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venerdì 19 febbraio 2021

Onore al sen. Elio Lannutti: le malefatte di Mario Draghi, citate con rispetto e senza pregiudizi

 

Senato della Repubblica – 150 – XVIII LEGISLATURA 298ª Seduta ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 17 Febbraio 2021

 

Sen. Elio LANNUTTI

LANNUTTI (M5S). Domando di parlare per dichiarazione di voto in dissenso dal mio Gruppo. PRESIDENTE. Ne prendo atto e le do la parola.

LANNUTTI (M5S). Signor Presidente, presidente Draghi, l'ho sempre rispettata senza nutrire alcun dubbio sulla sua persona. Le nostre strade si sono anche incrociate nel 2008, anno funesto per i risparmiatori e l'economia mondiale, soggiogati dal primato della finanza di carta e i derivati tossici dopo il crac Lehman Brothers. Non ho pregiudizi su di lei e sulla sua onorata carriera. Al contrario, ho sempre stimato la sua abilità a partire dal 1992, quando inaugurò la stagione delle privatizzazioni che i maligni interpretarono come svendite di Stato alle banche d'affari. Penso anche all'azzardo morale dei derivati, ai contratti capestro che stipulò, costati alla fine 38 miliardi di euro di interessi, alle porte girevoli con Goldman Sachs, al lavaggio dei dividendi e all'accusa di aver truccato i conti della Grecia. Ho ammirato le sue qualità anche quando, da Governatore, garantiva la solidità delle banche e la tutela il risparmio, mentre alcuni di noi si incatenavano ai cancelli di Palazzo Koch. Penso al coraggio con la delibera per l'acquisto di Banca Antonveneta da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena al triplo del suo valore, alla scalata della Banca centrale europea dopo la lettera firmata con Trichet per imporre austerità, pareggio in bilancio, taglio di pensioni e Stato sociale, lacrime gratis e sangue a pagamento degli esodati. Penso anche al riguardo per alcune banche tedesche, esonerate dal rispetto della direttiva BRRD, all'esproprio del risparmio del bail-in, alla contiguità con i 55 miliardi di euro di derivati Deutsche Bank e alla sentenza della Corte suprema di cassazione sul signoraggio. Inorridii invece per il bieco cinismo quando dispose l'ignobile chiusura forzosa dei bancomat in Grecia dopo aver salvato le banche franco-tedesche con un discutibile parere di una società privata, tuttora segretato, e dalla ricetta del G30 che teorizza il darwinismo in economia per battere la pandemia. Penso al reset per cancellare i crimini della Troika sul popolo greco, con bimbi senza neppure il latte materno, essiccato dalla disperazione nel seno delle madri, malnutriti e malformati e vecchi privi di cibo, farmaci e cure mediche. Resteranno indelebili nella storia e nella mia memoria scene di spietato disprezzo per la vita umana sacrificata sull'altare del neoliberismo e della più cieca austerità. Presidente Draghi, la rispetto ancora, però per queste ragioni non potrà avere la mia fiducia. (Applausi). Chi ha paura muore ogni giorno; auguro a lei e alle amate sponde... (Il microfono si disattiva automaticamente). (Applausi).

PRESIDENTE. La Presidenza l'autorizza ad allegare la restante parte del suo intervento al Resoconto della seduta odierna.

Integrazione alla dichiarazione di voto del senatore Lannutti nella discussione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri

 Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento (i versi del grande poeta Quasimodo durante l'occupazione di Milano). Non essendo mai stato cultore del servo encomio e codardo oltraggio, la sua incompatibilità per i diritti umani, per quella tragedia greca, non mi permette di darle fiducia, che di certo non le serve nella grande ammucchiata di Governo. Chi ha paura, muore ogni giorno e poiché continuo a perseguire la stella polare del bene comune, onore e dignità, auguro a lei signor Presidente buon lavoro e buona fortuna alle amate sponde dell'Italia. Grazie per l’attenzione. mio Gruppo, oggi la mia coscienza mi vieta di dare la mia fiducia a un Governo ammucchiata. Annuncio perciò il mio no, per la prima volta e con enorme sofferenza, in dissenso dal Gruppo MoVimento 5 Stelle.


Umberto Molini

@molumbe

 

L’elenco delle malefatte di Draghi, citate senza pregiudizi e con rispetto da Lannutti, è da sedia elettrica. o da premio Nobel ?




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