Dove non c’è Dio, non vi può essere né fermezza, né vero bene.
(1) Stavo pensando sul mio stato, che ora tutto pare pace, amore, che niente mi turba,
che tutto è buono, niente è peccato; dicevo fra me stessa: “Che sarà se nel punto della
mia morte si muterà la scena e vedrò il rovescio di questo, cioè che tutte le cose mi
turberanno, e tutto ciò che ho fatto sarà stato una catena di mali”. Mentre ciò pensavo
mi ha detto:
(2) “Figlia mia, pare che ti vuoi turbare per forza e togliermi il mio continuo riposo in te.
Credi tu che è cosa tua la pazienza, la costanza, la pace di questo tuo stato, oppure
frutto e grazia di chi abita in te? Solo Io posseggo questi doni, e dalla costanza, pace e
pazienza puoi conoscere chi è che opera in te. Perché quando è la natura o il demonio,
l’anima si sente dominata da continui cambiamenti, sicché ora si sente di un’umore, ora
di un’altro, ora tutta pazienza, ora tutta stizzosa; insomma, la poverina è sbattuta come
una canna da un vento gagliardo. Ah! figlia mia, dove non c’è Dio, non vi può essere né
fermezza, né vero bene, perciò non voler più turbare il mio ed il tuo riposo. Ed invece sii
più riconoscente”.
7-42
Settembre 12, 1906
Un contento di meno nella terra, un paradiso di più in Cielo.
(1) Continuando il mio solito stato, appena ho visto il benedetto Gesù, e mi ha detto:(2) “Figlia mia, qualunque minimo piacere l’anima si priva in questa vita per amor mio,
tanti paradisi di più li darò nell’altra vita; sicché un contento di meno di qua, un paradiso
di più di là. Immaginati un poco quante privazioni hai tu subito in questi vent’anni di letto
per causa mia, ed Io quanti paradisi di più ti darò in Cielo”.
(3) Ed io nel sentire ciò, ho detto: “Mio bene, che dite? Io mi sento onorata e quasi
debitrice a Voi che mi date l’occasione di potermi privare per amor vostro, e mi dite che
mi darete altrettanti paradisi?”
(4) E Lui ha soggiunto: “Ed è proprio così”.
(5) Deo Gratias.
7-37
Agosto 10, 1906
Libro di Cielo
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Serva di Dio Luisa Piccarreta
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