Senato della Repubblica – 150 – XVIII LEGISLATURA 298ª
Seduta ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 17 Febbraio 2021
Sen. Elio LANNUTTI
LANNUTTI (M5S). Domando di parlare per dichiarazione di voto
in dissenso dal mio Gruppo. PRESIDENTE. Ne prendo atto e le do la parola.
LANNUTTI (M5S). Signor Presidente, presidente Draghi, l'ho
sempre rispettata senza nutrire alcun dubbio sulla sua persona. Le nostre
strade si sono anche incrociate nel 2008, anno funesto per i risparmiatori e
l'economia mondiale, soggiogati dal primato della finanza di carta e i derivati
tossici dopo il crac Lehman Brothers. Non ho pregiudizi su di lei e sulla sua
onorata carriera. Al contrario, ho sempre stimato la sua abilità a partire dal
1992, quando inaugurò la stagione delle privatizzazioni che i maligni
interpretarono come svendite di Stato alle banche d'affari. Penso anche
all'azzardo morale dei derivati, ai contratti capestro che stipulò, costati
alla fine 38 miliardi di euro di interessi, alle porte girevoli con Goldman
Sachs, al lavaggio dei dividendi e all'accusa di aver truccato i conti della
Grecia. Ho ammirato le sue qualità anche quando, da Governatore, garantiva la
solidità delle banche e la tutela il risparmio, mentre alcuni di noi si
incatenavano ai cancelli di Palazzo Koch. Penso al coraggio con la delibera per
l'acquisto di Banca Antonveneta da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena
al triplo del suo valore, alla scalata della Banca centrale europea dopo la
lettera firmata con Trichet per imporre austerità, pareggio in bilancio, taglio
di pensioni e Stato sociale, lacrime gratis e sangue a pagamento degli esodati.
Penso anche al riguardo per alcune banche tedesche, esonerate dal rispetto
della direttiva BRRD, all'esproprio del risparmio del bail-in, alla contiguità
con i 55 miliardi di euro di derivati Deutsche Bank e alla sentenza della Corte
suprema di cassazione sul signoraggio. Inorridii invece per il bieco cinismo
quando dispose l'ignobile chiusura forzosa dei bancomat in Grecia dopo aver
salvato le banche franco-tedesche con un discutibile parere di una società
privata, tuttora segretato, e dalla ricetta del G30 che teorizza il darwinismo
in economia per battere la pandemia. Penso al reset per cancellare i crimini
della Troika sul popolo greco, con bimbi senza neppure il latte materno,
essiccato dalla disperazione nel seno delle madri, malnutriti e malformati e
vecchi privi di cibo, farmaci e cure mediche. Resteranno indelebili nella
storia e nella mia memoria scene di spietato disprezzo per la vita umana
sacrificata sull'altare del neoliberismo e della più cieca austerità.
Presidente Draghi, la rispetto ancora, però per queste ragioni non potrà avere
la mia fiducia. (Applausi). Chi ha paura muore ogni giorno; auguro a lei e alle
amate sponde... (Il microfono si disattiva automaticamente). (Applausi).
PRESIDENTE. La Presidenza l'autorizza ad allegare la
restante parte del suo intervento al Resoconto della seduta odierna.
Integrazione alla dichiarazione di voto del senatore
Lannutti nella discussione sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei
ministri
Alle fronde dei
salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al
triste vento (i versi del grande poeta Quasimodo durante l'occupazione di
Milano). Non essendo mai stato cultore del servo encomio e codardo oltraggio,
la sua incompatibilità per i diritti umani, per quella tragedia greca, non mi
permette di darle fiducia, che di certo non le serve nella grande ammucchiata
di Governo. Chi ha paura, muore ogni giorno e poiché continuo a perseguire la
stella polare del bene comune, onore e dignità, auguro a lei signor Presidente
buon lavoro e buona fortuna alle amate sponde dell'Italia. Grazie per
l’attenzione. mio Gruppo, oggi la mia coscienza mi vieta di dare la mia fiducia
a un Governo ammucchiata. Annuncio perciò il mio no, per la prima volta e con
enorme sofferenza, in dissenso dal Gruppo MoVimento 5 Stelle.
L’elenco delle malefatte di Draghi, citate senza pregiudizi e con rispetto da Lannutti, è da sedia elettrica. o da premio Nobel ?
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