Tutto ciò che non è fatto per Gloria di Dio resta oscurato.
(1) Trovandomi fuori di me stessa, mi sono trovata col bambino Gesù in braccia inmezzo a tanta gente, e Lui mi ha detto:
(2) “Figlia mia, tutte le opere, parole e pensieri delle creature dovrebbero essere
suggellati con l’impronta: “Gloriam Dei, Gloriam Dei”. E tutto ciò che non è suggellato da
questa impronta resta oscurato e come sepolto in tenebre, macchiato, al più di nessun
valore, sicché la creatura non fa altro che cacciare da sé stessa che tenebre e cose
abominevoli, perché la creatura non operando per la gloria di Dio, sfugge dal fine per cui
è stata creata, resta come sperduta da Dio, e lasciata sola a sé stessa. E solo Dio è
luce, e per Dio le azioni umane acquistano valore. Or che meraviglia che la creatura
non operando per la sua gloria resta sepolta nelle sue stesse tenebre, e non acquista
niente dalle sue fatiche, anzi si carica di gravi debiti?”
(3) Con nostra grande amarezza guardavamo tutta quella gente come sepolta in
tenebre. Onde io per distrarre da quella amarezza il benedetto Gesù, me lo stringevo e
baciavo, e gli dicevo quasi volendo scherzare con Lui: Dite insieme con me, do tale
potenza alla preghiera di quest’anima, da concederle ciò che mi domanda. E Lui non mi
dava retta, ed io volendolo costringere a dire insieme con me, replicavo i baci, gli
abbracci e ripetevo: “Dite, dite insieme con me le stesse parole dette di sopra”. Ho fatto
tanto, che mi pareva che Egli le abbia detto, e mi sono trovata in me stessa,
meravigliandomi della mia arditezza e pazzia, e mi vergognavo di me stessa.
Libro di Cielo
“Il Regno della mia Divina Volontà in mezzo alle creature. Il richiamo delle
creature nell’ordine, al suo posto e nello scopo per cui fu creata da Dio”.
Serva di Dio Luisa Piccarreta
7-41
Settembre 11, 1906
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