La pace sia con te

martedì 25 settembre 2012

DIFESA DELLA VITA CONTRO LA CULTURA DELLA MORTE


GIORNATA PER L'ABORTO
 ATTO D'INCIVILTÀ SUPREMA
RIPARIAMO SUBITO!

Venerdì 28 settembre verrà celebrato il "Global Day of Action for Access to Safe and Legal Abortion": si manifesterà pubblicamente, cioè, per chiedere che le norme giuridiche che nel mondo già consentono la soppressione della vita umana innocente quando essa è ancora nel grembo della madre vengano ulteriormente liberalizzate.

L’iniziativa giunge in concomitanza con le nuove direttive tecniche riguardanti l’aborto emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che punta al medesimo obiettivo. Il documento, intitolato “Safe abortion:  technical and policy guidance for health systems” (“Aborto sicuro: guida tecnica e politica per il sistema sanitario”) afferma tra le altre cose:

“(…) I professionisti sanitari che invocano l’obiezione di coscienza devono avviare la donna ad un altro professionista con buona formazione e disposto a fare l’intervento, lavorando nello stesso centro sanitario o in un altro centro d’accesso facile autorizzato alla pratica secondo la legislazione nazionale. Quando questo avvio non è possibile, il professionista sanitario che ha delle obiezioni sull’aborto deve praticarlo lui stesso per salvare la vita della donna o per evitare danni alla sua salute”.

Di fronte all’invecchiare dei propri militanti, alla mancanza di entusiasmo delle femministe odierne e alla riduzione dei medici che praticano l’aborto, le lobby pro-morte utilizzeranno l’ imposizione dell’aborto “sempre e comunque” per far avanzare la cultura pro morte.

Venerdî 28 settembre si svolgeranno così manifestazioni a favore dell'aborto in più di 30 Paesi del mondo, con il prevedibile vasto e ricco appoggio di stampa, forze politiche, organizzazioni attivistiche.


Si tratterà, cioè, di un'autentica

GIORNATA PER L'ABORTO

Vale a dire una vera e propria celebrazione della

CULTURA DELLA MORTE


Occorre dunque REAGIRE ADESSO!

Indirizzi al direttore del suo giornale un’e-mail di profonda indignazione e protesta. Se vuole potrà copiare e incollare questo messaggio:

Egr. Direttore,

ho appreso che in data 28 settembre gli abortisti di tutto il mondo manifesteranno pubblicamente per chiedere l'abolizione degli ultimi ostacoli all'aborto libero: tra questi l'obiezione di coscienza. Come lettore del suo giornale mi piacerebbe leggere una vostra presa di posizione contro questo nuovo attacco alla vita nascente e al sacro diritto alla libertà di coscienza del personale medico, fatta dalla lobby dell'aborto.

Cordialmente,

Firma__________


Bisogna però soprattutto pregare e domandare di pregare affinché la suddetta "giornata mondiale per l'aborto" fallisca i propri intenti, trasformandosi in un fiasco colossale. Impegniamoci allora nella recita del santo Rosario, venerdì 28 settembre stesso, pregando Maria Vergine e Madre con questa precisa intenzione.

Facciamo celebrare sante Messe di riparazione.

LA DIFESA DELLA VITA VALE SEMPRE
QUALCHE MINUTO DEL NOSTRO TEMPO




Adesioni
Campagna Voglio Vivere

Marco Respinti





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domenica 16 settembre 2012

NON TUTTE LE PAROLE DEL "MALIGNO" SONO MALVAGIE




IN FIAMME IL CONSOLATO AMERICANO A BENGASI IN LIBIA


           Da decenni l'Occidente esporta democrazia nel Medio Oriente. Lo fa con i bombardamenti, con   l'occupazione militare, con presidi, basi, portaerei. Lo fa sempre (chi lo può negare?) a fin di bene. E' per una questione di civiltà. E' nel nostro DNA civilizzare il mondo, dallo sterminio degli indiani d'America, al genocidio degli indios, alla caccia grossa agli aborigeni d'Australia, alla colonizzazione dell'Africa, oggi lasciata in eredità dagli Stati alle multinazionali. Immensi bagni di sangue per affermare la superiorità morale e religiosa degli europei, ma soprattutto quella economica.
Il film che insulta l'Islam e Maometto non è la causa dell'incendio che dilaga nei Paesi musulmani, è solo l'ennesima muleta rossa sventolata in faccia a chi non tollera più ingerenze da parte dell'Occidente. Forse si tratta di un salto, di un punto di non ritorno, di un "tipping point" per una situazione diventata insostenibile o forse no, ma le violenze si ripeteranno ancora e ancora fino a quando Stati Uniti e Europa non avranno levato le tende.
L'Iraq è stato devastato da una guerra dichiarata dagli Stati Uniti a causa di "armi di distruzione di massa" inesistenti. Qualcuno ha chiesto scusa agli iracheni? Qualcuno ha processato Bush per crimini contro l'umanità? Non mi risulta. L'Afghanistan è occupato dalle forze della Nato, Italia inclusa, senza nessuna ragione. Non vi sono prove del coinvolgimento del governo afgano nell'attacco alle Torri Gemelle.
  L'Afghanistan era uno Stato sovrano a cui è stata dichiarata una guerra. Vi sono stati decine di migliaia di morti civili sotto le bombe dei droni. Qualcuno ha chiesto scusa agli afgani? La "No fly zone" per gli aerei libici è stata trasformata in una "Yes fly zone" per i bombardieri americani, francesi, inglesi e italiani. Solo pochi mesi prima Gheddafi, ricevuto con tutti gli onori al Quirinale e a Palazzo Chigi, aveva sottoscritto un solenne trattato di pace con l'Italia.
Ora la Siria, dove si affrontano le spietate forze governative (e probabilmente lo sono), alleate, tollerate e giustificate per un quarto di secolo dall'Occidente, e i cosiddetti ribelli armati dai Paesi del Golfo con il sostegno di Al Qaeda e delle intelligence occidentali. Alla destabilizzazione completa del Medio Oriente mancano ancora l'intervento della Turchia nel teatro di guerra e un attacco all'Iran. Le primavere arabe volgono all'inverno. Forse, non ci sono mai state.
16 settembre 2012


OPO L'ANNUNCIO SU "FABBRICA ITALIA"

Della Valle: "Marchionne incapace è lui vero problema della Fiat"





   Ieri, all'annuncio dell'intenzione di rivedere il futuro di "fabbrica Italia", sull'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne erano piovuti i prevedibili strali della Fiom e della sinistra, Nichi vendola in testa. Ma oggi Marchionne è finito nel mitino di un altro imprenditore (con malcelate ambizxioni politiche): Diego Della Valle, per il quale Marchionne è "inadeguato", e costituisce insieme agli azionisti (Agnelli e John Elkann in testa) "il vero problema" della casa torinese, perchè "sta facendo le scelte sbagliate o, peggio ancora, le scelte più convenienti senza minimamente curarsi degli interessi e delle necessità del Paese".
Per Della Valle "continua questo ridicolo e purtroppo tragico teatrino degli annunci ad effetto da parte della Fiat, del suo inadeguato Amministratore Delegato e in subordine del Presidente. Assistiamo infatti da alcuni anni a frequentissime conferenze stampa nelle quali, da parte di questi Signori, viene detto tutto e poi il contrario di tutto, purchè sia garantito l’effetto mediatico, che sembra essere la cosa più importante da ottenere, al di là della qualità e della coerenza delle cose che si dicono. Marchionne e Company hanno superato ogni aspettativa riuscendo, con alcune righe, a cancellare importanti impegni che avevano preso nelle sedi opportune nei confronti dei loro dipendenti, del Governo e quindi del Paese. E’ bene comunque che questi 'furbetti cosmopoliti' - chiude la nota - sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro".
 15 settembre 2012




giovedì 6 settembre 2012

Promessa a Santa Brigida: l'aiuto della Madonna ai peccatori che l'invocano.


Quanto è pronta Maria ad aiutar chi l'invoca.
                        

  



È dolce la promessa che su di ciò il medesimo Signore fece intendere a S. Brigida. Si legge nel libro I delle sue Rivelazioni al capo 50[1], che un giorno questa santa intese parlar Gesù colla Madre, e che le disse: Nulla erit petitio tua in me, quae non audiatur: Madre mia, cerca da me quanto vuoi, ch'io niente mai ti negherò di quanto dimanderai; e sappi, poi soggiunse, che tutti coloro che per amor tuo mi cercheranno qualche grazia, benché siano peccatori, purchè abbian essi volontà di emendarsi, io lor prometto di esaudirli: Et per te omnes qui per te petunt misericordiam, cum voluntate se emendandi, gratiam habebunt.

S. Alfonso Maria de’ Liguori
Le Glorie di Maria. Cap. 4.  § 1.
 



[1]  …Rispose la Madre: Lode e onore a te, Signor mio. E subito soggiunse al Figlio: Il quarto luogo è il mondo e quelli che l'abitano hanno bisogno di tre cose: della contrizione dei peccati, della soddisfazione, della fortezza per fare il bene.
Rispose il Figlio: Chiunque avrà invocato il tuo Nome e nutrirà in te speranza col proposito di emendarsi, avrà queste tre cose e poi il Regno dei cieli. È tanta infatti la dolcezza nelle tue parole, che io non posso rifiutarti quel che chiedi, perché altro non vuoi che quel ch'io voglio. Tu infatti sei come una fiamma, la quale fa luce e arde, e dalla quale si accendono i lumi spenti e quelli che mai furono accesi prendono vigore; così per la tua carità, che mi rapì il cuore ed a te m'attrasse, risorgeranno quelli che per i peccati sono morti e si rafforzeranno nella mia carità coloro che sono tiepidi come nerofumo.

Rivelazioni di S. Brigida di Svezia. (ST BIRGITTA OF SWEDEN. Revelaciones. LIBRO PRIMO – Capitolo cinquantesimo)

martedì 4 settembre 2012

Cardinale Carlo Maria Martini: «La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni»


UNA  VOCE FUORI DAL CORO


Lettera 5 a Dagospia il 4 settembre 2012.

E' morto il Card. Martini. Come da prassi clero istituzionale, è stato immediatamente "canonizzato" e il suo operato enfatizzato come se avesse salvato l'umanità da pericoli mortali. Fatto salvo il rispetto che si deve per qualunque defunto, l'ossequio per un Ministro di Dio, e l'altro ossequio, assai più importante e doveroso che si deve nei confronti di Gesù Cristo e della vera dottrina, rimane sacrosanto l'obbligo di ricordare il "pensiero Martini" senza manipolazioni e strumentalizzazioni di sorta e di parte.

Il Card. Martini, non è scandaloso ricordarlo, veniva considerato e chiamato l'Anticristo in non pochi ambiente cattolici. Il "marchio" dell'Anticristo gli piombò addosso giacché invece di far comprendere al mondo il magistero della Chiesa e della parola di Cristo, aveva fatto sue le istanze del mondo laico, secolarizzato e "adulto": revisione del celibato ecclesiastico, sacerdozio alle donne, apertura agli omosessuali e alle coppie di fatto, apertura a qualunque esperimento genetico, omologo o eterologo, comprese certe forma di eutanasia, dubbi sul Primato del Papa, dialogo alla pari con atei e agnostici, dialogo interreligioso "allegro" con tutte le religioni e messe in tutte le lingue tranne che quelle della tradizione cattolica.
Tra gli innumerevoli bastoni conficcati nella barca di Pietro, da ricordare il suo totale dissenso per l'Humanae Vitae, l'enciclica che condannava l'aborto (ndr: l’enciclica condannava inoltre  sterilizzazione e contraccezione). A suffragare la teoria del "Martini Anticristo", ci pensò addirittura il libro del Card. Biffi "Pinocchio, Peppone, l'Anticristo e altre divagazioni". Ovviamente senza citarlo, l'ex Cardinale di Bologna, smontò punto per punto le dottrine sacrileghe del novello Lutero. Secondo molti altri commentatori, il contro ministero del mancato riformatore Martini, costituì la prova tangibile del "fumo di satana" entrato nel Vaticano, profetizzato da Paolo VI nel 1972. Ora che la sua anima è nelle mani del Creatore, pregare per l'uomo di Dio Martini è doveroso. Come rimane altrettanto doveroso non strumentalizzare le sciocchezze del comune "peccatore" Martini, per tentare di protestantizzare e modernizzare una Chiesa Cattolica, già troppo a sinistra di Dio. Per fortuna, Ratzinger c'è!

Gianni Toffali Verona

Promesse a sant'Elisabetta e a santa Brigida.

PROMESSE AI DEVOTI DEI DOLORI DI MARIA.

"E Gesù Cristo medesimo rivelò alla B. Veronica da Binasco ch'egli quasi più si compiace in vedere compatita la Madre che se stesso; poiché così le disse: Figlia, mi son care le lagrime sparse per la mia Passione; ma amando io con amore immenso la mia Madre Maria, mi è più cara la meditazione de' dolori ch'ella patì nella mia morte (Ap. Bolland., 13 ian.).

Perciò son troppo grandi le grazie da Gesù promesse a' divoti de' dolori di Maria. Riferisce il Pelbarto (Pelbárt, Oszvald. Stellarium coronae gloriosissimae Virginis, l. 3, p. 3, a. 3) essere stato rivelato a S. Elisabetta che S. Giovanni evangelista, dopo che la B. Vergine fu assunta in cielo, desiderava egli di rivederla; ebbe già la grazia, gli apparve la sua cara Madre, ed insieme con lei anche Gesù Cristo; ed intese poi che Maria domandò al Figlio qualche grazia speciale per li divoti de' suoi dolori, e che Gesù le prometté per essi quattro grazie principali: 

1. Che chi invoca la divina Madre per li suoi dolori, prima della morte meriterà far vera penitenza di tutti i suoi peccati. 
2. Ch'egli custodirà questi divoti nelle tribolazioni in cui si trovano, specialmente al tempo della morte. 
3. Che imprimerà loro la memoria della sua Passione, e che in cielo poi ne darà loro il premio. 
4. Che tali divoti egli li porrà in mano di Maria, acciocch'ella ne disponga a suo piacere, e loro ottenga tutte le grazie che vuole."


S. Alfonso Maria de' Liguori. Le glorie di Maria. 2. ed. Catania, Ed. Paoline, c1963.  Vol. II, p. 203-204






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domenica 2 settembre 2012

LUISA PICCARRETA. Come sapere se uno stato è Volontà di Dio.



 La Divina Volontà è continua comunione.Come sapere se uno stato è Volontà di Dio.


(4) Mentre ero in questi crudeli tormenti, questa notte trovandomi nel solito mio stato,
mi trovavo circondata da persone che dicevano:
(5) “Recita un pater, ed ave, e gloria in onore di San Francesco di Paola, che ti
porterà qualche ristoro alle tue sofferenze”.
(6) Ond’io l’ho recitato, ed appena detto è comparso il santo, portandomi una piccola
pagnotta di pane, me l’ha dato dicendomi:
(7) “Mangiala”.
(8) Io l’ho mangiato e mi sono sentita tutta rinforzare, e poi gli ho detto: “Caro santo,
vorrei dirvi qualche cosa”.
(9) E lui con tutta affabilità: “Dì, che cosa vuoi dirmi?”
(10) Ed io: “Temo tanto che il mio stato non fosse Volontà di Dio.  Senti, i primi anni di
questa malattia che mi succedeva ad intervalli, mi sentivo chiamare da Nostro Signore
che mi voleva vittima, e nel medesimo tempo mi sentivo sorprendere da dolori e ferite
interne, da parere esternamente che mi prendesse un accidente; quindi temo che la mia
fantasia mi producesse questi mali”.
(11) Ed il santo: “Il segno certo per conoscere se uno stato è Volontà di Dio, è se
l’anima è pronta a fare diversamente se conoscesse che la Volontà di Dio non fosse più
quella”.
(12) Ed io, non rimanendo persuasa ho soggiunto: “Caro santo, non vi ho detto tutto,
senti, i primi furono ad intervalli; dacché poi Nostro Signore mi chiamò all’immolazione
continua è da 21 anni che ci sto sempre in letto, e chi vi può dire le vicissitudini? Pare
alle volte che mi lascia, mi toglie il patire, unico e fido amico del mio stato, ed io resto
schiacciata senza Dio, senza sostegno dello stesso patire; quindi i dubbi, i timori che il
mio stato non è Volontà di Dio”.
(13) E lui, tutto dolcezza: “Ti ripeto ciò che ti ho detto prima, se sei pronta a fare la
Volontà di Dio se la conoscessi, il tuo stato è di sua Volontà”.
(14) Ond’io mi sento tanto nell’anima che se conoscessi la Volontà di Dio con tutta
chiarezza, sarei pronta a costo della propria vita a seguire questo suo Santo Volere,
perciò sono rimasta più tranquilla.
(15) Sia sempre ringraziato il Signore.

Libro di Cielo
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Serva di Dio Luisa Piccarreta

8-34
Aprile 8, 1908