Gli stupidi non si distraggono mai, i cattivi qualche volta
Mario Monti pochi giorni fa ha dichiarato nuovamente (il "superlavoro" lo rende forse distratto?) che lo scopo finale dell’attuale crisi è di creare un’unione politica europea. (Quindi si potrebbe dedurre che qualcuno vuole la crisi per fare passi in avanti verso l'unione politica dell'Europa)
Monti infatti dichiara che quando si manifesta fortemente la crisi, politici e cittadini sono "disposti a cedere la propria sovranità"...
Diceva esattamente questo, Mario Monti, già "in tempi non sospetti" in una lezione tenuta all'Università Internazionale degli Studi Sociali Luiss Guido Carli risalente al febbraio 2011: "Nei momenti di crisi più acuta, progressi più sensibili. Rientro dell'emergenza della crisi: affievolimento della volontà di cooperare. Non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell'Europa sono per definizione cessioni di parti di sovranità nazionali a un livello comunitario. E' chiaro che il potere politico ma anche il senso di appartenenza dei cittadini alla collettività nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perché c'è una crisi in atto, visibile, conclamata. Abbiamo bisogno delle crisi, come il G20, come gli altri consessi internazionali, per fare passi avanti. Ma quando una crisi sparisce, rimane un sedimento, perché si sono messe in opera istituzioni, leggi eccetera, per cui non è pienamente reversibile".
Nessun commento:
Posta un commento