Michelangelo. La creazione di Adamo |
Iddio creò l’uomo perché Gli facesse
compagnia.
(1) Continuando il mio solito stato, stavo
unendomi con Gesù, pregandolo di non
lasciarmi sola, e
che venisse a tenermi compagnia, e Lui, movendosi nel mio interno, mi
ha detto:
(2) “Figlia mia, se sapessi come desidero,
sospiro, amo la compagnia della creatura!
E’ tanto, che se nel
creare l’uomo dissi: “Non è buono che
l’uomo sia solo, facciamo
un’altra creatura
che lo rassomigli e gli tenga compagnia, affinché l’uno formi la delizia
dell’altro”. Queste stesse parole, prima di creare
l’uomo, dissi al mio amore: “Non
voglio essere solo,
ma voglio la creatura in mia compagnia, voglio crearla per
trastullarmi con
lei, per dividere con lei tutti i miei contenti, con la sua compagnia mi
sfogherò
nell’amore”. Perciò la feci a mia
somiglianza, e come la sua intelligenza pensa
a Me, si occupa di
Me, così tiene compagnia alla mia sapienza, ed i miei pensieri
facendo compagnia ai
suoi, ci trastulliamo insieme; se il suo sguardo guarda Me e le
cose create per
amarmi, sento la compagnia del suo sguardo; se la lingua prega,
insegna il bene,
sento la compagnia della sua voce; se il cuore mi ama, sento la
compagnia nel mio
amore; e così di tutto il resto. Ma se
invece fa il contrario, Io mi
sento solo e come re
derelitto, ma ahi! quanti mi lasciano solo e mi disconoscono”.
12-123
Gennaio 24, 1920
Gennaio 24, 1920
Libro di Cielo
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature.
Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu
creata da Dio”.
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