La pace sia con te

sabato 22 dicembre 2018

La Cattolica è la sola vera religione





ENCICLICA  TRADITI  HUMILITATI 
DEL  SOMMO PONTEFICE  PIO  VIII 

 ...Sono rifiutati i più virtuosi precetti, derisi i riti divini, il culto di Dio è esecrato dal peccatore (Sir 1,32); tutto ciò che riguarda la Religione è considerato come una vecchia favola e come vana superstizione. Diciamo tra le lacrime: «Davvero ruggirono i leoni sopra Israele (Ger 2,25); davvero si riunirono contro Dio e contro Cristo; davvero gli empi hanno gridato: distruggete Gerusalemme, distruggetela sino alle fondamenta» (Sal 137,7). A questo fine mira la turpe congiura dei sofisti di questo secolo, che non ammettono alcun discrimine tra le diverse professioni di fede; che ritengono sia aperto a tutti il porto dell’eterna salute, qualunque sia la loro confessione religiosa, e che tacciano di fatuità e di stoltezza coloro che abbandonano la religione in cui erano stati educati per abbracciarne un’altra, fosse pure la Religione Cattolica. Certamente è un orrendo prodigio d’empietà attribuire la stessa lode alla verità e all’errore, alla virtù e al vizio, alla onestà e alla turpitudine. È davvero letale questa forma d’indifferenza religiosa ed è respinta dal lume stesso della ragione naturale, la quale ci avverte chiaramente che tra religioni discordanti se l’una è vera, l’altra è necessariamente falsa, e che non può esistere alcun rapporto tra luce e tenebre.
Occorre, Venerabili Fratelli, premunire i popoli contro questi ingannatori, insegnare che la Cattolica è la sola vera religione, secondo le parole dell’Apostolo: «Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo» (Ef 4,5). Perciò sarà un profano, come diceva Girolamo , colui che mangerà l’agnello fuori da questa casa, e perirà colui che durante il diluvio non si rifugerà nell’arca di Noè. E infatti, oltre il nome di Gesù, nessun altro nome è concesso agli uomini che possa salvarli (At 4,12); chi avrà creduto sarà salvo, chi non avrà creduto sarà condannato (Mc 16,16)... 

Dato a Roma, presso San Pietro, il 24 maggio 1829, anno primo del Nostro Pontificato.








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Auguri di Buon Natale e felice 2019





Luca Signorelli(1450-1523). Natività






















    Auguri di Buon Natale e felice 2019

venerdì 7 dicembre 2018

Maria SS.ma a La Salette: Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo.





















La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione...




Dal messaggio segreto consegnato dalla Vergine di La Salette a Melania Calvat e che fu pubblicato con l’imprimatur del vescovo di Lecce, mons. Zola, nel 1879.



...Roma perderà la fede e diverrà la sede dell'Anticristo.

I demoni dell'aria con l'Anticristo faranno grandi prodigi sulla terra e nell'aria, e gli uomini si pervertiranno sempre più. Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il vangelo sarà predicato ovunque, tutti i popoli e tutte le nazioni avranno conoscenza della verità!

Rivolgo un pressante appello alla terra: chiamo i veri discepoli del Dio vivente e regnante nei Cieli; chiamo i veri imitatori del Cristo fatto uomo, il solo vero Salvatore degli uomini, chiamo i miei figli, i miei veri devoti, coloro che si sono dati a me perché li conduca al mio divin Figlio, coloro che io porto per così dire nelle mie braccia, coloro che sono vissuti del mio spirito; chiamo infine gli Apostoli degli Ultimi Tempi, i fedeli discepoli di Gesù Cristo, che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di se stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti dal mondo. E' tempo che escano e vengano a rischiarare la terra. Andate, e mostratevi come i miei figli prediletti; io sono con voi, perché la vostra fede sia la luce che vi rischiari in questi giorni di sventura. Che il vostro zelo vi renda come degli affamati della gloria e dell'onore di Gesù Cristo. Combattete, figli della luce, piccolo numero che ci vedete; poiché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini.

La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione...




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lunedì 3 dicembre 2018

Ero carcerato nel Tabernacolo e mi avete visitato


Venite benedetti dal Padre Mio.






Carcere è il tabernacolo e il povero divino sitibondo e famelico del nostro amore sta con noi la giornata lunga de’ secoli e quasi chiede ristoro. Beato chi lo visita nell’amorosa sua solitudine, in quel suo spogliamento, in quel suo esilio. E’ un fargli compagnia, un accoglierlo, un vestirlo, un visitarlo, un abbeverarlo. Torna ben soave il pensare che Gesù,  cinto di ombre è prigioniero di amore; è pellegrino con noi. [M. Pio Alberto Del Corona. La catena d’oro. Vol. 8. S.Miniato, 1903]
 Di qui, dalla mia prigione d'amore, ti illumino, ti guido, ti ammonisco, veglio su di te come un padre tenero e amoroso, che non perde mai di vista il suo bambino, il cui cuore mai non dorme. 

Matteo 25,31-46
31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

ATTO DI RIPARAZIONE A GESU' SACRAMENTATO
 
(di Luisa Piccarreta)
O Gesù, Prigioniero d'amore nell'Eucaristia, ma prigioniero per amor mio, anche io voglio rendermi prigioniero per amor tuo.  La mia prigione sia il tuo Cuore Sacramentato;  mi avrai sempre in tua compagnia, non Ti lascerò mai più solo, divideremo insieme le tue pene, i tuoi dolori, le tue amarezze;  ameremo e ripareremo insieme, e quando Ti vedrò bruciante, delirante d'amore per comunicarti alle anime, e vedrò che in compenso ne riporterai indifferenze, ingratitudini, offese e fin sacrilegi enormi, per cui mi apparirai lacrimante, trafitto nel Cuore, stanco ed oppresso ed insieme smaniando d'amore cercando ristoro e riposo, io Ti riasciugherò le lacrime, Ti ristorerò col mio amore e Ti darò il mio cuore per letto del tuo riposo.  E mentre Tu riposerai, io affronterò tutte le tue offese, mi metterò nel tuo posto, nel tuo tabernacolo, affinché nessuno Ti dia molestia, patendo io, amando, ed offrendomi vittima in vece tua. 
O Amore insaziabile!  Da dentro quell'Ostia adorata par che mi guardi e mi dici:  "Vieni, o figlio, a tenermi compagnia, non Mi lasciare mai solo ché troppo ne ho bisogno:  grandi sono le mie amarezze, e da tutti, anche dai miei stessi figli!". 
O Amore, centro di tutto il mio essere!  Mentre Ti terrò compagnia voglio dirti una parola per tutti, e specie per i tuoi figli, tuoi Ministri:  quando toccheranno l'Ostia Santa, fa' loro sentire il tuo fuoco, brucia in essi tutto ciò che non è tuo, trasformali in Te, fa' loro comprendere l'altezza della missione a loro affidata.
E poi, una parola al tuo Cuore per tutti i miei fratelli peccatori.  O Amore, dà amore a tutti, e benedici tutti. Amen.

Il buondì a Gesù sacramentato
(Serva di Dio Luisa Piccarreta)
Oh mio Gesù, dolce Prigioniero d’amore eccomi a Te di nuovo, Ti lasciai col dirti addio, ora ritorno col dirti buondì.
Mi bruciava l’ansia di rivederti in questo carcere d’amore per darti i miei anelanti ossequi, i miei palpiti affettuosi, i miei respiri infuocati, i miei desideri ardenti e tutta me stessa, per trasfondermi tutta in Te e lasciarmi in Te in perpetuo ricordo e pegno del mio amore costante verso di Te.

Oh! Mio sempre amabile Amore Sacramentato sai, mentre son venuto per darti tutto me stesso, son venuto pure per ricevere da Te tutto Te stesso. Io non posso stare senza una vita per vivere e perciò voglio la tua, a chi tutto dona, tutta si dona, non è vero Gesù? Quindi oggi amerò col tuo palpito, d’amante appassionato, respirerò col tuo respiro affannoso in cerca di anime, desidererò coi tuoi desideri immensurabili la gloria tua ed il bene delle anime. Nel tuo palpito Divino scorreranno tutti i palpiti delle creature, li afferreremo tutti e li salveremo, non faremo sfuggire nessuno, a costo di qualunque sacrificio, sia pure che ne portassi tutta la pena.
Se Tu mi caccerai mi getterò più dentro, griderò più forte per perorare insieme con Te la salvezza dei tuoi figli e dei miei fratelli. Oh! Mio Gesù, mia vita e mio tutto, quante cose mi dice questa tua volontaria prigionia! Ma l’emblema con cui ti vedo tutto suggellato e le catene poi che tutto avvincono forte forte l’amore, le parole anime e amore, pare che Ti fanno sorridere, Ti debilitano e Ti costringono a cedere a tutto, ed io ponderando bene questi tuoi eccessi amorosi, starò sempre intorno a Te ed insieme con Te coi miei soliti ritornelli: anime ed amore.
Perciò voglio tutto Te stesso questo oggi, sempre insieme con me nella preghiera, nel lavoro, nei piaceri e dispiaceri, nel cibo, nei passi, nel sonno in tutto e son certa che non potendo nulla da me ottenere, con Te otterrò tutto e tutto ciò che faremo servirà a lenirti ogni dolore e raddolcirti ogni amarezza e ripararti qualunque offesa e compensarti di tutto e ad impetrare qualunque conversione, sia pure difficile e disperata.
Andremo mendicando un po’ d’amore da tutti i cuori per renderti più contento e più felice, non è buono così o Gesù? Oh! Caro Prigioniero d’amore, legami con le tue catene, suggellami col tuo amore. Deh! Fammi vedere il tuo bel volto. Oh Gesù quanto sei bello! I tuoi biondi capelli riannodano e santificano tutti i miei pensieri, la tua fronte calma, anche in mezzo a tanti affronti mi rappacifica e mi mette nella perfetta calma, anche in mezzo alle più grandi tempeste alle tue stesse privazioni, ai tuoi “picci” che mi fanno costar la vita. Ah! Tu lo sai ma passo innanzi, questo Te lo dice il cuore che Te lo sa dire meglio di me. Oh! Amore, i tuoi begli occhi cerulei sfavillanti di luce Divina mi rapiscono al cielo e mi fanno dimenticare la terra, ma ahimé, con mio sommo dolore, il mio esilio si prolunga ancora. Presto, presto, oh Gesù sei bello oh Gesù mi par di vederti in quel Tabernacolo d’amore, la beltà e maestà del tuo volto m’innamora e mi fa vivere in cielo, la tua bocca graziosa mi sfiora i suoi baci cocenti ad ogni istante. La tua voce soave mi chiama ed invita ad amarti ogni momento, le tue ginocchia mi sostengono, le tue braccia mi stringono con legame indissolubile ed io a mille a mille stamperò i miei baci cocenti sul tuo volto adorabile.
Gesù, Gesù, sia uno il nostro volere, uno l’amore, unico il nostro contento, non lasciarmi mai solo che sono un nulla ed un nulla non può stare senza del tutto.
Me lo prometti o Gesù? Pare che mi dici di sì.
Ed ora, benedici Me, benedici tutti ed in compagnia degli angeli e dei santi, e della dolce Mamma e di tutte le creature, ti dirò:
Buondì o Gesù, buondì.


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domenica 18 novembre 2018

NUOVA VERSIONE DELLA BIBBIA CEI



LE AQUILE NON SONO AVVOLTOI




La CEI non dorme mai e non si stanca mai. Mentre distrae l’avversario, pardon i fedeli, con la nuova traduzione del Pater Noster e del Gloria, aveva già colpito duramente con la nuova versione della Bibbia CEI da usare per la Messa. Mentre alcune modifiche ai testi biblici sono banali e spesso inutili, nella messa di venerdì 16 novembre sono sobbalzato, ascoltando la lettura del Vangelo secondo Luca 17, 26-37.
Il versetto 37, secondo la nuova versione CEI, dice: «Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».
La vulgata e tutte le traduzioni precedenti invece portano:

37 Respondentes dicunt illi: “ Ubi, Domine? ” Qui dixit eis: “ Ubicumque fuerit corpus, illuc congregabuntur et aquilae ”. [37 I discepoli allora, rispondendo, gli dissero: «Dove Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là si raduneranno le aquile».]


Si capisce bene che una cosa è il corpo ed un’altra il cadavere, così come le aquile  non sono avvoltoi. Anzi possiamo affermare con sicurezza che il cadavere è il contrario del corpo vivente e d’altra parte l’aquila reale è il più nobile, essendo il re degli uccelli,  mentre l’avvoltoio è uno dei più ignobili, nutrendosi solo di carcasse di animali morti.

Tant’è vero che i padri della Chiesa (sant’Ambrogio, sant’Eusebio, sant’Agostino) hanno  tutti interpretato che le aquile rappresentano i santi che sono attirati da Gesù Cristo (il corpo=Eucarestia) e dalle cose spirituali  [Cfr. san Tommaso d’Aquino. Catena aurea]. Se sostituiamo alle aquile gli avvoltoi e invece di  corpo  scriviamo cadavere,  cambia tutto. Questa traduzione surrettiziamente suggerisce che non sono più i santi che sono attratti dal corpo di Cristo, ma sono evidentemente gli anti-santi attratti da qualcun altro.




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domenica 14 ottobre 2018

GIUDIZIO FINALE

MEDITAZIONE VIII

Soldati prima della battaglia [clicca per ingrandire]
DELLA FINE DEL SECOLO

Il Beda: Non pure i fatti strenui e preclari, ma i piccoli servigi e i piccoli affronti saran posti in luce al novissimo giorno e ogni pensiero e affetto degno di laude e di premio sarà encomiato, rimunerato, come ogni non che fremito ma alito di odio sarà punito.

in La catena d'oro di san Tommaso d'Aquino. San Miniato, 1903. vol 8., p. 94




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Non disturbare [facebook] il controllore




Pubblicato il 2018-10-14
Giuseppe Sandro Mela.
2018-10–14.





https://senzanubi.wordpress.com/

venerdì 5 ottobre 2018

UN GOVERNO SCONTATO: DUE PROGRAMMI AL PREZZO DI UNO

PRENDI DUE E PAGHI UNO


Questo governo giallo-verde mi ricorda quei supermercati che a fine mese fanno  l'offerta "prendi due al prezzo di uno".
Solo  che questi vorrebbero attuare due programmi ( quello della lega -flax tax, abolizione legge Fornero- e quello dei grillini -reddito di cittadinanza-) al prezzo di uno. Auguri...


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domenica 23 settembre 2018

SOLO PER MUSULMANI



Solo per musulmani

In Arabia Saudita e alle Maldive, solo ai musulmani è concessa la cittadinanza. In entrambi i Paesi, è vietata la pratica manifesta di qualsiasi religione diversa dall'Islam. Nella foto: Segnali stradali in Arabia Saudita che indicano la strada per la Mecca "Solo per i musulmani". (Fonte dell'immagine: Peter Dowley/Wikimedia Commons)





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sabato 22 settembre 2018

Risposta del papa Pio IX ai Pellerossa Coeur d'Alene



 Son riuscito a trovare la risposta del Santo Padre Pio IX  [ Luca Donba Bernardi ]:

Diletti figli, a voi salute e l’Apostolica Benedizione! 
I devoti sentimenti che Ci avete manifestato nella semplicità dei vostri  cuori, sono stati per Noi causa di grande gioia. Il vostro dolore circa gli attacchi portati contro la Chiesa, così come la vostra devozione e il vostro affetto filiale per la Santa Sede, sono una dimostrazione eclatante della fede e 
della carità che ricolmano i vostri cuori, che vi legano saldamente al centro di unità [al Papato]. 
Per questa ragione crediamo con certezza che le vostre preghiere e suppliche, innalzate incessantemente a Dio, saranno efficaci per Noi e per la Chiesa e accogliamo con sentimenti di profonda gratitudine l’offerta della vostra generosa carità.
La mano di Dio protegge coloro che Lo cercano sinceramente e Noi crediamo che le vostre buone parole vi otterranno la grazia di resistere ai pericoli di corruzione che vi minacciano e l’aiuto spirituale che voi desiderate per la vostre figlie. 
Noi chiediamo a Dio di completare in voi l’opera della Grazia e di colmarvi delle sue più scelte benedizioni. 
In pegno di questo e quale segno della nostra gratitudine e paterna benevolenza, noi impartiamo a voi di cuore l’Apostolica Benedizione.
Dato a Roma, presso San Pietro, il 31 luglio 1871, nel vigesimo sesto anno del nostro Pontificato


La lettera: 

"Clementissimo Padre
non è temerarietà, ma amore quello che ci spinge a scriverVi.
Noi siamo, è vero, la più infima di tutte le tribù indiane, mentre Voi siete il più grande fra gli uomini viventi. Ma Voi siete stato il primo ad aver gettato uno sguardo di compassione su di noi. Sì, Padre Santo, ancora trenta inverni fa noi eravamo un popolo selvaggio, miserabile sia nell’anima che nel corpo, fino a che Voi non ci mandaste il grande Saio Nero, Padre De Smet che, grazie al Battesimo, ci fece diventare figli di Dio.
Noi eravamo ciechi e Voi lo mandaste ad aprirci gli occhi. Molti di noi brancolavano ancora nelle tenebre, quando Padre De Smet partì da noi; allora Voi mandaste un altro Saio Nero, il nostro buon Padre Nicholas Point, che venne quaggiù, visse insieme a noi e ci destò, guidandoci sul sentiero che conduce al Paradiso. E quanti altri Padri non ci avete dato per insegnare a noi e ai nostri figli la legge di Dio e per renderci Cristiani migliori? Perciò, Padre Santo, avendo sentito che Voi Vi trovate ora nell’afflizione, vogliamo ringraziarvi della Vostra carità ed esprimerVi il nostro grande amore e il nostro intenso dolore nell’apprendere che alcuni vostri malvagi figli seguitano a causarVi sofferenze, dopo avervi privato della Vostra stessa casa. Sebbene siamo soltanto dei poveri indiani, ignari delle politezze della vita, consideriamo però questo comportamento come un crimine.
Solo 50 anni fa eravamo ancora dei selvaggi; ma mai avremmo osato comportarci così, sapendo che la dignità e l’autorità del Papa provengono da Cristo. Per questa ragione non abbiamo mancato di pregare e seguiteremo a pregare per Voi, Padre Santo e per l’intera Chiesa, con tutto l’ardore di cui dei poveri indiani sono capaci. Di più: convenuti dai nostri diversi accampamenti nella chiesa della Missione, per nove giorni abbiamo recitato molte preghiere e praticato atti di virtù che abbiamo offerto per Voi al Sacro Cuore di Gesù. Questa mattina abbiamo conteggiato le nostre pratiche e devozioni e trovato ch’esse assommavano al numero di 120.527. Stimandolo insufficiente, abbiamo offerto i nostri stessi cuori per il nostro eccellentissimo Padre, il Papa, nella certa fiducia che questa nostra offerta non sarà rigettata. Disponiamo anche di un certo numero di soldati, non addestrati per la guerra, ma per mantenere l’ordine nei nostri accampamenti. Se questi uomini possono essere di aiuto al servizio del Papa, noi li offriamo con gioia ed essi si chiamano Blackrobe, in inglese. La veste nera ecclesiastica portata dal gesuita Padre De Smet, come da altri religiosi, sacerdoti diocesani e da alcuni ordini di suore, doveva evidentemente fare grande impressione sugli animi semplici di questi nativi, non meno della santità di vita e dello spirito di sacrificio dei Missionari. Essi si stimeranno fortunati di poter versare il loro sangue e di offrire le proprie vite per il nostro buon Padre, Pio IX. E ora, possiamo parteciparVi i nostri timori e i nostri dubbi? I venditori di whisky si approssimano ogni giorno. Noi temiamo di tradire il nostro Salvatore e di ritrarre i cuori che Gli avevamo donato. Aiutateci e rafforzate la nostra volontà con le Vostre preghiere. Ma i nostri cari figli sono ancora più da compatire, perché essi sono maggiormente esposti al pericolo. Non tanto i nostri figli maschi, che hanno autentici padri nei Sai Neri [i religiosi gesuiti], quanto le nostre figlie, che non hanno finora madri gentili [le suore] che si prendano cura di loro. Noi abbiamo chiesto spesso Sai Neri del loro stesso sesso [cioè delle religiose], ma le nostre voci sono troppo flebili per essere udite e siamo troppo poveri per poter fare di più, oltre che chiedere.
Questi sono i sentimenti che scaturiscono dai nostri cuori; ma siccome noi, poveri indiani, siamo soliti attribuire poco valore all’espressione di sentimenti, se questi non sono accompagnati anche da doni materiali, ecco che abbiamo raccolto dollari e piccole monete di cui farVi dono, onde esibirVi, quale misura della nostra sincerità, un frammento della nostra stessa carne. Nonostante la nostra povertà e con grande nostra sorpresa, abbiamo potuto raccogliere 110 dollari .
E ora, Padre Santo, permetteteci ancora una volta di aprirVi i nostri cuori.
Oh, quanto saremmo felici, malgrado la nostra indegnità, di poter ricevere una parola dalle vostre labbra, una parola che aiuterà noi, le nostre spose e i nostri figli a trovare accesso al Sacro Cuore di Gesù!"
Lettera degli indiani Coeur d'Alene, datata 1871, indirizzata a Pio IX dopo la Breccia di Porta Pia.
Skitswish Sacred Heart Mission missionary graveyard in Desmet, Idaho.


Photograph from the Edgar Dowd Collection
Father C. Byrne, May 14, 1940 standing near crosses of Desmet's Honored Dead Missionaries; Skitswish Sacred Heart Mission missionary graveyard in Desmet, Idaho.

Photograph courtesy of the Library of Congress, Prints and Photographs Division

[ Padre Nicolas Point ha lasciato un grande corpo di materiale manoscritto che è sparso attraverso diversi archivi. L'Archivum Romanum Societatis Iesu (Roma), Epistolae praepositorum generalium ad patres et fratres Societatis Iesu, ha una raccolta delle sue lettere al generale gesuita e dei documenti battesimali che ha tenuto durante le missioni nel paese dell'Oregon. La Biblioteca Nazionale Centrale (Roma), Fondo Gesuitico, ha il diario originale e gli schizzi di Point realizzati durante un viaggio su chiatta dagli Stati Uniti nordoccidentali di ritorno a St Louis diretti in Canada. L'Archivio della Società del Missouri della Provincia del Missouri (St. Louis University, Maryland) ha una piccola raccolta di lettere e alcuni disegni a penna e inchiostro di scene che ha disegnato per volere di padre Pierre-Jean De Smet . (Letters and sketches with a narrative of a year's residence among the Indian tribes of the Rocky Mountains, by P. J. de Smet...  Philadelphia : M. Fithian, 1843   ristampato a Cleveland : A. H. Clark, 1906 ).
Stabilì almeno una missione, quella del Sacro Cuore tra gli Skitswish (Coeur d'Alenes) in un sito vicino all'attuale Cataldo, Idaho. Durante questo periodo ha tenuto un diario e ha realizzato centinaia di schizzi di indiani in ogni fase della loro esistenza. Point ha anche fatto molti schizzi che sarebbero apparsi nei libri di De Smet.
Il lavoro di Point come artista è definito da alcuni come primitivo, ma è anche originale nella sua tecnica. I suoi dipinti sono particolarmente preziosi perché ritraggono la vita quotidiana di diverse tribù indiane, i Flatheads, i Blackfeet e gli Skitswish per la maggior parte, poco prima che fossero radicalmente cambiati dall'incursione dell'uomo bianco.



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venerdì 21 settembre 2018

Pedofili, omosessuali nella Chiesa: cause lontane

IL PAPA “BUONO”, LA PEDOFILIA E IL CRIMEN SOLLICITATIONIS







La Chiesa Cattolica, fin dal tempo del papa San Pio V (XVI secolo), era severissima con i sodomiti, e maggiormente contro i pedofili: il papa san Pio V, con appositi documenti pontifici, stabilì che ogni ecclesiastico, di qualsiasi grado, si fosse macchiato dei peccati di sodomia o di pedofilia, venisse immediatamente privato di ogni grado ecclesiastico, di ogni beneficio della carica, e consegnato immediatamente alla giustizia dello Stato. Tale legge per la Chiesa, venne sempre rispettata ed osservata nei secoli fino all’avvento in Vaticano di papa Roncalli. Infatti, nel 1962, Giovanni XXIII emanò un documento di grave importanza per il clero, intitolato “Crimen Sollicitationis”, trattante tra l’altro proprio i casi di violenza sessuale o pedofilia, commessi dal clero. In tale documento, rimasto  segreto per molto tempo, veniva stravolta la legislazione pontificia, imponendo il segreto sui processi.

Nel documento (rimasto segreto fino 18 maggio 2001, quando fu citato nell'EPISTOLA "DE DELICTIS GRAVIORIBUS" DELLA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE) si legge:
 (§11) «Nello svolgere questi processi, si deve avere maggior cura e attenzione che si svolgano con la massima riservatezza e, una volta giunti a sentenza e poste in esecuzione le decisioni del tribunale, su di essi si mantenga perpetuo riserbo. Perciò tutti coloro che a vario titolo entrano a far parte del tribunale, o che per il compito che svolgono siano ammessi a venire a conoscenza dei fatti, sono strettamente tenuti al più stretto segreto (il cosiddetto "segreto del Sant’Uffizio"), su ogni cosa appresa e con chiunque, pena la scomunica latae sententiae, per il fatto stesso di aver violato il segreto (senza cioè bisogno di una qualche dichiarazione); tale scomunica è riservata unicamente al sommo pontefice, escludendo dunque anche la Penitenzieria Apostolica. [ossia: tale scomunica può essere ritirata solamente dal papa, NdT] »
Il documento impone un vincolo assoluto di segretezza sia per le cause trattate che per il documento stesso, sia durante il procedimento che successivamente alla decisione ed esecuzione della sentenza (§11). Il giuramento di silenzio perpetuo su ogni cosa avvenuta durante le fasi del processo è obbligatorio per tutti gli intervenuti nel procedimento canonico: gli imputati ma anche le vittime dei crimini contestati e gli eventuali testimoni (§13). Per i membri del tribunale il testo del giuramento è fissato nella Formula A: « Prometto, mi obbligo e giuro che manterrò inviolabilmente il segreto su ogni e qualsiasi notizia, di cui io sia messo al corrente nell'esercizio del mio incarico, escluse solo quelle legittimamente pubblicate al termine e durante il procedimento » (Crimen sollicitationis, Formula A – Formula di giuramento di svolgere il proprio dovere [di testimone, consulente, ecc. NdT] fedelmente e di mantenere il segreto del Sant’Uffizio).
Il segreto non può essere violato in alcun modo dai membri del tribunale, «né direttamente né indirettamente», «nemmeno per un bene maggiore o per causa urgente e grave», «salvo dispensa esplicita del sommo pontefice», sotto pena di scomunica latae sententiae. L'accusato, che viola il segreto con persona diversa dal suo difensore, è semplicemente sospeso a divinis. Per gli accusatori e i testimoni, invece, non è prevista alcuna pena, a meno che gliene sia esplicitamente minacciata una nel corso dell'accusa, della deposizione o dell'escussione (§13).

Tale documento contraddisse tutta la legislazione dei Papi cattolici, che nei secoli avevano colpito, subito e duramente, tutti gli infiltrati e i criminali che si nascondessero nel clero. Dagli anni ’60 del secolo scorso, per decenni, molti omosessuali e pedofili, infiltrati nella gerarchia, hanno avuto mano libera completa tra i fedeli ignari, nella più completa impunità. Proprio quando i comunisti americani, seguendo le direttive di Mosca, avevano infiltrato migliaia di compagni nella Chiesa cattolica (Cfr. voce Bella Dodd in en.wikipedia.org), per non parlare di quelli in tutto il mondo.


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sabato 25 agosto 2018

giovedì 26 luglio 2018

Offerta della vita. Suor Natalia Magdolna. Promesse


Preghiera dell'offerta della vita
L'affidamento a Maria è la Salvezza. Gesù morente, compie la nostra redenzione con l'affidamento a Maria.
Chi si è affidato a Maria è già salvo. La salvezza consiste nel camminare tutta la vita con Maria, dopo aver preso la Sua mano.
  
Rivelazioni di Gesù a Suor Natalia Magdolna (1901-1992). La nostra Mamma celeste chiede in special modo alle madri di famiglia, che offrano per amore, la loro vita secondo le intenzioni del Suo immacolato cuore, affinché Ella possa salvare più e più famiglie e per evitare che cadano nell'inferno. La stessa Vergine lo afferma: “Nel cuore di molte madri arde il dolore. È oppresso il loro cuore per lo stato spirituale dei loro figli, per la loro condotta immorale, per il destino delle loro vite dopo la morte.”
Per amore ad esse, mossa da compassione, ottenni con le mie preghiere le cinque promesse che danno consolazione alle mamme che offrono con un affidamento totale, tutti gli avvenimenti della loro vita!
A tale fine è proposta a loro questa “offerta di vita” che deve farsi con rettitudine e serietà, per la maggior gloria di Dio e per il bene della santa chiesa, in cambio delle seguenti promesse grandissime.

Ferventi e brevi preghiere di pentimento. Gesù mio, ti amo sopra ogni cosa! Mi rammarico per tutti i miei peccati malgrado il mio amore per te. Anche tutti i peccati del mondo mi hanno ferito. Oh Amore misericordioso, unito alla nostra Santissima Madre e al suo Cuore Immacolato, ti prego di perdonare i miei peccati e tutti i peccati di tutti gli uomini, miei fratelli, fino alla fine del mondo. Mio amato Gesù, uniti ai meriti delle Tue Sante Piaghe, offro la mia vita al Padre Eterno, secondo le intenzioni dell' Addolorata Santa Vergine. Vergine Maria, Regina dell'Universo, mediatrice dell'umanità, e nostra speranza, prega per noi!

Promesse per tutti coloro che faranno l’ “offerta di vita”:
1. Nessuno dei loro familiari andrà all'inferno, anche se le apparenze esterne lo facessero supporre, perché prima che l' anima abbandoni il corpo, riceveranno la grazia del perfetto pentimento.
2. Nello stesso giorno dell'offerta, usciranno dal purgatorio tutti i defunti della loro famiglia.
3. Nella morte starò al loro fianco, e porterò le loro anime alla presenza di Dio senza passare dal purgatorio.
4. I loro nomi saranno scritti nel Cuore di Gesù e nel Cuore immacolato di Maria.
5. Si salveranno moltissime anime dall'eterna condanna per questa offerta unita ai meriti di Cristo. Il merito dei loro sacrifici, beneficerà le anime sino alla fine del mondo.

L'offerta di vita va fatta in questi termini:
“Mio amato Gesù, davanti alle persone della Santissima Trinità, davanti alla nostra Madre del Cielo e a tutta la Corte celeste, offro secondo le intenzioni del tuo Cuore eucaristico, secondo quelle dell'immacolato Cuore di Maria Santissima, tutta la mia vita, tutte le mie sante Messe, Comunioni, opere buone, sacrifici e sofferenze, unendoli ai meriti della Tua santissima Madre e della Tua morte sulla croce, per adorare la gloriosa santissima Trinità; per offrirle riparazioni per le nostre offese; per l'unità della nostra santissima madre Chiesa; per i nostri sacerdoti; per le buone vocazioni sacerdotali; e per tutte le anime sino alla fine del mondo. Ricevi Gesù mio, la mia “offerta di vita” e concedimi la grazia di perseverare fedelmente sino alla fine della mia vita. Amen

"...Se qualcuno, figlia mia, fa solo una volta l'offerta della vita. Capisci, figlia Mia? Se solo una volta, in un momento di grazia, si è acceso nel suo cuore il fuoco dell'amore eroico, con questo ha sigillato tutta la sua vita! La sua vita, anche se non ne è consapevole, è ormai possesso di Entrambi i Sacri Cuori. Per mio Padre il tempo non esiste. La vita dell'uomo sta davanti a lui tutta intera…E aggiunse: anche se un’anima avesse già fatto un'altra offerta, questa le ingloba tutte e diventa superiore.Questa offerta sarà quindi la corona, l'ornamento più prezioso ed il distintivo della sua nobiltà spirituale in Cielo”  [Estratto da:  Suor Maria Natalia Magdolna. THE VICTORIOUS QUEEN OF THE WORLD (Le promesse complete nel volume)  Nihil obstat: Fr. Antonio González Ecclesiastic censor Imprimatur Jesús Garibay B. General Vicar Guadalajara, Jal. Jun. 1, 1999 Fonte: http://www.padrepioedonumberto.it/Affidamento-a-Maria-p24.html

            Preghiera dell'offerta della giornata
[Si] raccomandi l'offerta delle azioni della giornata, perché nel mondo e finanche nelle Comunità non sempre ci si pensa abbastanza, e così avviene che molte azioni, buone in se stesse, nell'ultimo giorno non avranno ricompensa, perché non sono state offerte al buon Dio prima di compierle. [Suor Maria della Croce. IL MANOSCRITTO DEL PURGATORIO].
Preghiera: Cuore divino di Gesù, io ti offro nella Divina Volontà per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno e di tutta la mia vita: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.


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domenica 22 luglio 2018

Gesù vuole essere amato sulla terra, su questa terra


Gesù vuole essere amato sulla terra, su questa terra,
 ove si annienta in ogni tabernacolo

8 DICEMBRE, ore 2 Immacolata Concezione.  Ahimè! quante vite appaiono piene di opere buone e, alla morte, ne saranno vuote... perché tutte quelle cose buone in apparenza, tutte quelle azioni clamorose, tutta quella condotta che sembrava irreprensibile, tutto questo non ha avuto Gesù solo quale fine. Si voleva far figura, brillare, passare per esatto osservante degli obblighi della Religione, per una Religiosa fedele alla regola, ecco il solo movente di tante esistenze. E nell'altra vita, qui, quale delusione! Se sapeste quanto poche persone agiscono per Dio solo, quanto poche compiono tutte le loro azioni per Dio solo... Ahimè! quanti rimpianti ci si prepara per il punto di morte, allorché non si sarà più accecati, ahimè! Se si riflettesse qualche volta all'eternità! Che cos'è la vita paragonata a quel giorno che non avrà sera per gli eletti, a quella sera che non avrà giorno per i reprobi? Si ama tutto sulla terra, ci si affeziona a tutto, eccetto a Colui che unico dovrebbe avere il nostro affetto ed al quale noi lo neghiamo. Il Gesù del tabernacolo attende dei cuori che Lo amino e non ne trova. Appena uno su mille che Lo ama come si dovrebbe amarLo! AmateLo voi; risarciteLo di codesta indifferenza sì colpevole che v'è nel mondo!

Ma, nel Purgatorio, Lo si ama?
R... Certamente, ma il nostro è un amore di riparazione, e se sulla terra Lo avessimo amato come avremmo dovuto, non saremmo sì numerose, non vi sarebbero tante anime nel luogo di espiazione.

In Cielo Gesù è molto amato?
R... In Cielo Lo si ama molto. Ivi vien risarcito, ma non è ancor questo che Gesù desidera. Egli vorrebbe essere amato sulla terra, su questa terra, ove si annienta in ogni tabernacolo, affinché l'avvicinarLo sia più facile, e non lo si fa. Si passa davanti ad una Chiesa con maggior indifferenza che davanti ad un monumento pubblico. Se talvolta si entra nel luogo santo, è più per oltraggiare il divin Prigioniero che vi risiede, con la propria freddezza, col cattivo contegno, con preghiere fatte in fretta, senza attenzione, che per dirGli una parola cordiale, una parola amichevole e di riconoscenza per la sua bontà verso di noi. Dite al Rev. Padre P. che il buon Dio attende da lui codesto amore ch'Egli incontra sì raramente; da lui, che ogni giorno si avvicina sì da presso a Gesù, che Lo riceve nel suo cuore. Oh! ditegli che, in quei momenti benedetti, ripari con le sue tenerezze l'indifferenza di tanti ingrati, che il suo cuore si strugga d'amore dinanzi a GesùOstia, soprattutto per i suoi Sacerdoti che, come lui, hanno la stessa felicità e che trattano i santi misteri con un cuore di ghiaccio, che rimangono freddi come marmo dinanzi a codesto braciere d'amore, e che non hanno una parola affettuosa da dire a Gesù. La sua unione col buon Dio sia ogni giorno più intima, affinché si prepari così alle grandi grazie che Gesù gli riserba. Vi ho detto che vi sono delle anime che fanno il loro Purgatorio appiè degli altari. Esse non stan lì in punizione delle colpe che hanno commesso in Chiesa; tali colpe, che offendono direttamente Gesù presente nel tabernacolo, vengono severissimamente punite nel Purgatorio. Dunque, le anime che stan lì in adorazione, vi stanno piuttosto in ricompensa della loro devozione al SS. Sacramento e del loro rispettoso contegno nel luogo santo. Esse soffrono meno che se fossero nel vero Purgatorio, e Gesù, che esse contemplano con gli occhi dell'anima e della fede al tempo stesso, addolcisce loro con la sua presenza invisibile le pene che subiscono.

Suor Maria della Croce. IL MANOSCRITTO DEL PURGATORIO
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/il%20manoscritto%20del%20purgatorio.htm 37/61




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venerdì 20 luglio 2018



OFFERTA DELLA GIORNATA


[Praticate] l'offerta delle azioni della giornata, 
perché nel mondo e finanche nelle Comunità 
non sempre ci si pensa abbastanza, e così avviene che molte azioni, buone in se stesse,
 nell'ultimo giorno non avranno ricompensa,
 perché non sono state offerte al buon Dio prima di compierle.
 (Suor Maria della Croce. IL MANOSCRITTO DEL PURGATORIO).

Preghiera:
 Cuore divino di Gesù, io ti offro nella Divina Volontà per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.







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domenica 15 luglio 2018

Promesse di san Michele arcangelo


30. CORONA ANGELICA A SAN MICHELE

Una delle pratiche di devozione, più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze.
La Corona Angelica che conosciamo oggi fu creata da Suor Maria Colomba Leonardi (al secolo Maria Cristina, n. 1685 - m.1751);
- Questa nuova Corona Angelica, venne approvata ed indulgenziata, sotto Pio IX grazie all'interessamento di Suor Maria Felice Spinelli, nel 1851 e la si può recitare sia privatamente che pubblicamente;
- Le famose "promesse" furono condannate dalla Santa Inquisizione, nel 1675;
- Suor Maria della Croce, al secolo Elisa Sofia Clementina Hébert (1840- 1917), della diocesi di Coutances., riceve da un'anima del Purgatorio la meravigliosa risposta sulle "promesse". [ “Le promesse fatte a coloro che recitano la corona di San Michele sono vere?
R... Le promesse son reali; solamente non bisogna credere che le persone, che la recitano meccanicamente e senza curarsi della loro perfezione, vengano immantinente liberate dal Purgatorio. Sarebbe falso. San Michele fa anche più di quanto prometta, ma non porta via sì presto dal luogo d'espiazione coloro che devon scontare la pena d'un lungo Purgatorio. Certo è che in ricordo della loro devozione al santo Arcangelo le loro pene sono abbreviate; ma quanto ad esser rimessi in piena libertà, questo poi no! Io che la recitavo, posso servirvi d'esempio. La liberazione immediata ha luogo solo per le persone che hanno lavorato con coraggio alla loro perfezione e che han poco da espiare nel Purgatorio.” Il manoscritto del Purgatorio]
Solamente quando la Chiesa studierà la figura e gli scritti di questa Serva di Dio potremo considerare queste "promesse" vere o false;
Cerchiamo di recitare spesso (o quotidianamente) detta Corona Angelica, diffondendo la sua vera storia, sicuri che si fa una cosa assai gradita a Dio e a san Michele Arcangelo;
Continuiamo ad avere fiducia nella protezione e nell'intercessione di San Michele, sicuri che, se non quelle stesse promesse, ci verranno accordate le grazie che con la recita di questa Coroncina noi chiediamo, memori delle Parole di Cristo “tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato” (Mc 11,24).

Pratica: O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria S. Michele Arcangelo, difendici nella lotta, per essere salvati nell'estremo giudizio
I.Ad intercessione di S. Michele e del celeste coro dei Serafini, ci renda il Signore degni della fiamma di perfetta carità. Pater, tre Ave al 1° Coro Angelico.
II. Ad intercessione di S. Michele Arcangelo e del Coro celeste dei Cherubini, voglia il Signore darci la grazia di abbandonare la vita del peccato e correre in quella della cristiana perfezione. Pater, tre Ave al 2° Coro Angelico.
III.Ad intercessione di S. Michele Arcangelo e del sacro Coro dei Troni, infonda il Signore nei nostri cuori lo spirito di vera e sincera umiltà. Pater, tre Ave al 3° Coro Angelico.
IV.Ad intercessione di S. Michele Arcangelo e del coro celeste delle Dominazioni, ci dia grazia il Signore di dominare i nostri sensi e correggere le corrotte passioni. Pater, tre Ave al 4° Coro Angelico.
V.Ad intercessione di S. Michele e del celeste Coro delle Potestà, il Signore si degni di proteggere le anime nostre dalle insidie e tentazioni del demonio. Pater, tre Ave al 5° Coro Angelico.
VI.Ad intercessione di S. Michele e del Coro delle ammirabili Virtù celesti, non permetta il Signore che cadiamo nelle tentazioni, ma ci liberi dal male. Pater, tre Ave al 6° Coro Angelico.
VII.Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste dei Principati, riempia Dio le anime nostre dello spirito di vera e sincera obbedienza. Pater, tre Ave al 7° Coro Angelico.
VIII.Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste degli Arcangeli, ci conceda il Signore il dono della perseveranza nella fede e nelle opere buone. Pater, tre Ave al 8° Coro Angelico.
 IX.Ad intercessione di S. Michele e del Coro celeste di tutti gli Angeli, si degni il Signore concederci di essere da essi custoditi nella vita presente e poi introdotti nella gloria dei cieli. Pater, tre Ave al 9° Coro Angelico. Un Pater a San Michele. Un Pater a San Gabriele. Un Pater a San Raffaele. Un Pater all’Angelo Custode.
Prega per noi, arcangelo san Michele, Gesù Cristo Signore nostro. E saremo resi degni delle Sue promesse. Preghiamo: Dio onnipotente ed eterno, che con prodigio di bontà e misericordia, per la salvezza degli uomini hai eletto a Principe della tua Chiesa il glorioso san Michele, concedici, mediante la sua benefica protezione, di essere liberati da tutti i nostri spirituali nemici. Nell'ora della nostra morte non ci molesti l'antico avversario, ma sia il tuo arcangelo Michele a condurci alla presenza della tua divina Maestà. Amen.

San Michele promette ai suoi devoti, che lo pregano con perseveranza e fiducia, i seguenti favori:
1. A chi recita prima della S. Comunione la Corona Angelica impetrerà da Dio che gli venga assegnato un Angelo di ciascuno dei nove cori, che accompagni il devoto alla S. Comunione.
2. Continua assistenza sua e degli angeli in tutto il tempo della vita dei suoi devoti.
3. Dopo la morte otterrà la liberazione dell’anima sua dal Purgatorio se si sforza di vivere ora in grazia di Dio e da buon cristiano.
Queste promesse hanno il valore della rivelazione privata. La speranza di ricevere le grazie promesse è stata alimentata e sostenuta dal fatto che il Sommo Pontefice Pio IX l’8 agosto 1851 fece arricchire di numerose indulgenze questo pio e salutare esercizio.  

Couronne angélique en l'honneur du glorieux saint Michel, archange [Texte imprimé] / [signé Moreau].Le Mans : Beauvais, 1863 
http://donidalcielo.blogspot.com/2016/05/la-coroncina-angelica.html