11.LO SCAPOLARE DELLA MADONNA DEL CARMELO
Conforme gli uomini si recano ad onore di avere alcuni che portano le
loro livree, così Maria SS. gradisce che i suoi divoti portino il suo scapolare
in segno d'esser dedicati alla di lei servitù ed esser del numero della
famiglia della Madre di Dio. Gli eretici moderni deridono al solito questa
divozione, ma la S. Chiesa l'ha approvata con tante bolle ed indulgenze. E
riferisce il P. Crasset (T. 2, tr. 6, part. 4), ed il Lezzana (In Mar., c. 5,
n. 10), parlando dell'abitino del Carmine, che verso l'anno 1251 apparve la S.
Vergine al B. Simeone Stochio inglese, e dandogli il suo scapolare, gli disse
che coloro i quali l'avessero portato, sarebbero stati liberi dall'eterna
dannazione, con queste parole: Accipe, fili dilectissime, hoc tui Ordinis
scapulare, meae confraternitatis signum, tibi et cunctis Carmelitis
privilegium; in quo quis moriens, aeternum non patietur incendium (Ap. Lez.,
loc. cit.). E di più porta il P. Crasset che Maria apparendo un'altra volta a
Papa Giovanni XXII gli ordinò di far sapere a coloro che portassero il suddetto
abitino che sarebbero stati liberati dal purgatorio nel sabbato dopo la lor
morte; conforme appunto il medesimo Pontefice poi dichiarò nella sua bolla,
confermata appresso da Alessandro V, da Clemente VII, e da altri, come
riferisce il P. Crasset nel luogo citato. E secondo abbiamo notato nella prima
parte (cap. 8, § 2, pag. 272), Paolo V accenna lo stesso, e par che spieghi le
bolle de' Pontefici antecessori, prescrivendo nella sua bolla le condizioni da
osservarsi per guadagnare l'indulgenze appostevi, cioè l'osservanza della
castità secondo il proprio stato e la recitazione dell'Officio picciolo della
Vergine: e chi non può recitarlo, almeno che osservi i digiuni della Chiesa,
astenendosi dal mangiare carne nel mercoledì.
Le indulgenze poi che vi sono così a questo abitino del Carmine, come
agli altri de' Dolori di Maria, della Mercede, e singolarmente a quello della
Concezione, sono innumerabili, quotidiane e plenarie, in vita e in articolo di
morte. [S.Alfonso Maria de’ Liguori. Le Glorie di Maria,
OSSEQUIO VI. - Dell'abitino]
È ben nota poi la promessa che fece Maria al Papa Giovanni XXII, a cui
apparendo gli ordinò che facesse sapere a tutti coloro i quali portassero il sacro scapulare del Carmine, che nel
sabbato dopo la loro morte sarebbero liberati dal purgatorio. E ciò lo stesso
pontefice, come riferisce il P. Crasset (tom. 2. Div. d. B.V., tr. 6, prat. 4),
lo dichiarò nella Bolla che pubblicò; che fu poi confermata da Alessandro V, da
Clemente VII, Pio V, Gregorio XIII, e Paolo V, il quale nel 1612, in una Bolla
disse “Che 'l popolo cristiano può piamente credere che la B. Vergine aiuterà
colle sue continue intercessioni, co' suoi meriti e protezione speciale dopo la
morte e principalmente nel giorno del sabbato - consagrato dalla Chiesa alla
stessa Vergine - l'anime de' fratelli della confraternità di S. Maria del monte
Carmelo, che saranno uscite da questa vita in grazia, ed avranno portato
l'abito, osservando castità secondo il loro stato, ed avranno recitato
l'Officio della Vergine: e se non han potuto recitarlo, avranno osservati i
digiuni della Chiesa, astenendosi dal mangiar carne il mercoledì, eccettuato il
giorno di Natale”.19 E nell'Officio solenne della festa di S. Maria del Carmine
si legge credersi piamente che la S. Vergine con amor di madre consoli i
confratelli del Carmine nel purgatorio, e colla sua intercessione presto li
conduca nella patria celeste: Materno plane affectu, dum igne purgatorii
expiantur, solari, ac in caelestem patriam obtentu suo quantocius pie creditur
efferre (In fest. S. Mar. de M. Carm., 16 iul.) [S.Alfonso Maria de’ Liguori. Le Glorie di Maria, Parte prima, capitolo
VIII. § 2. - Maria soccorre i suoi divoti nel purgatorio.]
Nelle
apparizioni della Vergine Maria a Fatima, nel 1917, sono state confermate le
due principali devozioni mariane che hanno resistito alla prova del tempo:
quella del Rosario e quella dello Scapolare.
Alla
conclusione delle apparizioni, il giorno 13 ottobre 1917, mentre avveniva il
grande miracolo del sole, visto da più di 70.000 persone, la Madre di Dio si
mostrò ai tre pastorelli nelle vesti di Nostra Signora del Monte Carmelo,
presentando loro, nelle mani, lo Scapolare.
E'
certo che, avvenendo nel momento più alto fra tutti i fenomeni accaduti a
Fatima, quest'apparizione finale non fu un dettaglio senza importanza. Si può
concludere perfino che i privilegi inestimabili legati allo Scapolare sono
parte integrante del Messaggio che ci ha lasciato la Madre di Dio a Fatima,
unitamente al Rosario ed alla devozione al Cuore Immacolato di Maria.
Infatti,
i riferimenti all'Inferno e al Purgatorio, la necessità della penitenza e
l'intercessione di Nostra Signora contenuti nel Messaggio sono in assoluta
consonanza con le promesse collegate allo Scapolare.
Chi
pone l'attenzione sul vero significato delle apparizioni, concluderà facilmente
che l'esaudimento delle richieste di Nostra Signora di Fatima impone che si
conosca l'importanza del dono dello Scapolare, e che questo sia diffuso il più
ampiamente possibile
Nel
1950 il Papa Pio XII scrisse sopra lo Scapolare, esprimendo il suo desiderio
perché "sia il simbolo della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria,
della quale abbiamo molto bisogno in questi tempi tanto pericolosi”. Scrisse
anche: “Non si tratta di cosa di poco conto, ma dell’acquisto della Vita
Eterna, in virtù della tradizionale promessa della Beata Vergine. Si tratta
infatti dell’impresa più importante e del modo più sicuro di attuarla…” (Lett.
“Neminen profecto”, 11 febbraio 1950).
Il
Papa Paolo VI esortava (nel 1965): “Abbiamo in grande stima le pratiche e gli
esercizi di pietà verso la Beatissima Vergine, raccomandati lungo i secoli dal
Magistero della Chiesa, tra i quali stimiamo di dover ricordare espressamente
la religiosa prassi del Rosario e dello Scapolare del Carmelo”.
Anche
il Papa Giovanni Paolo II lo ha raccomandato insistentemente.
All'inizio
lo Scapolare era di uso esclusivo dei religiosi carmelitani. Più tardi, la
Chiesa, volendo estendere i privilegi e i benefici spirituali di questo abito
religioso a tutti i cattolici, estese la possibilità del suo ricevimento a
tutti i fedeli.
QUESTIONI
PRATICHE SULLO SCAPOLARE
1 Gode dei privilegi legati allo
Scapolare colui che diventa membro della famiglia carmelitana. A tale scopo
esso deve essere obbligatoriamente imposto dal sacerdote, secondo il rituale
previsto. In caso di pericolo di morte, però, se è impossibile trovare un
sacerdote, anche un laico lo può imporre, recitando una preghiera a Nostra
Signora e utilizzando uno Scapolare già benedetto.
2
Qualunque sacerdote o diacono può effettuare l'imposizione dello Scapolare. Per
fare questo, deve utilizzare una delle formule per la benedizione previste nel
Rituale romano.
3
Lo Scapolare deve essere indossato in modo continuo (anche durante la notte).
In caso di necessità, come quando ci si deve lavare, è permesso toglierselo,
senza perdere il beneficio della promessa.
4
Lo Scapolare viene benedetto soltanto una volta, quando viene fatta
l'imposizione: tale benedizione ha valore per tutta la vita. La benedizione del
primo Scapolare, perciò, è trasmessa agli altri scapolari che si utilizzassero
per sostituire quello precedente deteriorato.
5
La “medaglia-scapolare” - Il papa San Pio X concesse la facoltà di sostituire
lo Scapolare di stoffa con una medaglia, che deve avere su una delle facce il
Sacro Cuore di Gesù e, nell'altra, qualche immagine di Nostra Signora. La si
può usare ininterrottamente (al collo o in altro modo), godendo dei medesimi
benefici promessi per lo scapolare. Tuttavia, la medaglia non può essere
imposta, ma deve essere soltanto utilizzata in sostituzione del tessuto già
ricevuto. E' raccomandabile, quindi, che non si smetta completamente di usare
lo scapolare di stoffa, anche quando si usa abitualmente la medaglia (per
esempio, si può portarlo durante la notte). In ogni modo, la cerimonia
dell'imposizione deve necessariamente essere fatta con lo scapolare di tessuto.
Quando si cambia la medaglia, non è necessaria un'altra benedizione.
CONDIZIONI
PER BENEFICIARE DELLE PROMESSE
1
- Per beneficiare della promessa principale, la preservazione dall'Inferno, non
esiste altra condizione che l'appropriato uso dello Scapolare: cioè, riceverlo
con retta intenzione e portarlo effettivamente sino all'ora della morte. Si
suppone, per questo effetto, che la persona abbia continuato a portarlo, anche
se nel punto di morte ne fosse stata privata senza il suo consenso, come nel
caso dei malati negli ospedali.
2
- Per beneficiare del "privilegio sabatino'', è necessario adempiere a tre
requisiti:
a)
Portare abitualmente lo Scapolare (o la medaglia).
b)
Conservare la castità consona al proprio stato (totale, per i celibi, e
coniugale per gli sposati). Si noti che questo è un obbligo di tutti e di
qualunque cristiano, ma godrà di questo privilegio soltanto chi vivrà
abitualmente in tale stato.
c)
Recitare quotidianamente il piccolo Ufficio di Nostra Signora. Tuttavia il
sacerdote, nel fare l'imposizione, ha il potere di commutare questa
obbligazione un po' difficile per il comune laico. Si suole sostituirlo con la
recita giornaliera del Rosario. Le persone non devono temere di chiedere al
sacerdote, il quale spesso richiede solo la recita di Tre Ave Maria al giorno.
3
- Coloro che ricevono lo Scapolare e poi dimenticano di portarlo non commettono
peccato. Cessano soltanto di ricevere i benefici. Colui che torna a portarlo,
anche se lo ha lasciato per un lungo tempo, non ha bisogno di un’imposizione.
INDULGENZE
LEGATE ALLO SCAPOLARE
1
- E' concessa l’indulgenza parziale a colui che, portando devotamente lo
Scapolare, o la medaglia sostitutiva, faccia un atto di unione con la
Santissima Vergine o con Dio attraverso lo Scapolare; per esempio, baciandolo,
o formulando un'intenzione o una richiesta.
2
- E' concessa l'indulgenza plenaria (remissione di tutte le pene del
Purgatorio) nel giorno in cui si riceve per la prima volta lo Scapolare; e
anche nelle feste di Nostra Signora del Monte Carmelo (16 luglio), di Sant'Elia
(20 luglio), di Santa Teresa del Bambino Gesù (1° ottobre), di tutti i Santi
dell'Ordine del Carmelo (14 novembre), di Santa Teresa d’Avila (15 ottobre), di
San Giovanni della Croce (14 dicembre) e di San Simone Stock (16 maggio).
E'
bene notare che le indulgenze plenarie si possono acquisire solo se si
adempiono alle condizioni stabilite dalla Chiesa: Confessione (se non si è in
grazia di Dio), Comunione, distacco da tutti i peccati (anche veniali), e una
preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre (si usa recitare un "Padre
Nostro", un’"Ave Maria" e il "Gloria"). Mancando una
di queste condizioni l’indulgenza è solo parziale.
LO
SCAPOLARE E’ UN SACRAMENTALE
"No, non basta dire che lo Scapolare è un segno di salvezza. Io sostengo che non vi sia altro che faccia tanto certa la nostra predestinazione” (San Claudio Colombière, S. J.).
"No, non basta dire che lo Scapolare è un segno di salvezza. Io sostengo che non vi sia altro che faccia tanto certa la nostra predestinazione” (San Claudio Colombière, S. J.).
l.
E' un segno di alleanza con Nostra Signora. Con il suo uso, esprimiamo la
nostra consacrazione a Lei.
2.
E’ un segno di salvezza. Chi muore con esso non patirà il fuoco dell'Inferno.
3.
Nel primo sabato dopo la morte la Santissima Vergine libererà dal Purgatorio
tutti quelli che lo hanno
portato.
portato.
4.
E' un segno di protezione in tutti i pericoli.
---------------------------------------
Nessun commento:
Posta un commento