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giovedì 22 ottobre 2020

Unioni civili e papa Bergoglio

 



Il Papa può cambiare la prassi ma non il dogma ...

se infatti, per ipotesi assurda, egli dovesse optare per  il pronunciamento ex cathedra, la sua dottrina, la dottrina cioè suggerita... [ nella nota intervista sulle unioni civili], messa così al riparo dell’infallibilità, sarebbe salva, tutta la Chiesa la riconoscerebbe e venererebbe come vera con obbedienza de fide, ossia con l’obbedienza dovuta unicamente al dogma, e la svolta tanto sognata dal Papa sarebbe finalmente compiuta.

Ma l’ipotesi è, appunto, assurda, irrealizzabile, poiché il Signore non permetterebbe mai, né al Pontefice felicemente regnante né a nessun’altro, di modificare dogmaticamente, ossia infallibilmente, ovvero con piena, certa e assoluta garanzia di verità, la sua Legge, anche fosse di un solo iota, ossia, diremmo in italiano, anche solo di una virgola, e posto che gli sbarramenti che Dio può mettere davanti a una sua miserabile creatura per arrivare a un suo fine, quella creatura fosse anche un Papa, possono essere sbarramenti anche molto ma molto ultimativi, perché Egli è padrone della vita e della morte anche di un Papa.   Percorrere quella strada, se non si è più che certi della sua perfetta dirittura in ogni suo punto, fosse anche quello di una noticina a margine, è per tutti estremamente pericoloso, soprattutto per un Papa. 

Fonte: https://enricomariaradaelli.it/emr/aureadomus/attualita/articolo_23_ordalia_unica_soluzione.html



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