Ogni cosa creata porge l’Amore di Dio all’uomo, il quale deve contraccambiarlo
in riconoscenza e amore per ogni cosa creata.
Tutte le cose create porgono l’amore di
Dio all’uomo.
(1) Stavo pregando, e col mio pensiero mi
fondevo nel Voler Eterno, e portandomi
innanzi alla Maestà
Suprema dicevo: “Eterna Maestà, vengo
ai tuoi piedi a nome di tutta
l’umana famiglia,
dal primo fino all’ultimo uomo delle future generazioni, ad adorarti
profondamente, ai
tuoi piedi santissimi voglio suggellare le adorazioni di tutti, vengo a
riconoscerti a nome
di tutti: Creatore e dominatore
assoluto di tutto, vengo ad amarti per
tutti e per
ciascuno, vengo a ricambiarti in amore per tutti, per ciascuna cosa creata, cui
tanto amore ci hai
messo dentro, che mai la creatura troverà amore sufficiente per
ricambiarti in
amore, ma io nel tuo Volere trovo questo amore, e volendo che il mio
amore, come gli
altri atti, siano completi, pieni e per tutti, perciò sono venuta nel tuo
Volere, dove tutto è
immenso ed eterno, e trovo amore per poterti amare per tutti, quindi
ti amo per ogni
stella che hai creato, ti amo per quante gocce di luce ed intensità di
calore che hai messo
nel sole”. Ma chi può dire tutto ciò
che la mia povera mente
diceva? Andrei
troppo per le lunghe; perciò faccio punto.
Ora, mentre ciò facevo, un
pensiero mi ha
detto: “Come va, ed in che modo Nostro
Signore ha messo in ogni cosa
creata fiumi d’amore
verso la creatura?” Ed una luce ha risposto al mio pensiero:
(2) “Certo figlia mia che in ogni cosa creata
il mio amore si riversava a torrenti verso la
creatura, te lo
dissi altrove, te lo confermo ora, che mentre il mio amore increato creava
il sole, ci metteva
oceani d’amore, ed in ogni goccia di luce che doveva inondare
l’occhio, il passo,
la mano, e tutto della creatura, correva il mio amore, e quasi
ripercotendole
dolcemente l’occhio, la mano, il passo, la bocca, le dà il mio bacio eterno
e le porge il mio
amore; alla luce corre insieme il calore, e ripercotendolo un po’ più forte
e quasi impaziente
dell’amore della creatura, fino a dardeggiarla, le ripeto più forte il mio
ti amo eterno, e se
il sole con la sua luce e calore feconde le piante, è il mio amore che
corre alla nutrizione
dell’uomo; e se ho disteso un cielo sul capo dell’uomo,
tempestandolo di
stelle, era il mio amore che volendo allietare l’occhio dell’uomo, anche
la notte, gli diceva
in ogni scintillio di stella il mio “ti amo”, sicché ogni cosa creata porge
il mio amore
all’uomo, e se ciò non fosse, non aveva nessuno scopo la Creazione, ed Io
non faccio nulla
senza scopo, tutto è stato fatto per l’uomo, ma l’uomo non lo riconosce,
e si è cambiato per
Me in dolore. Perciò figlia mia, se
vuoi lenire il mio dolore vieni
spesso nel mio
Volere, ed a nome di tutti dammi adorazione, amore, riconoscenza e
ringraziamento per
tutti”.
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Libro di Cielo
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Serva di Dio Luisa Piccarreta
12-121
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Serva di Dio Luisa Piccarreta
12-121
Gennaio
9, 1920
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