; ma siccome noi, poveri indiani, siamo soliti
attribuire poco valore all’espressione di sentimenti, se questi non sono
accompagnati anche da doni materiali, ecco che abbiamo raccolto dollari e
piccole monete di cui farVi dono, onde esibirVi, quale misura della nostra
sincerità, un frammento della nostra stessa carne. Nonostante la nostra povertà
e con grande nostra sorpresa, abbiamo potuto raccogliere 110 dollari4. E ora, Padre [Santo], permetteteci ancora una
volta di aprirVi i nostri cuori. Oh, quanto saremmo felici, malgrado la nostra
indegnità, di poter ricevere una parola dalle vostre labbra, una parola che
aiuterà noi, le nostre spose e i nostri figli a trovare accesso al [Sacro]
Cuore di Gesù!
Vincent, della
famiglia Stellam
Andrew Seltis, della famiglia di Emote
Se la vecchia Europa ripudiava la Fede, la Chiesa scorgeva
ora nuovi figli venire a lei dall’altra sponda dell’Oceano, nelle loro candide
anime, prive di menzogna e avverse al vizio e all’errore, testimonianti una
fedeltà degna dei primi cristiani.
La risposta del Santo Padre recita così:
Diletti figli, a voi
salute e l’Apostolica Benedizione! I
devoti sentimenti che Ci avete manifestato nella semplicità dei vostri cuori,
sono stati per Noi causa di grande gioia. Il vostro dolore circa gli attacchi
portati contro la Chiesa, così come la vostra devozione e il vostro affetto
filiale per la Santa Sede, sono una dimostrazione eclatante della fede e della
carità che ricolmano i vostri cuori, che vi legano saldamente al centro di
unità [al Papato]. Per questa ragione
crediamo con certezza che le vostre preghiere e suppliche, innalzate
incessantemente a Dio, saranno efficaci per Noi e per la Chiesa e accogliamo
con sentimenti di profonda gratitudine l’offerta della vostra generosa carità.
La mano di Dio
protegge coloro che Lo cercano sinceramente e Noi crediamo che le vostre buone
parole vi otterranno la grazia di resistere ai pericoli di corruzione che vi
minacciano e l’aiuto spirituale che voi desiderate per la vostre figlie. Noi chiediamo a Dio di completare in voi
l’opera della Grazia e di colmarvi delle sue più scelte benedizioni. In pegno di questo e quale segno della nostra
gratitudine e paterna benevolenza, noi impartiamo a voi di cuore l’Apostolica
Benedizione.
Dato a Roma, presso San Pietro, il 31 luglio 1871, nel
vigesimo sesto anno del nostro Pontificato.
Pio IX Papa
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Storia contemporanea
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