La preghiera a san Michele Arcangelo
Il 13 ottobre 1884 papa Leone XIII avrebbe
avuto una visione - al termine della Messa in Vaticano - nella quale il Maligno
minacciava la Chiesa: subito dopo aveva composto la preghiera (in forma
estesa), raccomandando che fosse recitata al termine di ogni messa, oltre ad inserirla
nella raccolta degli esorcismi.
Nel 1886, ciò divenne una legge interna alla Chiesa e la
preghiera a San Michele in forma abbreviata fu
inserita insieme alle Preci leonine, da recitare al termine delle
messe non cantate. La preghiera continuò ad essere recitata fino al 26
settembre 1964, quando, con la riforma liturgica nata in seno al Concilio Vaticano II, l'istruzione "Inter oecumenici"
n.48, § j, decretò: "...le preghiere leoniane sono soppresse".
Abbiamo quindi tre versioni:
·
forma breve nelle Preci Leonine (Rituale romano del
1884) di Leone XIII,
·
esorcismo dopo il Vaticano II.
L'esorcismo contiene la profezia, per la quale il demonio e i suoi adoratori prenderanno il controllo del papato (sede di Pietro [apostolo, primo papa] e la Cattedra della Verità) da un certo punto in avanti nella storia, ma senza mai riuscire a prevalere su essa.
La crisi della
Chiesa nel 2018 e la reintroduzione della preghiera a San Michele Arcangelo
A seguito dello scandalo a sfondo sessuale coinvolgente diversi
membri dell'episcopato e del clero, Papa Francesco ha chiesto ai fedeli di
tutto il mondo di recitare quotidianamente per tutto il mese di ottobre il
Santo Rosario alla Beata Vergine Maria - unitamente al digiuno e alla penitenza
come già richiesto nella "Lettera al Popolo di Dio" del 20 agosto 2018 -
per la protezione della Chiesa da Satana, il "Grande Accusatore",
concludendolo con l'antica preghiera "Sub Tuum Praesidium"
dedicata alla Vergine e con la preghiera a San Michele Arcangelo. Inoltre
diversi vescovi nel mondo hanno chiesto la reintroduzione della preghiera a San
Michele alla fine di ogni messa, in particolare:
Stati Uniti
·
Diocesi di Knoxville, Tennessee (Mons. Richard Stika)
·
Diocesi di
Orange, California (Mons. Kevin W. Vann)
“ Il demonio fa tutto per distrarci e
toglierci il gusto della preghiera. Ci salveremo o ci danneremo insieme.
Pertanto, Padre, bisogna dire alle
persone che non devono attendere dal Papa un richiamo alla penitenza e alla
preghiera, né da parte dei vescovi, né dai parroci, né dai superiori in
generale. È tempo che ciascuno, di sua iniziativa, compia opere sante e
riformi la sua vita secondo i richiami della Madonna!” (Suor Lucia di
Fatima al Reverendo Padre Agostino
Fuentes, postulatore della causa di beatificazione di Francesco e Giacinta di
Fatima, 22 maggio 1958)
Perché, senza attendere la richiesta del Vescovo
della nostra diocesi o del
parroco, noi fedeli non recitiamo tutti i giorni e al
termine della Messa la preghiera a
San Michele Arcangelo?
Nelle Preci Leonine
In nomine Patris, et
Filii et Spiritus Sancti.
Sancte Míchaël Archángele,
defénde nos in praélio;
contra nequítiam et
insídias diaboli esto præsídium.
Imperet illi Deus,
súpplices deprecámur:
tuque,
Prínceps milítiæ cæléstis,
Sátanam aliósque spíritus malígnos,
qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo,
divína virtúte in inférnum detrúde.
Amen.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.
San Michele Arcangelo, difendici nella lotta;
sii nostro aiuto contro la cattiveria e le
insidie del demonio.
Che Dio eserciti il suo dominio su di lui,
supplichevoli ti preghiamo:
tu, che sei il Principe della milizia celeste,
con la forza divina rinchiudi nell'inferno
Satana
e gli altri spiriti maligni
che girano il mondo
per
portare le anime alla dannazione.
Amen.
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