Venite benedetti dal Padre Mio.
Carcere è il tabernacolo e il povero divino
sitibondo e famelico del nostro amore sta con noi la giornata lunga de’ secoli
e quasi chiede ristoro. Beato chi lo visita nell’amorosa sua solitudine, in
quel suo spogliamento, in quel suo esilio. E’ un fargli compagnia, un
accoglierlo, un vestirlo, un visitarlo, un abbeverarlo. Torna ben soave il
pensare che Gesù, cinto di ombre è
prigioniero di amore; è pellegrino con noi. [M. Pio Alberto Del Corona. La
catena d’oro. Vol. 8. S.Miniato, 1903]
Di qui,
dalla mia prigione d'amore, ti illumino, ti guido, ti ammonisco, veglio su di te come un padre
tenero e amoroso, che non perde mai di vista il suo bambino, il cui cuore mai
non dorme.
Matteo 25,31-46
31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi
angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno
riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri,
come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le
pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il
re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del
mondo. 35 Perché io ho avuto
fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete
ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete
visitato, carcerato e siete venuti a
trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore,
quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e
ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero
e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E
quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo,
il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a
uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi
dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco
eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché
ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete
dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo
e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi
allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato
o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma
egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose
a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E
se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
ATTO DI RIPARAZIONE A GESU' SACRAMENTATO
(di Luisa Piccarreta)
O Gesù, Prigioniero d'amore
nell'Eucaristia, ma prigioniero per amor mio, anche io voglio rendermi
prigioniero per amor tuo. La mia prigione sia il tuo Cuore
Sacramentato; mi avrai sempre in tua compagnia, non Ti lascerò mai
più solo, divideremo insieme le tue pene, i tuoi dolori, le tue
amarezze; ameremo e ripareremo insieme, e quando Ti vedrò bruciante,
delirante d'amore per comunicarti alle anime, e vedrò che in compenso ne
riporterai indifferenze, ingratitudini, offese e fin sacrilegi enormi, per cui
mi apparirai lacrimante, trafitto nel Cuore, stanco ed oppresso ed insieme
smaniando d'amore cercando ristoro e riposo, io Ti riasciugherò le lacrime, Ti
ristorerò col mio amore e Ti darò il mio cuore per letto del tuo
riposo. E mentre Tu riposerai, io affronterò tutte le tue offese, mi
metterò nel tuo posto, nel tuo tabernacolo, affinché nessuno Ti dia molestia,
patendo io, amando, ed offrendomi vittima in vece tua.
O Amore insaziabile! Da dentro
quell'Ostia adorata par che mi guardi e mi dici: "Vieni, o
figlio, a tenermi compagnia, non Mi lasciare mai solo ché troppo ne ho
bisogno: grandi sono le mie amarezze, e da tutti, anche dai miei
stessi figli!".
O Amore, centro di tutto il mio
essere! Mentre Ti terrò compagnia voglio dirti una parola per tutti,
e specie per i tuoi figli, tuoi Ministri: quando toccheranno l'Ostia
Santa, fa' loro sentire il tuo fuoco, brucia in essi tutto ciò che non è tuo,
trasformali in Te, fa' loro comprendere l'altezza della missione a loro
affidata.
E poi, una parola al tuo Cuore per tutti i
miei fratelli peccatori. O Amore, dà amore a tutti, e benedici
tutti. Amen.
Il buondì a Gesù sacramentato
(Serva di Dio Luisa
Piccarreta)
Oh mio Gesù, dolce Prigioniero d’amore
eccomi a Te di nuovo, Ti lasciai col dirti addio, ora ritorno col dirti buondì.
Mi bruciava l’ansia di rivederti in questo carcere d’amore per darti i miei
anelanti ossequi, i miei palpiti affettuosi, i miei respiri infuocati, i miei
desideri ardenti e tutta me stessa, per trasfondermi tutta in Te e lasciarmi in
Te in perpetuo ricordo e pegno del mio amore costante verso di Te.
Oh! Mio sempre amabile Amore Sacramentato sai, mentre son venuto per darti
tutto me stesso, son venuto pure per ricevere da Te tutto Te stesso. Io non
posso stare senza una vita per vivere e perciò voglio la tua, a chi tutto dona,
tutta si dona, non è vero Gesù? Quindi oggi amerò col tuo palpito, d’amante
appassionato, respirerò col tuo respiro affannoso in cerca di anime, desidererò
coi tuoi desideri immensurabili la gloria tua ed il bene delle anime. Nel tuo
palpito Divino scorreranno tutti i palpiti delle creature, li afferreremo tutti
e li salveremo, non faremo sfuggire nessuno, a costo di qualunque sacrificio,
sia pure che ne portassi tutta la pena.
Se Tu mi caccerai mi getterò più dentro, griderò più forte per perorare insieme
con Te la salvezza dei tuoi figli e dei miei fratelli. Oh! Mio Gesù, mia vita e
mio tutto, quante cose mi dice questa tua volontaria prigionia! Ma l’emblema
con cui ti vedo tutto suggellato e le catene poi che tutto avvincono forte
forte l’amore, le parole anime e amore, pare che Ti fanno sorridere, Ti debilitano
e Ti costringono a cedere a tutto, ed io ponderando bene questi tuoi eccessi
amorosi, starò sempre intorno a Te ed insieme con Te coi miei soliti
ritornelli: anime ed amore.
Perciò voglio tutto Te stesso questo oggi, sempre insieme con me nella preghiera,
nel lavoro, nei piaceri e dispiaceri, nel cibo, nei passi, nel sonno in tutto e
son certa che non potendo nulla da me ottenere, con Te otterrò tutto e tutto
ciò che faremo servirà a lenirti ogni dolore e raddolcirti ogni amarezza e
ripararti qualunque offesa e compensarti di tutto e ad impetrare qualunque
conversione, sia pure difficile e disperata.
Andremo mendicando un po’ d’amore da tutti i cuori per renderti più contento e
più felice, non è buono così o Gesù? Oh! Caro Prigioniero d’amore, legami con
le tue catene, suggellami col tuo amore. Deh! Fammi vedere il tuo bel volto. Oh
Gesù quanto sei bello! I tuoi biondi capelli riannodano e santificano tutti i
miei pensieri, la tua fronte calma, anche in mezzo a tanti affronti mi
rappacifica e mi mette nella perfetta calma, anche in mezzo alle più grandi
tempeste alle tue stesse privazioni, ai tuoi “picci” che mi fanno costar la
vita. Ah! Tu lo sai ma passo innanzi, questo Te lo dice il cuore che Te lo sa
dire meglio di me. Oh! Amore, i tuoi begli occhi cerulei sfavillanti di luce
Divina mi rapiscono al cielo e mi fanno dimenticare la terra, ma ahimé, con mio
sommo dolore, il mio esilio si prolunga ancora. Presto, presto, oh Gesù sei
bello oh Gesù mi par di vederti in quel Tabernacolo d’amore, la beltà e maestà
del tuo volto m’innamora e mi fa vivere in cielo, la tua bocca graziosa mi
sfiora i suoi baci cocenti ad ogni istante. La tua voce soave mi chiama ed
invita ad amarti ogni momento, le tue ginocchia mi sostengono, le tue braccia
mi stringono con legame indissolubile ed io a mille a mille stamperò i miei
baci cocenti sul tuo volto adorabile.
Gesù, Gesù, sia uno il nostro volere, uno l’amore, unico il nostro contento,
non lasciarmi mai solo che sono un nulla ed un nulla non può stare senza del
tutto.
Me lo prometti o Gesù? Pare che mi dici di sì.
Ed ora, benedici Me, benedici tutti ed in compagnia degli angeli e dei santi, e
della dolce Mamma e di tutte le creature, ti dirò:
Buondì o Gesù, buondì.
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