La preghiera di sant’Eustachio
Alla data 20 settembre del Martirologio Romano si legge: «a Roma la passione dei Santi Martiri Eustachio e Teopista sua moglie, coi due figli Agapito e Teopisto; i quali, sotto Adriano Imperatore, condannati alle fiere, ma per divino aiuto rimasti illesi, in ultimo, chiusi in un bue di bronzo infuocato, compirono il martirio». Martirologio romano (1930), 1931, pp. 255, 256.
Eustachio e i suoi familiari [la moglie, Teopista, e i figli Agapito e Teopisto] al momento del martirio chiedono a Dio di ascoltare le loro preghiere : chiedono a Dio di donare loro la forza per non rinnegarlo; di proteggere coloro che si ricorderanno di loro, specie coloro che si troveranno in difficoltà in mezzo al mare o nei fiumi; e di concedere loro di essere sepolti insieme.
Chi li ricorderà avrà ciò che hanno promesso.
"Concedi, o Signore, alle nostre reliquie la grazia, affinché
chiunque si ricordi di noi possa avere la nostra parte nel regno dei
cieli e nell'abbondanza sulla terra; o se si trovano in pericolo in
mare o nel fiume, e ci invocano nel nostro nome, liberi dal pericolo
e se cadono in peccato, per la nostra umiltà, a coloro che pregano,
concedici il perdono dei peccati, e a tutti coloro che si ricordano
di noi e ci glorificano, concedi aiuto e soccorso. Concedi, o
Signore, che possiamo essere portati nel fuoco, e che possiamo finire
in questo. E mettilo nei nostri cuori, affinché non siano separati,
ma possano essere posti qui insieme. E mentre ancora parlavano, una
voce venne dal cielo, dicendo:
Così vi sarà fatto, come avete
pregato, e più di questo sarà fatto. Per voi che siete stati resi
perfetti attraverso una vita buona, sopportando molte e grandi
tentazioni, e non siete stati vinti, venite in pace a ricevere corone
di vittoria, e per i mali temporali godete i beni preparati per voi
[i Santi] nei secoli dei secoli."
( DE S. EUSTATHIO, UXORE EJUS ET FILIIS : Acta Sanctorum septembris. Tomus 6. – Parisiis et Rome 1867 )
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